Home L'Eredità L’Eredità, Fabrizio Frizzi non stravolge la conduzione del quiz e rassicura il pubblico abituato a Carlo Conti

L’Eredità, Fabrizio Frizzi non stravolge la conduzione del quiz e rassicura il pubblico abituato a Carlo Conti

Da oggi Fabrizio Frizzi conduce L’Eredità, prendendo il posto di Carlo Conti, che si prepara per Si può fare. Il conduttore ha detto di non avere dubbi sul collega come presentatore del quiz tv

pubblicato 13 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:42

Anche i cambi di conduttore dicono qualcosa sui programmi: se Gerry Scotti, nel prendere la conduzione di “Avanti un altro” da Paolo Bonolis, ha avuto bisogno di qualche giornata per entrare nel ritmo del programma e trovare la sua strada per fondere il proprio stile al caos imposto dal format, Fabrizio Frizzi prende in mano “L’Eredità” da Carlo Conti senza faticare a trovare il giusto equilibrio.

“Non vi lascio in buone mani, vi lascio in ottime mani”: così Conti ha affidato il programma a Frizzi, senza perdersi in troppe gag e facendo gli onori di casa al collega, presentandogli le Professoresse e dando il via al gioco. Da lì, Frizzi ha preso in mano la conduzione con l’esperienza che lo ha reso uno dei presentatori più rassicuranti della Rai. Senza stravolgere il format, Frizzi non è entrato in punta di piedi, ma ha preso il controllo di un programma che di per sè non ha bisogno di una conduzione particolare per essere portato a conclusione.

“L’Eredità” punta soprattutto sulle domande, “Avanti un altro” ha bisogno di un conduttore che si metta in gioco. Per questo, ha fatto più rumore il cambio di conduzione al programma di Canale 5 rispetto che a quello di Raiuno. Questo non vuole dire che Frizzi non faccia il proprio lavoro: la scelta dell’ex concorrente di “Tale e quale show” (non a caso butta nella prima puntata un’imitazione di Baglioni) serve a non scioccare i telespettatori ed a permettere al programma di fare il suo dovere. Qui non ci sono incursioni, non ci sono concorrenti sopra le righe, non ci sono prove imbarazzanti: per un quiz in onda da anni come “L’Eredità” che garantisce a Raiuno ottimi ascolti non serviva una rivoluzione, ma qualcuno che sapesse rendere quasi impercettibile la pausa di Conti. Ed in questo, Frizzi si è mostrato perfetto.

L’Eredità, Carlo Conti lascia il posto a Fabrizio Frizzi: “Se funziona, la staffetta si potrà ripetere”

Carlo Conti e Fabrizio FrizziNei quiz italiani va di moda la staffetta: a due settimane dal passaggio di conduzione ad “Avanti un altro”, con Paolo Bonolis che ha ceduto il passo a Gerry Scotti, ora tocca a “L’Eredità”: da questa sera, infatti, a condurre il game show di Raiuno ci sarà Fabrizio Frizzi, che prende il posto di Carlo Conti, “titolare” alla conduzione del programma per otto anni.

Il motivo di questo cambio al timone del programma è dovuto alla necessità di Conti di dedicarsi a “Si può fare”, il nuovo show in onda su Raiuno dal 28 aprile. Da qui, l’idea di cedere la conduzione all’amico e collega Frizzi, che guiderà il pubblico verso la temuta (dai concorrenti) “ghigliottina” fino al 26 maggio, quando tornerà “Reazione a catena”, che sarà condotto da Amadeus.

L’idea è stata di Conti: come ha spiegato a “Tv Sorrisi e Canzoni”, non ha avuto dubbi sul nome a cui affidarsi per questo compito:

“È stata una mia idea. Dopo otto anni di conduzione in onda sette giorni su sette e dopo 1.920 puntate, ho chiesto al direttore di rete di potermi fermare per un po’ in vista del nuovo programma di prima serata che sto preparando. Avevo bisogno di riprender fiato. Per fortuna Fabrizio si è dimostrato subito disponibile. Lo ringrazio”.

Frizzi si è sentito lusingato dalla proposta, che gli è stata fatta prima della diretta degli Oscar Tv:

“Sono io che ringrazio te. Sa quando mi ha informato? Alla serata degli Oscar della tv, un minuto prima di andare in onda. Ha detto: ‘Ho una proposta indecente da farti’. Ed eccomi qua”.

La reazione del conduttore è stata di sorpresa ma anche di rispetto per la scelta del collega:

“Gli ho risposto: ‘Sei sicuro?’. Questo è un programma che Carlo ha portato al successo facendolo suo. Mi ha davvero sorpreso, perché in questo ambiente conosco pochissime persone così generose. È segno di amicizia, di stima professionale e di apertura mentale”.

Frizzi, nonostante abbia già condotto programmi in questa fascia, come “Luna Park” e, nell’access prima time, “I Soliti ignoti”, sente la tensione del debutto in una trasmissione ben avviata e di successo:

“Sento il peso della responsabilità, ma sono felice. È come una macchina che va a 300 all’ora: si ferma, scende il pilota titolare, io devo salire in fretta per non dare vantaggio agli avversari e poi devo ripartire alla stessa velocità. Non è facile, ma in fondo è questo il fascino del nostro mestiere: tenti di fare sempre tutto al meglio e poi scopri con il pubblico se ce l’hai fatta o no”.

Conti, dal canto suo, è contento di potersi prendere una pausa dal programma, di cui resta autore e che tornerà a presentare nella prossima stagione, anche se non esclude che il cambio di conduttore potrebbe tornare utile in altre occasioni:

“Sono sollevato, posso concentrarmi sugli altri impegni. Ho condotto le ultime due settimane con l’entusiasmo degli studenti che pregustano le vacanze. Io non sono geloso dei miei programmi. Anzi, credo che gli avvicendamenti facciano bene. E poi resto come autore e a settembre ritorno alla conduzione. Se funziona, la staffetta si potrà ripetere”.

Nonostante conduca “L’eredità” da anni, per Conti il programma continua ad avere una sua difficoltà:

“Rimanere concentrati al massimo, sette giorni su sette. Devi fare attenzione alle domande, non ripeterti mai, mantenere la giusta tensione per ogni fase alternando i momenti di suspense a quelli in cui devi far sorridere il pubblico e alleggerire l’atmosfera”.

Questo non vuole dire che Frizzi si sentirà fuori luogo: dopo una serie di appostamenti nelle ultime settimane per seguire le registrazioni, ha cercato di capire come prendere le redini del programma. Per questo, Conti non vuole dare al collega nessun consiglio:

“Non ho bisogno di dire nulla a Fabrizio. Sarebbe come spiegare a Messi o a Ronaldo come si calcia”.

“L’Eredità”, d’altra parte, non chiede una conduzione particolarmente singolare, riuscendo così ad adattarsi facilmente al presentatore (il programma era prima condotto da Amadeus, poi da Conti):

“No, ha uno ‘scheletro’ fortissimo. Negli anni l’ho cucito su di me, ma Fabrizio saprà adattarlo al suo modo di fare tv”

Il pubblico di Raiuno, insomma, non dovrà fare grandi sforzi per abituarsi al cambio di conduzione: Frizzi è di casa e, con giochi già conosciuti dai telespettatori, non farà fatica a trovare il ritmo giusto.


L’eredità, Fabrizio Frizzi al posto di Carlo Conti

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