L’Infedele sfida Tetris su Berlusconi, la De Filippi e le figurine trash: l’informazione in tv è morta?
Il giornalismo televisivo è morto. E persino la lettura dei giornali, in quanto a informazione nuda e cruda più che come prezioso strumento di opinione, si avvia al suo inesorabile declino. L’Italia vera, quella che fa notizia anziché quella che si piange addosso, ormai va in onda in tv. Ed è quella di Uomini e
Il giornalismo televisivo è morto. E persino la lettura dei giornali, in quanto a informazione nuda e cruda più che come prezioso strumento di opinione, si avvia al suo inesorabile declino. L’Italia vera, quella che fa notizia anziché quella che si piange addosso, ormai va in onda in tv. Ed è quella di Uomini e Donne, del Grande Fratello, del vallettume senza scrupoli, che ha fagocitato sempre più pervasivamente la vecchia scuola di giornalismo di impronta politica e cronachistica. E’ successo a Matrix, che ha promosso alla conduzione il pupo dei Cesaroni, alle Iene, che ormai sono le caricature di se stesse, persino a Tetris. Proprio nella puntata di venerdì scorso il talent talk di Luca Telese, con il pretesto di “stare sulla notizia”, si è compiaciuto della sua prima rissa trash, con tanto di impennata di ascolti per l’alterco tra Livia Turco e Fabrizio Corona.
Poteva Gad Lerner sentirsi dire di avercelo più piccolo (l’ascolto)? Ebbene no: anche L’Infedele, l’ultimo bastione dell’informazione barbosa, respingente, di nicchia, ha tradito questa sera i propri ideali smettendo di essere “fedele” al proprio manifesto. A tenere banco è l’argomento Berlusconi e le sue donne, tema ideale per piacere all’Auditel e salire sul carro di chi esiste in tv. D’altronde, se i tiggì occultano il divorzio che scotta, deve pur sopperire il programma giornalistico che aspira ad andare controcorrente. E, se in studio c’è Margherita Hack – non nuova alle polemiche in tv – che si assume la responsabilità di critiche da querela, meglio ancora:
“Berlusconi è un venditore di fumo. Ha fatto il lavaggio di cervello agli italiani che lo votano, ma suscita lo sdegno delle persone oneste con le sue leggi ad personam”.
Fin qui restiamo quantomeno “in tema”. Per il resto, però, Lerner, ha dato una grande prova di faciloneria questa sera, divertendosi a confezionare il solito album di figurine un po’ forzato. Passi Alba Parietti in studio che rappresenta la filosofia delle nuove donne bioniche… Passi anche Gabriella Carlucci, collante ideale tra il panem et circensem di Buona Domenica e la politica-spettacolo. Ma, quando vedi un frame di Uomini e Donne in cui la vecchiaccia di turno dà addosso alla svampita sul trono, capisci che il fantasma di Giletti è nell’aria e ti auguri di aver sbagliato canale.
L\’Infedele – Berlusconi e la tv trash
Perché ogni scusa è buona per usare la faccia di Maria De Filippi come causa di tutti i mali, simbolo di una società allo sbando e di una tv alla deriva. Fermo restando che i tronisti non hanno fatto bene al nostro Paese, quest’attualità eccitata dal Viagra catodico non ci sta dando il colpo di grazia? La stessa De Filippi ha ammesso che lei non saprebbe confezionare un programma giornalistico e che ciascuno dovrebbe fare il suo mestiere. Ora, ad un passo da Bonolis erede del marchio Amici (Vip), non ci si sta avviando a una defilippizzazione totale dei linguaggi della comunicazione?
Quasi ogni sera vediamo giornalisti fare sesso con la reality tv, ricrearne gli stessi stilemi per provare l’orgasmo dell’Auditel e rinnegare così se stessi. Non esiste più notizia che rivendichi la verginità dal gossip, meglio se torbido e mediato da un paparazzo. Ora persino a La7 non possono fare a meno dell’rvm di Canale 5 per diventare fighetti e dunque popolari. E poi ce n’è anche per Simona Ventura, Domenica In, Teo Mammucari: la solita staffilata perbenista che non risparmia nessuno.
Cesare Lanza, ospitato in qualità di deus ex machina della tv trash, critica la scorrettezza di certi montaggi che non raccontano la totalità della tv. Peccato che anche lui, in un intervento precedente, non abbia brillato di “argomenti”. Prima ha tirato acqua al suo mulino parlando di neorealismo tv, poi ha approfittato dello spazio per l’ennesima lode sperticata a Paola Perego, sua pupilla, dinanzi alla faccia basita di Gad Lerner. Stiamo parlando dell’unica conduttrice di Canale 5 che non si è meritata neanche uno straccio di complimento dal direttore di rete, per aver condotto i programmi più disonorevoli della stagione tv. In pratica il coronamento di una puntata-beffa, che fa sorridere al ricordo di Lerner che fermava l’Italia con Pinocchio. Un programma a cui si allungava il naso parlando di argomenti decenti.