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LETTERA APERTISSIMA AD ALFONSO SIGNORINI…

Alfonso Signorini è diventato direttore di “Sorrisi e Canzoni- Tv” continuando a dirigere “Chi”. Continuando a fare della radio. Continuando a comparire in trasmissioni. Continuando ad entrare e uscire dalla cronaca, non solo del gossip. A uno degli amici di Tv Blog, anzi ad un’amica, ha corrisposto a un suo interessamento spiegando che farà di

6 Luglio 2008 20:07

Alfonso Signorini è diventato direttore di “Sorrisi e Canzoni- Tv” continuando a dirigere “Chi”. Continuando a fare della radio. Continuando a comparire in trasmissioni. Continuando ad entrare e uscire dalla cronaca, non solo del gossip. A uno degli amici di Tv Blog, anzi ad un’amica, ha corrisposto a un suo interessamento spiegando che farà di “S e C-Tv” un vero e proprio magazine e quindi non dilaterà o inserirà dosi di gossip ma solo di leggerezza. Leggerezza, ecco.

Conoscevo Signorini da lontano poi ci ha avvicinato Maria Callas. Lo conoscevo come giornalista e commentatore, e ricordo la sua attiva e spesso spiritosa partecipazione ai programmi di Chiambretti per la Rai e anche ad altri talk in qualche varia collocazione d’orario sempre nei palinsesti Rai. Poi ho sentito parlare di un suo libro sulla Callas, uscito lo scorso anno per i trent’anni della grande soprano. Ho letto delle buone recensioni e dei buoni dai di vendita.
Sono andato a compralo e l’ho letto con interesse, m’è piaciuto, forse meno l’attacco dello stesso libro un pò troppo, come dire, toccante sul suo (e di Onassis) bambino morto e seppellito in un cimitero milanese, cimitero dove Maria si recava forse a piangere e a pregare sulla tomba di quel corpicino. Un pò troppo, come dire, teso a spremermi o spremerci dentro.

Ho anche saputo, poi, che il libro poteva diventare (diventerà?) un film. Non so se per il cinema o la tv. Mi auguro che, comunque sia, non assomiglia una fiction penosetta, anzi penosissima (in senso negativo) andata in onda tempo fa in una delle reti di Mediaset.

Cito la Callas, e il resto, perchè presi in mano il libro quando avevo appena terminato di realizzare un documentario di 70′ intitolato “Non solo voce- Trent’anni dalla morte di Maria Callas” trasmesso negli Speciali del Tg1 il 9 settembre 2007, proprio per il compimento dei tre decenni.
Peccato. Ne avrei tratto suggestioni, altre notizie, insomma altri elementi.

Ecco. Con Signorini ci siamo incontrati in una serata organizzata dagli Amici della Scala dove sono stati presentati nel novembre dello scorso anno sia il suo libro che il mio doc. Gli parlavo per la prima volta. Lo conoscevo di persona. Molto padrone delle situazioni, veloci nel parlare e nelle battute, ironico. Con quella piega nel tono della voce che sale e scende da piccoli e meno piccoli acuti. Una voce che dal maschile va al femminile e viceversa. La stessa che usa nelle trasmissioni. E che, in qualche puntata del “Grande fratello” (non ne sono uno spettatore affezionato) assumeva un tono di compiaciuto sfottò, sibilante anche nell’elogio (poco convinto) e sarcastico nel tener bassa o nel voler tenere basso il livello del trash circostante. Il trash. Inferno e paradiso (?) delle tv d’oggi.

E’ al trash che volevo arrivare. Facendo una domandina facile facile, a lui, a tutti, a me. Avete notato? Se ne parla molto meno. E non è che se ne faccia meno. Il livello si è alzato, ha conquistato posizioni, ha dato una sfumatina qua e là nelle immagini e nelle battute, ma sembra essersi castigato (?). I capi e gli autori forse hanno capito e si stanno censurando da soli? Forse il più è fatto e nel trash ormai depurato e accettato il paese si ritrova benissimo dopo la cura, anzi le cure subite dalle tv.

In una delle due serie di “Viziati” che ho fatto per Rai3- sto lavorando alla terza- inserii un commento di Signorini che mi sembrò azzeccato. Gli domandarono: “Cos’è per te il trash?”. E lui rispose: “Quando si va all’eccesso…quando se uno piange , o si mostra o si dice qualsiasi cosa, non si sta staccare in tempo”. Ovvero, intendo: la misura è l’unico metro di…misura. D’accordo.

Una sera sono passato per “Lucignolo”. Qualcuno lo giudica uno schifo. Il programma nel complesso, e nella accelerazione che cerca con affanno piace poco anche a me. Tuttavia ci sono giudizi che, a ben leggere i commenti circolanti nei blog, sono i propulsori di una liquidatorio moralismo che è l’altra faccia della critica che sberleffa, tira al bersaglio, mira a squalificare e a farsi paladino del corretto uso dei media, e trova il compenso per questo ruolo con poca fatica. Ma lasciamo andare…

Quella sera c’era a “Lucignolo” Signorini che fingeva chiacchiere telefoniche da radio gossip. Ho visto, ho sentito per qualche minuto. Mi è tornato in mente il commento sul trash che mi era piaciuto: il trash è esagerazione. Almeno lì, in quel lucignolo a luci basse e rosse, un grano e forse più d’esagerazione secondo me c’era.
Domanda finale: qual è, oggi oggi, il terminal dove si scende dal tram del trash?
Molti auguri Alfonso…farai bene anche a “S e C-Tv”. Ma ho una richiestina. Oggi come oggi, in giorni di cinismi, dov’è il terminal? o vai col trash, il carburante dei media dove non si sa… La tv non è stata e non sarà mai casta diva (la “Norma” con la Callas). La norma non esiste.

ITALO MOSCATI