Life in Pieces, su Fox la famiglia fatta “a pezzi”, ma solo per raccontarne il lato comico
Su Fox (canale 112 di Sky) Life in Pieces, serie tv con al centro una famiglia, di cui sono raccontati singoli episodi divertenti che si legano tra di loro
Se si vuole raccontare in modo innovativo la famiglia americana di oggi, forse è il caso di farla “a pezzi”, mostrandone gli attimi che più divertono: così fa Life in Pieces, in onda da questa sera alle 22:15 su Fox (canale 112 di Sky). Un format la cui originalità sta proprio nel modo di raccontare le vicende dei protagonisti, componenti di una famiglia con i suoi pregi e difetti.
Ogni episodio, infatti, è composto da quattro storie, ognuna della durata di circa cinque minuti, che raccontano eventi che riguardano o tutti o alcuni componenti della famiglia Short, composta dai genitori, la psicologa Joan (Dianne Wiest) ed il pilota in pensione John (James Brolin), e dai loro figli Greg (Colin Hanks), Heather (Betsy Brandt, Breaking Bad) e Matt (Thomas Sadoski).
Ognuno di loro si ritrova di fronte a situazioni diverse: Greg, sposato con Jen (Zoe Lister-Jones), affronta con la donna gli ostacoli dell’essere genitori della neonata Lark; Heather ed il marito dentista Tim (Dan Bakkedahl), invece, devono crescere i loro tre figli: Tyler (Niall Cunningham) all’ultimo anno di liceo, la ribelle Samanta (Holly J. Barrett) e la piccola ed intelligente Sophia (Giselle Eisenberg). Matt, invece, ha da poco divorziato, cosa che lo ha costretto ad andare a vivere nel garage dei genitori. Sarà Coleen Brandon Ortega (Angelique Cabral), anche lei da poco separatasi dal fidanzato Chad (Jordan Peele), a dargli di nuovo la spinta ad uscire con qualcuno.
Le storie all’interno degli episodi possono essere a sè stanti, oppure legarsi a quelle precedenti e successive, raccontando così un’unica vicenda. Il comune denominatore, in ogni caso, resta la famiglia e tutti quegli episodi che la rendono speciale, meritevoli di essere ricordati anche nella loro assurdità.
Il pensiero, a vedere Life in Pieces, vola subito a Modern Family: la Cbs, in effetti, ha voluto cercare una propria famiglia da mettere al centro di uno show che, però, a differenza del telefilm della Abc, si mantiene di più sui binari del racconto tradizionale, riuscendo ad essere poco irriverente e puntando soprattutto su un cast ben amalgamato e con dei buoni tempi comici. La vera novità del telefilm sta tutta, dunque, nel suo formato, un’idea che permette alla serie tv di avere ampia varietà di storyline all’interno di un unico episodio e che spazia così attraverso i vari “casi” che possono presentarsi all’interno di qualsiasi famiglia.
Temi universali, dall’adolescenza alla paura di non saper far i genitori, fino al rapporto con i propri genitori, che rendono Life in Pieces una comedy che sa parlare ad un ampio pubblico, ma che però non può vantare di essere davvero innovativa e provocatoria. Forse non era neanche il suo intento, eppure in una televisione in cui le famiglie sono raccontate per la varietà di situazioni che possono presentare, Life in Pieces sembra preferire restare ad un modello sicuro e meno foriero di polemiche.