L’Eredità entra nella sua nuova era. Liorni riporta la conduzione istituzionale (ricominciando un rodaggio)
Inizia l’era Liorni a L’eredità. Prese le misure, è ora di scaldare il motore. Le novità fra il tris e i 100 secondi e le conferme.
L’Eredità riparte da Marco Liorni. Dal frizzantino Flavio Insinna – colui che inseriva cinque frasi di seguito nel tempo di 3 secondi – il game show tornato ieri (2 gennaio) nel preserale di Rai 1 ritrova un aplomb, una conduzione decisamente più istituzionale e dai toni chiari. “Oggi inizia una nuova avventura – dice in apertura – con il cuore a Reazione a Catena, ma da oggi apriamo il cuore a L’eredità“, poi il saluto al predecessore “dopo tanti anni condotti magistralmente da Flavio Insinna” prima del via ufficiale al game.
Liorni prende le misure, un lavoro mai semplice ma necessario per destreggiarsi tra i ritmi dei concorrenti e quelli della conduzione. Due velocità diverse, fra timidezze, sorrisetti, accenni di battuta di chi vi partecipa e i ritmi cadenzati degli interventi di chi guida il gioco.
Il contesto e l’attenzione focalizzata sull’approccio di Marco Liorni a L’eredità ci mette davanti ad un paragone, magari azzardato, ma inevitabile di per sé. In lui ritroviamo un mix di stili che ci riportano ai tempi di Carlo Conti e Fabrizio Frizzi, parliamo di un altro campionato rispetto ad un Insinna che – non me ne voglia – nelle sue edizioni ha apportato una chiave più ‘caciarona’.
Inoltre, un plauso speciale va alla post produzione. Quella fetta del gruppo di lavoro che asciuga la messa in onda della puntata con un lavoro di cesellatura della registrazione certosino, chirurgico. A loro il merito di dare dinamicità al programma per non inciampare nei sempre rischiosi tempi morti.
L’eredità 2024, le novità e le conferme
Della struttura de L’eredità, qualche gioco è stato confermato, altri sono stati mandati in pensione e altri ancora evoluti. È il caso del ‘continua tu‘ iniziale che diventa “Tris“. I concorrenti devono completare una frase inserendo la terza parola corretta. Si prosegue con il Chi, come, cosa, una prova fissa dal 2022. Conferme anche per I fantastici quattro (in cui si deve associare l’anno corretto ad un determinato fatto o evento), I paroloni (dove bisogna indovinare il significato di parole quasi sconosciute) eIl Triello insieme alla prima prova delle nuove professoresse.
Ad intervallare e dare pepe alla competizione (perché questa è, ricordiamolo) sono le sfide della scalata doppia.
La novità di peso quest’anno si intitola 100 secondi, sostituisce La stoccata e in questo gioco i due concorrenti devono rispondere ad un fuoco di fila di domande, se il giocatore non risponde o sbaglia, passa la mano al suo avversario.
Il concorrente che alla fine dei 100 secondi avrà tenuto la mano del gioco, accede all’insostituibile ghigliottina, un fiore all’occhiello. Prelibatezza di ogni concorrente oltre che dimostrazione di cultura, scaltrezza e mente allenata.
L’eredità giunge quindi alla sua fase di transizione. Delicata per il suo cambio di guardia, ma fortemente stretta alle sue origini. Liorni porta alle sue spalle un’esperienza di cinque anni a Reazione a Catena, ora è il momento di un nuovo rodaggio, ma le basi per fare (e fare pure bene) ci sono.