L’infedele e i No Tav
Gad Lerner si occupa dei No Tav nell’ultima puntata dell’Infedele.
Quella che vedete qui sopra è un’immagine decisamente suggestiva. Se non fosse che racconta, da lontano, in un silenzio quasi spettrale, la mattina a Chiomonte (Val di Susa), con il copioso lancio di lacrimogeni contro il presidio dei No Tav e contro i No Tav stessi.
Un’immagine suggestiva e di una violenza inaudita. Un’immagine che, in qualche modo, fa parte di un racconto, di una rappresentazione ben precisa che la tv fornisce – da anni – del movimento No Tav, e che potrebbe anche costituire l’ennesimo tassello di una falsificazione del movimento stesso, per nulla violento come lo si vorrebbe raccontare, perché fa più comodo.
Complice il fatto che L’Infedele di Gad Lerner non è ancora in vacanza, la tv può occuparsi della faccenda No Tav. In maniera, finalmente, non allineata al coro di tutti gli altri – per il Tg1, per esempio, la notizia è che “sono partiti i lavori per la Torino Lione” e “la protesta è degenerata”, e non è certo il caso di approfondirle, le ragioni della “protesta” che dura da oltre 20 anni – c’è spazio anche per i No Tav. E per uno dei leader del movimento, Alberto Perino, che dà appuntamento per una pacifica fiaccolata in Val di Susa, prevista per stasera, 28 giugno, a Susa. C’è spazio per un racconto più realistico, più attento, che parla dei No Tav come di un movimento compatto e unito, ragionevole e per nulla ideologico né pieno di preconcetti. Di un movimento che vuole, legittimamente, confronto e partecipazione.
Ed ecco che si sente tutta, a veder questi scampoli dell’Infedele, la mancanza di una tv generalista che fornisca più approfondimenti. Che non banalizzi. Che racconti ragioni e motivazioni, svincolate dalle logiche del consenso acritico e degli slogan. Che la smetta di utilizzare a sproposito la locuzione “opera strategica” e che non sventoli come uno spauracchio i “finanziamenti europei”. Ci vuole una tv che approfondisca e spieghi. Purtroppo, con questa puntata de L’infedele, anche questo scampolo di tv “libera” se ne va in vacanza.