Home Serie Tv Lie to me: da stasera su Fox l’ “acchiappabugiardi” Tim Roth

Lie to me: da stasera su Fox l’ “acchiappabugiardi” Tim Roth

Se il Dr. House smaschera i bugiardi a seconda delle loro malattie e come le hanno contratte, il Dr. Cal Lightman lo fa “semplicemente” osservando le espressioni del volto di chi gli rivolge la parola. E’ questa la premessa da fare per la serie rivelazione d’inizio anno, “Lie to me”, che Fox (canale 110 di

7 Settembre 2009 11:30

Lie to meSe il Dr. House smaschera i bugiardi a seconda delle loro malattie e come le hanno contratte, il Dr. Cal Lightman lo fa “semplicemente” osservando le espressioni del volto di chi gli rivolge la parola. E’ questa la premessa da fare per la serie rivelazione d’inizio anno, “Lie to me”, che Fox (canale 110 di Sky) trasmetterà da stasera alle 21:10.

Cal è a capo di un’agenzia, che porta il suo nome, specializzata nell’aiutare Fbi, enti pubblici o privati e singole persone, a capire se qualcuno stia mentendo o meno. Il suo non è un dono sovrannaturale, anzi: come viene spiegato nei primi minuti del pilot, l’osservazione dei movimenti facciali ha sempre suscitato interesse in ambito scientifico. E Cal, in materia, è un vero e proprio esperto.

Che sia durante un lungo interrogatorio o ad un incontro casuale, lui riesce a trovare la verità da come l’interlocutore muove le labbre, alza il sopracciglio o sposta lo sguardo. Da qui, il titolo provocatorio della serie -nata dai produttori di “24”-, “Mentimi”.

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Ogni caso di puntata viene trattato ed analizzato al dettaglio, oltre che essere intervallato da momenti in cui il protagonista -interpretato da Tim Roth– dà sfoggio del suo carattere originale e fuori dal comune. Perchè, se non si fosse ancora capito, in tv i “normali” rendono poco.

Cal sarà affiancato, nelle 13 puntate che compongono la prima stagione, dall’amica e psicologa Gillian Foster (Kelli Williams, “The Practice”), da Ria Torres (Monica Raymund), ex agente aeroportuale che per puro caso scopre di essere dotata delle stesse capacità del protagonista, e da Eli Loker (Brendan Hines), ricercatore che mai-proprio mai- dice una bugia. Insieme a loro troveremo l’agente dell’Fbi Ben Reynolds (Mekhi Phifer, era il Dr. Pratt in “ER”), che seguirà i casi della Lightman Group, chiedendone anche la collaborazione.

Come abbiamo accennato, la materia trattata non è di pura fantascienza, ma deriva da studi reali, condotti in particolare da Paul Ekman, a cui si ispira il personaggio di Lightman. Un nuovo modo di approcciarsi al crime, che non lascia indifferenti, grazie anche al cast, ma che comunque, a tratti potrebbe rilevarsi difficile da seguire.

In America, intanto, si aspetta la seconda stagione (dove forse vedremo il crossover con “Bones”), dato il successo della prima che, con una media di 10 milioni di telespettatori, si candida ad essere una delle prossime serie di punta della Fox, lo stesso canale che, guardacaso, ha lanciato House. E se diranno che è stata una coincidenza, sapremo già che hanno detto una bugia.



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