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Questi sono giorni in cui la parola regalo diventa molto inflazionata come la parola libri. Molte librerie ripropongono in vetrina come una sorta di schermo televisivo le facce e i volti noti di personaggi catodici che hanno scritto libri, o raccontato le loro vicende e le loro esperienze. In vetrina, però, non troverete i tre

24 Dicembre 2006 15:14


Questi sono giorni in cui la parola regalo diventa molto inflazionata come la parola libri. Molte librerie ripropongono in vetrina come una sorta di schermo televisivo le facce e i volti noti di personaggi catodici che hanno scritto libri, o raccontato le loro vicende e le loro esperienze. In vetrina, però, non troverete i tre libri di cui voglio parlare seppur brevemente.
1) “La finestra sul porcile” di Flavio Pagano (della ManifestoLibri) la cui quarta di copertina recita così ” Mentre la sua misteriosa vicenda si dipana come un giallo, il protagonista, costretto in casa, vede ininterrottamente la tv per 24 ore. E allora, ben più che in uno sfondo, le star della tv, così come i protagonisti spesso improbabili e bizzarri delle emittenti locali, diventano il filo conduttore di una storia parallela. Da Costanzo alla De Filippi, con le loro effimere figliolanze televisive, da Magalli a Bruno Vespa con la sua corte, dai politici all’ultima bonazza senza cervello, da “Uomini e Donne” al “Grande Fratello”, nulla sfugge all’occhio impietoso del telespettatore-protagonista, che con spietata ironia e senza la minima censura “spara” sui programmi dell’intero palinsesto e sui loro protagonisti, passando dai format del mattino, ai notiziari, ai tg, i programmi d’informazione, ai grandi show, alle televendite e persino agli spot delle pornolinee telefoniche. “
Consigliato a chi fa uno zapping molesto e nonostante odi la tv continua a guardarla


2)”L’annuario della Televisione 2007″ (della Guerini e Associati). Una sorta di punto della situazione degli ascolti di tutte le reti, per ogni giorno, per ogni fascia oraria con un buon confronto tra l’ultima stragione e quelle passate. La parte interessante è quella dedicata alla pubblicità: gli ascolti mese per mese, i top spender, il collocamento pianificato e la pubblicità nei prodotti Tv. Consigliato a chi studia la televisione o comunque a chi vuole capire i meccanismi perversi dell’audience e delle identità di rete.
3)”Link. Idee per la televisione. Mediamorfosi. Le trasformazioni della tv digitale raccontate dai protagonisti” (della RTI-Reti Televisive It). E’ una rivista monografica che si occupa di televisione. Lo scorso numero si era focalizzato sul rapporto Calcio e Tv, mentre quest’anno è tutto dedicato alle nuove tecnologie e alla rivoluzione digitale dei media. Nell’ editoriale si legge questa frase molto interessante “Di tv digitale si parla tanto, tantissimo. Ma si scrive poco (se escludiamo le cronache politiche ed economiche). I libri dedicati alla rivoluzione che il digitale sta portando nel comparto televisivo si contano davvero sulle dita di una mano. E ciò è sorprendente, se consideriamo che di libri sulla tv se ne pubblicano decine all’anno solo in Italia; e che il digitale è – a detta di tutti – un fenomeno così rilevante che cambierà i connotati alla tv (tanto che a migrazione completata potremmo non riconoscerla più!).”
Consigliato a chi ama la tv e crede che si può sempre cambiare e rivoluzionare con le tecnologie.
Dice Funari che la televisione è meglio farla che guardarla. E se fosse meglio leggerLa?