L’erba dei vicini, prima puntata: “gioco di società televisivo” tra pro e contro, idea originale ma di nicchia?
Prima puntata del nuovo programma di Rai3 condotto da Beppe Severgnini: ecco il riassunto, la recensione e la fotogallery.
Quando inizia un programma completamente nuovo e non scopiazzato da format esteri l’approccio del critico televisivo non può non essere accompagnato dalle migliori intenzioni. Se a questo si aggiunge la diretta televisiva, che evita post-montaggi o “scene” da rifare, i punti a favore crescono inevitabilmente.
E così, nell’analisi della trasmissione del lunedì sera di Rai3 L’erba dei vicini, condotta da Beppe Severgnini, questi aspetti costituiscono senz’altro delle note positive assieme all’idea di fondo: provare per due ore a mescolare alto e meno alto (il basso non lo si tocca mai, va detto), a mixare informazione e intrattenimento, a “giocare” con il pubblico in studio e da casa su tematiche di spessore. Per provare a capire se davvero conosciamo il nostro Paese e l’estero. Ma anche per testare se il pregiudizio su un argomento può essere superato dopo che si viene “istruiti” maggiormente grazie alla presenza di esperti o di schede esplicative.
Va, allora, in scena la sfida tra l’Italia e un altro Paese, aggiornata di minuto in minuto con il punteggio sempre presente in alto a sinistra (come nelle vere partite di calcio) e alimentata attraverso diverse trovate televisive, più o meno riuscite: dai disegni animati di Bruno Bozzetto nella copertina d’apertura al monologo del conduttore, dai talk con due anime opposte (sul modello dei programmi politici ma – per fortuna – non superiori a 10 minuti) alle interviste one to one fino ai servizi che mettono a confronto persone e abitudini di due Paesi. Appena, però, le parole rischiano di diventare ostiche e l’attenzione sembra scemare subito si prova ad alleggerire il tutto con filmati di varietà o di match calcistici, a chiamare il comico di turno (al debutto Enrico Brignano è davvero deludente e, nel timore di non riuscire a far riflettere piuttosto che far sorridere, canna da entrambi i punti di vista) o un vip (da Giovanni Trapattoni sempre in “palla” a Giovanni Veronesi) per ridare verve al programma. E così il ritmo non manca e l’idea del giochino dei voti (telecomando in studio, televoto da casa) risulta azzeccata.
Il rischio, però, è comunque di rivolgersi a una nicchia del pubblico televisivo del lunedì (serata, peraltro, molto competitiva e ricchissima di offerte di ogni tipo). Severgnini, che sogna di emulare Fabio Fazio e ama fare il piacione (ma gli va dato atto di essere particolarmente preparato, multilingue e “televisivo” e di portare a casa la prima esclusiva: la notizia delle dimissioni del commissario alla spending review), riuscirà nell’impresa di avere successo in una rete che sperimenta (per fortuna) tanto ma che ha visto fallire quasi tutti i nuovi format? All’Auditel, ai social (un po’ freddini al debutto) e ai critici l’ardua sentenza…
E’ più tassato un italiano o un tedesco? Meglio un college prestigioso come Eton o un ottimo liceo classico? Mangiano meglio gli italiani o i francesi? C’è più nudo nella pubblicità in Italia o in Svezia? Meglio essere un cane a Milano o Madrid? Conviene farsi arrestare a Napoli o a Los Angeles? Insomma, l’erba dei vicini è davvero sempre più verde?
Domande per sfatare pregiudizi e luoghi comuni. E per informare divertendo. E’ quanto si propone Beppe Severgnini con L’erba dei vicini, il nuovo programma di Rai3, realizzato in collaborazione con Ruvido Produzioni dal Cento di Produzione Tv Rai in via Mecenate, a Milano, in onda da stasera – lunedì 9 novembre – alle 21.05.
L’erba dei vicini, anticipazioni sul format
Sei appuntamenti tra attualità, approfondimenti e ironia in cui l’Italia si confronta con i principali Paesi europei e gli Stati Uniti. Per capire chi è più bravo. Oppure chi è meno peggio.
“Mai contro, sempre insieme” spiega Beppe Severgnini. “Sono Paesi amici, ma si sa: tra amici esistono le rivalità”. Ogni volta, quattro temi. Ogni tema verrà affrontato attraverso un racconto filmato dall’Italia e dall’estero e da un’intervista in studio con due persone competenti, una per Paese. Obiettivo: fornire al pubblico (in studio, a casa), materiale per votare informato.
Perché un protagonista del programma sarà proprio il pubblico. In studio cento persone, impegnate in una doppia votazione su ogni tema della puntata: un voto preliminare, probabilmente basato su pregiudizio; e un voto finale, in modo da assegnare un punto all’Italia o al Paese rivale. Un altro punto verrà assegnato tramite il televoto. Alla fine, chi avrà ottenuto il punteggio più alto si aggiudicherà la partita.
Durante la puntata un noto attore comico racconterà la nazione ospite, due cartoni animati d’autore ne esploranno i luoghi comuni e l’attualità, mentre un viaggio nelle teche Rai descriverà i rapporti tra noi italiani e quel Paese.
L’obiettivo? La parola a Beppe Severgnini: “Se siamo più bravi possiamo insegnare. Se sono più bravi, dovremmo imparare”.
L’erba dei vicini, anticipazioni sulla prima puntata del 9 novembre 2015: ospiti
Sull’erba dei campi di calcio hanno dato vita a sfide memorabili. E ora Italia e Germania tornano a confrontarsi su L’erba dei vicini. Si comincia con lo sguardo del regista Giovanni Veronesi, che tenta di spiegare perché Roma è più bella di Berlino, mentre Susanne Hoehn, responsabile a Bruxelles del Goethe Institut, l’istituto culturale tedesco, e Barbara Stefanelli, vice direttore vicario del Corriere della Sera, discutono di infanzia ed educazione nei due Paesi. Obiettivo anche sulle tasse: è più tassato un italiano o un tedesco? E, soprattutto, come? A rispondere è Roberto Perotti, consulente economico del Governo per la spending review.
Ospiti d’eccezione, inoltre, Riccardo Montolivo, centrocampista del Milan e della Nazionale, e Giovanni Trapattoni. Montolivo è nato a Milano da papà Marcello, italiano, e mamma Antje, tedesca di Kiel; Trapattoni, il “mister” per eccellenza, invece, ha tenuto conferenze stampa memorabili in Germania e che scritto di recente un libro, dedicando interi capitoli alle sue esperienze teutoniche.
Per ridere di vizi e virtù dei due paesi arriva, infine, Enrico Brignano, con un monologo preparato ad hoc per il programma. E non manca la musica, con ospiti a sorpresa.
L’erba dei vicini, second screen e social network
L’erba dei vicini ha una pagina su Facebook e un account su Twitter @lerbadeivicini. Hashtag #EDV.
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