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Sabrina Misseri non vuole essere dimenticata e scrive a Quarto Grado (che la ospita volentieri)

Da una parte abbiamo Avetrana; dall’altra Brembate di Sopra. Da una parte abbiamo Sabrina Misseri, Michele Misseri, Ivano Russo, Valentina, Cosima, Concetta, persone che abbiamo visto mille volte in tv, volti familiari come quelli dei nostri vicini di casa (o ancor di più); dall’altra abbiamo una famiglia distrutta dal dolore che non si è mai

pubblicato 10 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:25


Da una parte abbiamo Avetrana; dall’altra Brembate di Sopra. Da una parte abbiamo Sabrina Misseri, Michele Misseri, Ivano Russo, Valentina, Cosima, Concetta, persone che abbiamo visto mille volte in tv, volti familiari come quelli dei nostri vicini di casa (o ancor di più); dall’altra abbiamo una famiglia distrutta dal dolore che non si è mai fatta vedere, che non concede interviste, che chiede di essere lasciata in pace nella speranza di ritrovare viva la propria figlia.

In mezzo abbiamo le trasmissioni tv, che da mesi campano su queste vicende. E tra le tante, abbiamo Quarto Grado, la trasmissione di Salvo Sottile che per la dodicesima – o più…abbiamo perso il conto – settimana consecutiva si dedica allo stesso caso, divisa tra dei protagonisti che (ahiloro!) non si vogliono esporre e altri che invece chiedono ancora attenzione. Se fosse per Brembate di Sopra, non si “mangerebbe” poi molto, ma per fortuna c’è Avetrana che continua a dare soddisfazioni.

Soddisfazioni ne dà soprattutto la protagonista indiscussa di questa vicenda, Sabrina Misseri, che per paura di essere dimenticata dal “suo” pubblico, scrive una lettera alla trasmissione di Sottile. Una manna, quando si stava intravedendo all’orizzonte il pericolo di dover cambiare argomento.

Sabrina respinge ogni accusa e ringrazia per “la solidarietà televisiva” che sta ricevendo, come potete leggere nella lettera integrale dopo il salto. Per i protagonisti del caso Scazzi la tv quindi continua ad avere un ruolo fondamentale. Ma per fortuna non è così per tutti, Brembate insegna.

Grazie per questa possibilità che mi avete dato e per la solidarietà televisiva che sto ricevendo, perche’ ormai sono sola. Tutti mi danno addosso senza sapere nulla di me, della mia vita, delle mie abitudini, del mio modo di essere e di pensare e che mai avrei commesso questa atrocità, perché ho sempre agito per il bene di Sarah e di mia zia Concetta. Tutto quello che ho fatto e’ stato solo per amore nei loro confronti perché volevo ritrovarla al più presto. Io sono innocente e nessuno riesce a capire che non ho commesso nessun omicidio, per quale motivo avrei dovuto fare una cosa del genere. Continuo ancora a sentire che tutto secondo loro e’ avvenuto per una gelosia nei confronti di Ivano, ora basta!! E’ una cosa assurda pensare ad un evento del genere e che per tale motivo avrei ucciso Sarah. Io ho sempre voluto bene a Sarah e ho cercato sempre di proteggerla e, l’unico rammarico, e’ che non ci sono riuscita, tanto che ancora oggi non riesco ad accettare che non ci sia piu’. Mi manca la mia famiglia, voglio tornare a casa perché sono innocente e tutto ciò mi sta distruggendo e non riesco a capire ad oggi perché mio padre mi stia accusando ingiustamente perché ciò mi sta consumando poco a poco. Spero che queste mie parole NON VENGANO ULTERIORMENTE FRAINTESE perché lotterò sino alla fine per dimostrare la mia innocenza, anche se da dimostrare non ho proprio nulla perché queste cose brutte sono lontane dai miei pensieri e dai miei modi di agire. Spero inoltre che sia fatta la vera giustizia perché uscire dal carcere dopo queste atroci accuse porteranno le altre persone ad avere sempre un atteggiamento di dubbio nei miei confronti e ciò non lo desidero perché gradirei che tutti mi considerassero per quello che che sono sempre stata. Per me giustizia non vuole dire solo che un processo vada bene ma la cosa più importante e’ che tutti capiscano che mai avrei potuto fare una cosa del genere, soprattutto a Sarah che per me era e continuerà ad essere sempre la mia sorellina minore.