Lezioni di Chimica, su Apple TV+ una magistrale Brie Larson illumina la miniserie – La recensione
La miniserie è composta da 8 puntate rilasciate su Apple TV+ settimanalmente
Spesso si usa il modo di dire “vale il prezzo del biglietto” per sottolineare una prova ben riuscita o una caratteristica di un film, di una serie tv, di uno spettacolo che merita il tempo e il costo speso. Apple TV+ ha appena deciso di rincarare il proprio biglietto salendo a 9.99 € al mese (con sette giorni di prova e 3 mesi di gratuità per chi acquista un prodotto Apple) ma la prova di Brie Larson in Lezioni di Chimica, “vale il prezzo del biglietto”. La qualità offerta da Apple, ancora una volta, ribadita da questa miniserie, prevale su un discorso meramente quantitativo di titoli presenti sulla piattaforma. Ma questa qualità formale basta ancora per garantire il risultato di una serie tv o i titoli Apple TV+ stanno rischiando di far la fine di Narcisio? Scopriamolo con Lezioni di Chimica.
Lezioni di Chimica, la trama
Al centro della miniserie c’è la storia di Elizbeth Zott, una ragazza dalla mente brillante che insegue il sogno di fare la scienziata collaborando come tecnico di laboratorio in un centro di ricerca. Quando viene licenziata proverà a portare avanti la sua attività di ricerca in autonomia, ma finirà per accettare un incarico come conduttrice di un programma di cucina in tv. Riuscirà così ad unire la passione scientifica che da sempre mette nelle sue ricette, con la divulgazione, diventando un esempio positivo per la società dell’epoca.
Lezioni di Chimica, la recensione
Lezioni di Chimica è l’ennesima serie di pregio, di qualità di casa Apple Tv+. Finemente allestita dal primo minuto della prima puntata, all’ultimo dell’ultima, la miniserie fiorisce soprattutto grazie ai suoi attori e in particolare a Brie Larson e a Lewis Pullman (figlio di Bill). Costruita come una dramedy (mix tra commedia e dramma) la miniserie sa sapientemente bilanciare il dramma con i momenti di maggior leggerezza, utili ad affrontare anche i momenti più drammatici, come nell’episodio narrato dal punto di vista del cane, un espediente ripreso dal libro.
La miniserie (come il romanzo) raccontano una storia che non è vera ma è assolutamente realistica, nel descrivere le difficoltà di una donna dalla mente brillante ma schiacciata dalle convenzioni di una società negli anni ’50 che chiude il suo genere in scatole predeterminate di ruoli. L’idea di trasformare Elizabeth Zott in una star della cucina in tv, ricalca nella costruzione del racconto televisivo dell’epoca, esempi realmente esistiti negli Stati Uniti come Julia Child. Elizabeth è però unica nel suo genere e usa il suo spazio televisivo come un grimaldello per instillare nel suo pubblico non solo concetti di chimica applicati alla cucina, ma anche germi di libertà, spirito critico, di rottura delle convenzioni. Spinge una donna a studiare per diventare dottoressa, insegna alle sue spettatrici a pensare con la propria testa.
Lezioni di Chimica dimostra la cura maniacale che Apple TV+ richiede per i suoi prodotti. Ogni scena è perfetta fino al più piccolo dettaglio presente sullo schermo, anche quello che si vede sullo sfondo per sbaglio. Una ricerca della perfezione che serve ad alimentare il mito della qualità dei suoi prodotti. Ma in Lezioni di Chimica non tutto è perfetto. Alcuni elementi della costruzione stessa della miniserie lasciano dei dubbi.
La necessità di dover iniziare con un flash forward per restare fedeli alla presentazione della serie (una scienziata che dà lezioni di chimica in tv attraverso la cucina) si scontra con una fluidità del racconto che sfugge quando quell’aspetto iniziale si ritrova solo dopo diverse puntate (e quindi settimane). L’inevitabile bisogno di raccontare la vita di Elizabeth Zott, di giustificarne le scelte, di mostrarne l’amore, il dolore, le sofferenze vissute, finiscono per non amalgamarsi con il resto del racconto. La vicenda della vicina di casa prima di Calvin Elvis (Pullman), poi di Elizabeth, di salvare il quartiere a prevalenza di popolazione nera dall’arrivo di un’autostrada, appare più il classico cavillo narrativo per allungare il minutaggio che un aspetto cruciale della storia. La miniserie infatti funziona meglio quando racconta Elizabeth e il suo mondo, mentre cade quando vi ci si allontana.
Questo conferma come le produzioni di Apple TV+ stiano rischiando di specchiarsi nella propria bellezza, di vivere di auto-elogi, dimenticando il pubblico, inseguendo temi importanti declinati in stili e forme diverse per cercare il consenso. Accatastando nomi famosi di star Hollywoodiane come in una grande boutique di lusso. Ma si è ancora in tempo per evitare questo pericolo, anche grazie a produzioni più “piccole” come Still Up.
Lezioni di Chimica, il cast
L’onere di Lezioni di Chimica è tutto poggiato sulle spalle di Brie Larson che interpreta Elizabeth Zott. La miniserie è realizzata da Lee Eisenberg già creatore di We Crashed e Little America per Apple TV, di Jury Duty per Amazon e sceneggiatore di 15 episodi di The Office. Non è infatti un caso che la miniserie abbia una forte componente leggera, comica, e che proprio queste parti siano quelle riuscite meglio. Di seguito i nomi principali del cast.
Brie Larson è Elizabeth Zott
Lewis Pullman è Calvin Evans
Aja Naomi King è Harriet Slone
Stephanie Koenig è Fran Frask
Patrick Walker è Wakely
Derek Cecil è dott. Robert Donatti
Kevin Sussman è Walter
Thomas Mann è Boryweitz
B.J. Novak è la voce del cane nel terzo episodio
Beau Bridges è Wilson
Lezioni di Chimica, la programmazione su Apple TV+
Il rilascio di Lezioni di Chimica è settimanale, le puntate escono ogni venerdì fino al 24 novembre.
Lezioni di Chimica 2 si farà?
No si tratta di una miniserie.
Lezioni di Chimica, il romanzo
La miniserie Lezioni di Chimica è tratta dal romanzo omonimo d’esordio di Bonnie Garmus. Non si tratta di una storia vera, ma di situazioni che tante donne, ieri ma purtroppo ancora oggi, subiscono sul posto di lavoro, dove non vengono valorizzate per le loro capacità. In Italia il libro è edito da Rizzoli.