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L’Intervista Multivoce: La giuria di Ballando con le stelle interroga per Blogo Milly Carlucci

La storica giuria di Ballando con le stelle intervista per Blogo Milly Carlucci

di Hit
pubblicato 4 Ottobre 2014 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:16

Stasera parte su Rai1 l’edizione del decennale di Ballando con le stelle condotta come sempre da Milly Carlucci. Blogo ha chiesto ai volti storici della giuria di Ballando: Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Fabio Canino ed Ivan Zazzaroni, di intervistare per noi la bionda conduttrice del varietà di Rai1. Eccovi il resoconto di questa originalissima intervista “multivoce”.

Carolyn Smith

Quando Strictly Come Dancing, in onda allora su BBC, era ancora un format sconosciuto, tu hai deciso di portarlo in Italia: come ti è venuto in mente e cosa ti ha colpito di quel programma?

Ero andata a Londra a trovare mia figlia, che stava studiando in quel periodo in Inghilterra. Una sera ho visto quel programma e mi sono divertita moltissimo, pur io non conoscendo i personaggi protagonisti della trasmissione. Vedendo la trasmissione, ho avuto la sensazione netta che ci fosse davvero qualcosa di interessante. Decisi così di portare poi il programma in Italia, insistendo con la Rai per realizzarlo, perchè ci credevo moltissimo. Mi hanno accontentata ed eccoci qua pronti per la decima edizione di Ballando con le stelle. Anni dopo, il format originale inglese ha adottato qualche modifica che abbiamo fatto nella nostra versione italiana, come per esempio le ambientazioni dei numeri ed il nostro modo di raccontare i concorrenti, segno che abbiamo lavorato bene, tanto che il format nel mondo è conosciuto con il titolo “Dancing with the stars” che è la traduzione del nostro titolo.

Quale magia/potere speciale hai per riuscire a convincere i vip e i giurati come me, a partecipare a Ballando con le stelle? Io non avevo nessun interesse a farlo ed eccomi qua, faccio parte del programma ormai dal 2007

Perchè sono insistente, ma allo stesso tempo sincera, riuscendo a raccontare alle persone che ho di fronte il mio sogno. In genere i sogni sono un qualcosa di alettante. Chi ascolta i sogni di qualcuno, spesso ne viene coinvolto. A me è capitata la fortuna di saper coinvolgere voi giurati e di anno in anno anche altri personaggi, magari apparentemente inconvincibili.

Domanda molto personale. Perchè mi hai scelto e mi dato la fiducia per un ruolo importante nella trasmissione, non conoscendomi, sapendo che il mio italiano non era perfetto e che non facevo parte del mondo televisivo, con l’unica certezza che ero un esperta internazionale nel ballo?

Intanto la tua fama professionale che ti precedeva, avevi il curriculum perfetto per essere il Presidente della nostra giuria. Poi ci siamo incontrate e vedendoti ho scoperto una persona con una personalità vivissima, quello è l’argomento che sempre convince. Quello cioè di essere un personaggio speciale, che ti distingue da tutti gli altri. Tu sei unica, irripetibile e sei nostra, per fortuna!

Fabio Canino

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Oramai è noto a tutti che ballare fa bene anche alla psiche. A chi consiglieresti una danza terapia tra i personaggi famosi?

La signora Merkel avrebbe bisogno di fare un po’ di danza terapia, con quello che sta succedendo di questi tempi in Europa, non può che farle bene. Io credo che la danza faccia davvero bene a tutti, giovani e non giovani, qualunque sia la tua professione. La consiglierei agli sportivi in crisi, se sei in un punto morto, ballare ti può far bene. Ti rigenera, ti pulisce la testa e ti consente di ripartire. Io volevo veder ballare Clinton nel nostro programma, come si sa, chissà se un giorno riuscirò a portarlo a Ballando.

Con quale canzone e quale ballo nei tuoi sogni affronti la pista di Ballando con le stelle?

Io amo il tango. Se ti dovessi dire una canzone da tango, ti potrei dire “Volver” o “Poema”, ma in realtà la mia canzone del cuore è un altra. Si tratta di “Angie” dei Rolling Stones, è la canzone che mi ha ispirata quando scegliemmo il nome a nostra figlia. Dalla passione di questa canzone è nato il suo nome e cioè Angelica.

Costretta a lasciare Ballando con le stelle per sopraggiunti motivi professionali (Milly primo Presidente della Repubblica donna!) a chi lasceresti il timone della trasmissione?

(Ride di gusto sul “Milly primo Presidente donna, ndr). Lo lascerei al mio amico Fabrizio Frizzi. Perchè lui ha fatto Ballando, la prima edizione, ha conosciuto lacrime, sudore e sangue e quindi sa cosa vuole dire essere lì. Ha empatia con chi si mette alla prova. Credo che il segreto di Ballando, sia quello di essere tutti un gruppo, in cui alla fine, anche se ognuno ha parti diverse in commedia, ci si capisce, ci si stima e ci si rispetta.

Guillermo Mariotto

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Se tu non avessi visto il film Gilda, con Rita Hayworth, a quale altro personaggio ti saresti ispirata per il tuo look?

Mi sarei ispirata ad Audrey Hepburn che è l’altro grande personaggio che io amo follemente: chic, meravigliosa. Non le somiglio minimamente. Lei era molto sottile, molto minuta, un altro genere fisico. Ammiro il suo fascino e la ritengo un modello.

Ci sono dei momenti in cui spareresti alla giuria e quali sarebbero quei momenti ?

Ha la coscienza sporca Guillermo (ride di gusto, ndr). C’è un solo momento in cui sparerei alla giuria. Come è noto, ora c’è la mania di “twittare” e ci sono dei momenti durante la diretta, in cui loro twittano. Dico sempre “ma aspettate l’intervallo pubblicitario”, invece loro lo fanno appena non sono inquadrati. In quei momenti mi arrabbio davvero, perchè devono concentrarsi sul programma.

In tutti questi anni di Ballando con le stelle, con tutti i concorrenti che hai invitato al tuo programma, c’è stato qualcuno che ti ha stuzzicato eroticamente ?

No, no, no, questo mai. Il mio modo di vedere i concorrenti, che siano ultra adulti, o giovanissimi, è sempre il medesimo. Io mi sento l’allenatore di una squadra e davvero mi sento la mamma di tutti, anche se può sembrare una cosa retorica, ma non lo è. Li vedo come i miei ragazzi, che devono scendere in campo e fare bella figura.

Ivan Zazzaroni

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Lo sai che il sogno della tua giuria è vederti una sera mandare apertamente a quel paese un concorrente? Accadrà mai ?

Mai! Nemmeno se rinascessi venti volte! Non è possibile, è più forte di me. Facendo televisione mi sono resa conto di un fatto. Tutto quello che succede è motivo di racconto. Noi raccontiamo delle storie e quindi non esiste il buono ed il cattivo in assoluto. Le uniche cose che sono davvero impraticabili, sono quelle cose che non possono passare in un programma televisivo, per il rispetto che si deve alla gente. Non può passare per esempio la bestemmia, la maleducazione, la violenza. Tolto questo però, tutto il resto fa parte del racconto di quello che succede. Noi siamo tanto più veri, quanto non cerchiamo di modificare la realtà. Secondo me l’emozione vera, rispetto alle cose impacchettate, si distingue, passa e fa la differenza.

L’auditel così com’è concepito è il killer della buona televisione e della sperimentazione ?

L’auditel è purtroppo un mezzo che è stato usato male. Non per come sia concepito il mezzo in se stesso, ma per l’uso che se n’è fatto. In tutti i paesi esiste l’Auditel e le aziende ne tengono conto, unicamente per indirizzare i loro messaggi pubblicitari, precisamente verso il target che a loro interessa. L’uso pugilistico che se n’è fatto, ha ucciso il concetto veramente importante di questo mezzo, sopratutto nei periodi di grandi difficoltà economiche, quello cioè capire quali siano le potenzialità dei programmi e lasciare che le trasmissioni facciano la loro strada, a prescindere da quei numeri. A distruggere ci vuole un attimo, dicendo magari che quel programma non funziona, ma costruire qualcosa che piano piano entri nel cuore della gente, è molto difficile in un panorama televisivo che ormai oggi è fatto di centinaia di canali, ci vuole tempo e pazienza. Oggi non ci sono vincitori e vinti, perchè i soldi che uno spende, in un periodo cosi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, vanno centellinati, valorizzati ed ogni passo che si fa è importante. Siamo noi che dobbiamo imparare a leggere l’Auditel in modo diverso.

Ballando è considerato il programma più pulito e inter-generazionale della televisione generalista nonostante Canino e Mariotto. Sei d’accordo ?

Su “nonostante Canino e Mariotto” non sono d’accordo. Dico invece – anche con Canino e Mariotto- che sono parte del progetto di questo programma e sono esattamente come Zazzaroni, Carolyn e Rafael, le colonne portanti della trasmissione. La giuria è un mestiere molto difficile e non è detto che qualunque persona possa fare il giurato. Per fare il giurato devi avere quasi un orecchio musicale. Devi essere anche molto personale ed originale nelle cose che dici e devi avere anche il coraggio di essere scomodo e di non essere popolare. Non tutti riescono a trovare il tono giusto per dire anche le cose scomode, perchè poi non deve essere neppure un gioco a chi insulta di più, o un tiro al piccione. Devi avere la capacità di essere soavemente perfido delle volte, oppure diretto ma educato. E’ veramente un mestiere quello del giurato.

Grazie dunque a Carolyn Smith, Fabio Canino, Giullermo Mariotto e Ivan Zazzaroni, ora, se mi permetti ti faccio io una domanda finale, a pochissime ore dalla prima di Ballando. Stasera, al termine della prima puntata, cosa deve essere successo per farti sentire soddisfatta rispetto al lavoro fatto ?

Devo aver sentito la magia. E’ come un orologio che gira, ma non meccanicamente, è un moto che comincia a correre sempre più veloce durante la serata e riesce a sorprendermi. Quando succedono inoltre delle cose che mi stupiscono e che in qualche modo “spiazzano” il meccanismo perfetto del programma del sabato sera, allora sono contenta, perchè sento che abbiamo svolto bene il nostro lavoro nei confronti del pubblico. Abbiamo cioè messo in tavola le nostre carte e nel girarle alcune si sono mosse come avevamo pensato che si muovessero, mentre altre ci hanno spiazzato completamente e questo per me è bellissimo, mi rende molto felice e so che serve per far divertire il pubblico a casa.

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