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Lie to me accusato di plagio

Se si tratti di bugia o di verità, non lo sappiamo ancora: la Fox è stata citata in tribunale per una causa intentata dalla John Gertz Prods per avergli rubato l’idea alla base di “Lie to me”, serie ora giunta alla terza (e forse ultima) stagione.La casa di produzione denuncia di aver acquisito nel settembre

pubblicato 26 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:11

Se si tratti di bugia o di verità, non lo sappiamo ancora: la Fox è stata citata in tribunale per una causa intentata dalla John Gertz Prods per avergli rubato l’idea alla base di “Lie to me”, serie ora giunta alla terza (e forse ultima) stagione.

La casa di produzione denuncia di aver acquisito nel settembre del 2007 i diritti di “The Interview Room”, libro di Roderick Anscombe, che ha come protagonista uno psichiatra esperto nel riconoscere quando le persone mentono, alle prese con un paziente molto complicato. La JGP e Anscombe erano andati dalla Fox per proporre una serie da trarre dal libro, al punto da presentare la sceneggiatura del pilot (dal titolo “Lie to lie”) e dell’intera stagione eventuale.

Per tre mesi, si legge nelle carte depositate al tribunale di Los Angeles, il canale e la casa di produzione sono rimasti in contatto, cercando di mettere a posto l’idea, fin quando “gli imputati hanno falsamente detto ai querelanti che avrebbero abbandonato il progetto. In realtà, gli imputati non avrebbero smesso di lavorare alla serie, ma volevano solo liberarsi dei querelanti e del patto che avevano fatto”.

La JPG ed Abscombe hanno citato il produttore esecutivo Simon Andreae e la Imagine Production, dietro a “Lie to me” per violazione del contratto e del patto di confidenza, oltre ad avere realizzato una serie “incredibilmente simile, ma non identica”. Lo show, invece, è ufficialmente tratto delle esperienze del Dr. Paul Ekman, studioso del comportamento.

L’ultima volta che abbiamo letto di un telefilm coinvolto in un caso simile è stato con “Lost”, accusato di plagio verso una serie mai andata in onda e proposta nel 1977. In quel caso, però, si era parlato di marketing virale.

[Via Backstage]