La notizia del giorno riguardante il Festival di Sanremo 2021, alle prese con tutte le prevedibili incognite legate alla pandemia di COVID-19, è che Amadeus non si dimetterà da conduttore e direttore artistico della kermesse, lasciando la decisione definitiva riguardante la presenza di figuranti al Teatro Ariston al Comitato Tecnico Scientifico che aveva già espresso le proprie perplessità circa la realizzazione dell’evento.
Le polemiche sono all’ordine del giorno ma non mancano neanche le proposte: dopo la proposta di Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, di un pubblico già vaccinato, arriva, oggi, la proposta di Linus, grande amico ed ex collega a Radio Deejay di Amadeus e Fiorello, che, intervistato da Il Messaggero, per evitare ulteriori equivoci di sorta, ha proposto un Festival di Sanremo lontano da Sanremo, da realizzare, quindi, in uno studio televisivo vero e proprio:
Perché non lo fanno direttamente in studio, a Roma, con tutte le certezze di un vero programma? Sarebbe una scelta all’insegna della responsabilità. L’impegno con la città di Sanremo potrebbe essere onorato in maniera diversa. Non saprei. Anche per la città un passo indietro sarebbe un segno di responsabilità.
Secondo Linus, anche l’utilizzo di figuranti risulterebbe un palliativo, una scelta che aiuterebbe a mantenere il clima sanremese al quale siamo abituati solo in piccola misura:
Comprendo le riflessioni di Amadeus: un Festival senza pubblico non è il Festival. Ma temo che anche con la presenza di qualche figurante le cose non cambieranno. Il tradizionale clima sanremese, fatto di spensieratezza e di divertimento, sarà un lontano ricordo. Con la città blindata l’atmosfera sarà inevitabilmente diversa. Niente assembramenti di fan, niente eventi e feste. Tanto vale smetterla di inseguire qualcosa di impraticabile.
Nell’intervista, il conduttore radiofonico ha anche aggiunto che pensare di realizzare Sanremo in piena pandemia sia stata una scelta poco previdente.