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L’intervista vuota di Costanzo a Pietro Maso: i silenzi inconsistenti e la tensione emotiva del format

Maurizio Costanzo intervista Pietro Maso, condannato a 30 anni di carcere per aver ucciso nel 1991 i genitori

pubblicato 6 Ottobre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:25

Al netto della discussione sulla liceità di intervistare un omicida (chi scrive è convinto che in tv tutte le storie possano essere raccontate e che tutte le persone siano intervistabili, a maggior ragione se queste hanno saldato i conti con la giustizia) e sulla bontà dell’operazione mediatica (colpisce la ripetuta citazione del libro, già in apertura di puntata, e resta la domanda ‘Maso ha percepito un cachet?’), il dato che più di tutti emerge dall’intervista di Maurizio Costanzo a Pietro Maso è l’inconsistenza della stessa.

Dopo un’ora di programma cosa è rimasto negli occhi degli spettatori se non l’abbronzatura dell’intervistato (la prima domanda di Costanzo si è concentrata proprio su questo aspetto) e le sue imperdibili scarpe realizzate ad personam? Poco e niente.

Con fare ecumenico, Costanzo incalza Maso, travestendosi da confessore. All’inizio lo invita a lasciarsi andare, a mostrare la sofferenza che l’intervistato sostiene di provare ma non riuscire ad esternare, poi rallenta, precisa di voler ascoltare senza giudicare, lo sprona a smetterla con la droga, rinuncia alle risposte, si arrende agli interminabili silenzi del suo ospite.

Maso appare impassibile, si lascia andare alle lacrime soltanto quando un servizio ricorda la fine della sua storia d’amore con Stefania. E di certo il sentimento di pentimento per l’uccisione dei suoi genitori non emerge mai, come lo stesso Costanzo sottolinea.

La forza de L’intervista resta nella capacità di Costanzo di entrare in empatia con l’ospite e nella tensione emotiva che, al netto di alcune scelte di regia che lasciano perplessi (le inquadrature dal basso, per esempio), i filmati e la scenografia contribuiscono a rendere intima e a mantenere sempre viva.

  • 23.47

    Ampiamente in ritardo rispetto all’orario ufficiale di messa in onda, sta per partire L’Intervista. In realtà c’è ancora da aspettare il blocco finale di Chi ha incastrato Peter Pan.

  • 23.56

    La puntata si apre con un servizio che riassume i fatti per i quali Pietro Maso è stato arrestato e condannato. Le parole della voce fuori campo vengono proposte sullo schermo.

  • 23.58

    Costanzo apre mostrando il libro di Maso. Prima domanda: “Dove ha preso questo sole?”

  • 00.00

    Primo filmato chiamato da Costanzo: sulle note di 7 Years leggiamo alcuni virgolettati di Maso a proposito della sua infanzia.

  • 00.03

    Maso spiega di non essere mai stato forte, ma di sentirsi se stesso oggi. Costanzo: “Sono incuriosito da ciò che dice, la invito a liberarsi di ogni peso”.

  • 00.04

    Maso dice di essere stato al cimitero. Costanzo lancia il secondo filmato.

  • 00.08

    Maso racconta di quando a 14 anni iniziò a frequentare il bar dove “mi esibivo”. Poi ammette che all’epoca “rubavo”.

  • 00.10

    Maso: “All’epoca pensavo solo a fare una vita di divertimento”.

  • 00.13

    Maso: “Rubavo per comprare la droga. Rubavo molto”.

  • 00.13

    Altro filmato “per tirare il fiato”. Ecco le foto dei genitori di Maso.

  • 00.15

    Maso: “Quando i miei genitori mi chiesero se volessi bene loro risposi di sì, ma non era vero”.

  • 00.16

    Maso: “Ho pensato ai miei genitori tutti i giorni, ma non ho pianto, perché non riesco ad esternare la mia sofferenza con le lacrime. Sto male”.

  • 00.17

    Costanzo: “Lei ha paura, sgomento, ha sofferenza. Si deve liberare, Pietro”.

  • 00.18

    Costanzo racconta di pensare “ogni giorno” ai suoi genitori che “ho perso molti anni fa”.

  • 00.21

    Costanzo vorrebbe fare una chiacchierata di ore ed ore con Maso. Poi lancia un altro filmato dal titolo L’odore.

  • 00.25

    Maso conferma di aver ucciso i genitori perché aveva 25 milioni di lire di debiti. Costanzo: “Mi spieghi il percorso mentale, uno può pensare a rubare, a chiedere un prestito, ma non a uccidere!”. Maso: “Non ho ho mai trovato la risposta in me”.

  • 00.27

    Costanzo: “Lei i pensieri malati li deve sempre tenere a bada”.

  • 00.28

    “L’ha più sentito quell’odore di morte?”. Pubblicità.

  • 00.34

    Costanzo: “Cosa ha provato al momento del massacro, se lo ricorda?”. Maso: “No, ero solo preso dal pensiero narcisistico di me stesso”.

  • 00.37

    Maso: “Ho rischiato di morire per la droga, anche recentemente”. Costanzo: “E la smetta, cacchio. Lo faccia per i suoi genitori”.

  • 00.38

    Maso: “Ho fatto 22 anni di carcere, è stata molto dura, ma sono stati più duri gli ultimi 2 anni della mia vita”.

  • 00.44

    Costanzo: “Io credo in quello che sta dicendo, non credo che lei sia un grande attore”.

  • 00.46

    Costanzo: “Delle migliaia di interviste che ho fatto questa è la più complicata ma anche la più interessante”. E rinnova l’invito a Maso di togliersi la corazza. Lunghissimo silenzio.

  • 00.50

    Costanzo: “Nel suo libro non ho mai letto pentimento”. Maso: “Il pentimento per me è una cosa seria. Mi sono pentito di quello che ho fatto e cerco di ricostruire la vita”.

  • 00.52

    Il servizio che introduce il capitolo amoroso di Maso (il fidanzamento con Stefania e la rottura dovuta ai suoi problemi con la droga). Che, per la prima volta, si commuove fino alle lacrime: “Sono in difficoltà adesso”.

  • 00.52

    Costanzo precisa di non voler giudicare e di non voler costringere Maso a rispondere. Che, in effetti, resta in silenzio.

  • 00.54

    Maso non vuole spiegare perché piange: “Andiamo avanti”. Costanzo: “Cos’è l’amore per lei?”.

  • 00.56

    Un altro filmato, dal titolo Perdono. Il riferimento è a Laura e Nadia, le sorelle di Pietro.

  • 00.57

    Costanzo: “Perché ha pensato di uccidere anche le sue sorelle dopo essere uscito dal carcere?”. Lui: “Sdoppiamento di personalità dovuto alle sostanze che assumevo”.

  • 00.59

    Maso: “Io non sono più in grado di uccidere”.

  • 01.01

    Maso: “Penso che i miei genitori siano in Paradiso e che stiano bene”.

  • 01.02

    Maso: “Al suicidio ci ho pensato all’inizio della carcerazione e un anno fa quando ero in clinica psichiatrica”.

  • 01.03

    Costanzo: “Le auguro di imparare a convivere con la vita, con se stesso e che impari che l’amore non è un sentimento negativo, come non lo era quello dei suoi genitori per lei”. Maso: “Auguri anche a lei, grazie per l’opportunità”. Finisce la puntata.

Maurizio Costanzo inaugura stasera, 5 ottobre 2017, il nuovo ciclo (il terzo) de L’Intervista, in onda in seconda serata su Canale 5 alle ore 23.20.

Il format prevede che intervistato e intervistatore si ritrovino soli nella “scatola”, una stanza quadrata in cui si instaura una conversazione intima e sincera, attraverso video evocativi che vengono proiettati sulle pareti che li circondano, si ripercorrono i momenti più toccanti della vita dell’ospite.

L’Intervista | Anticipazioni puntata 5 ottobre 2017

Il protagonista della prima intervista faccia a faccia della stagione è Pietro Maso, veronese che, dopo una lunga detenzione, da libero cittadino per la prima volta parla in tv di uno dei più clamorosi casi di omicidio a sfondo familiare della cronaca italiana dove persero la vita i suoi genitori.

Oltre alle parole di Maso sono eloquenti i suoi silenzi, i silenzi di Costanzo, gli sguardi e tutto il non detto che emerge nel loro incontro.

L’Intervista | Come seguirlo in tv e in live streaming

Il programma – scritto da Maurizio Costanzo e orodotto da Fascino P.g.t. per Mediaset, va in onda il giovedì intorno alle 23.20 su Canale 5 ed è disponibile online su Video Mediaset. La regia è di Valentino Tocco. 
 

L’Intervista | Second screen

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