Audace (non troppo) e godibile: il Leonardo di Raiuno unisce all’insegna del Servizio Pubblico. La recensione in anteprima
Dopo I Medici, Lux Vide alza l’asticella, e con Leonardo ci mostra come il Servizio Pubblico possa unire Storia ed intrattenimento senza cercare contrasti
Fonte: Fabio Lovino
Una serie tv audace ma non troppo, capace di far parlare (più che discutere) ma sempre all’insegna di un clima che non vuole dividere, ma unire. D’altra parte, Leonardo da Vinci è patrimonio culturale sì di tutto il mondo -come ha giustamente detto il produttore Luca Bernabei di Lux Vide– ma in quanto italiano è un orgoglio nazionale che va preservato ed utilizzato per rilanciare l’immagine del nostro Paese all’estero.
Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi di Leonardo, in onda questa sera, martedì 23 marzo 2021, alle 21:25 su Raiuno (se volete conoscere le anticipazioni, le trovate a fine articolo). E l’impressione è quella di un ottimo lavoro sia dal punto di vista produttivo che narrativo, che ha costretto di fatto la Lux Vide a superare il proprio recinto, come già aveva fatto cinque anni fa quando lanciò I Medici, di cui Leonardo è la naturale prosecuzione.
Leonardo, la recensione
Leonardo nasce proprio con quest’ultima intenzione: è un prodotto da tv pubblica, che ne rafforza gli intenti divulgativi e la capacità di creare narrazioni avvincenti adatte a tutti (non a caso qui si parla di co-produzione con la tv di Stato francese e spagnola), ma al tempo stesso cerca di avvicinare quei telespettatori che no, non ci penserebbero mai di passare una serata su Raiuno.
Una sfida non da poco che già ai tempi I Medici aveva in parte vinto. Considerata la potenza dell’immagine del genio toscano, i misteri che lo circondano ed il fascino che la sua intelligenza riesce sempre a stimolare, c’è da pensare che Leonardo non solo supererà la prova, ma saprà fare anche di meglio.
Perché Leonardo da Vinci rappresenta quell’Italia di cui andiamo orgogliosi, che ci fa sentire uniti e che ci unisce tutti nel consenso unanime sul fatto che dopo di lui, nessun altro ha raggiunto simili vette geniali. Ed in un Paese come il nostro in cui tutto, ma proprio tutto, è fonte di polemica e di contrasti, scusate se è poco.
Lux Vide alza l’asticella e ci propone un Leonardo su misura per la serialità internazionale: interpretato da un attore (Aidan Turner) famoso ma non troppo, affiancato da una conferma come Freddie Highmore e dall’astro nascente di Matilda De Angelis, qui alla sua vera consacrazione.
Le polemiche sulle eventuali deviazioni rispetto alla Storia per come la conosciamo torneranno presto al mittente: Leonardo non è docu-fiction, non è un reportage, ma è la documentazione e la ricerca che si mettono al servizio dell’intrattenimento della tv pubblica. E, nel farlo, scendono a patti con la necessità di riscrivere parte di quella Storia o colmarne le lacune: la tv è piena di esempi come questi.
Frank Spotnitz e Steve Thompson, piuttosto, riescono a condurre la macchina facendole fare le giuste curve durante il percorso, ma mai sbandando. E onore ai due per aver voluto inserire (come si vede nel secondo episodio) anche una trama che rimanda agli studi sull’omosessualità di Leonardo, tema affrontato con naturalezza e senza ricerca dello scandalo.
Audace, ma non troppo, abbiamo scritto in apertura di questa recensione: il Leonardo di Raiuno è ben differente da quello che un’altra serie di qualche anno fa (Da Vinci’s Demons) aveva portato in tv ed in cui si giocava molto con i suoi lati oscuri. A prevalere, nella serie in onda da oggi, sono i lati chiari, rappresentati dal genio e dai valori dell’amicizia e del duro lavoro, pronti ad affrontare tormenti ed ossessioni ma senza mai venire meno. Un Leonardo che unisce e che sa che ora abbiamo più bisogno di questo che di altro.
Cosa succede nella prima puntata di Leonardo?
Nel primo episodio, siamo a Milano, nel 1506. Stefano Giraldi (Highmore) viene incaricato dal Podestà di indagare sull’omicidio di Caterina da Cremona (la De Angelis), di cui Leonardo da Vinci (Turner) è accusato. Quest’ultimo, però, nega di averla avvelenata e quindi uccisa: inizia così a raccontare come abbia conosciuto la donna, quando questa faceva da modella agli allievi nella bottega di Andrea del Verrocchio (Giancarlo Giannini).
Il Maestro era molto severo con i suoi discepoli, tanto pretendeva da loro la perfezione quanto da se stesso, ossessionato dalla ricerca della gloria. In difficoltà di fronte ad una importante commissione, trova aiuto in Leonardo, che mette così in evidenza la propria intelligenza.
Un gesto che però non piace a Tommaso Masini (Alessandro Sperduti), che cerca di metterlo in cattiva luce agli occhi di Verrocchio. L’intervento di Caterina, che nel frattempo ha stretto amicizia con Leonardo, risolve tutto: il Maestro riconosce il talento di Leonardo e gli chiede di assisterlo nella realizzazione dell’opera “Il battesimo di Cristo”.
Giraldi, nell’ascoltare il racconto, resta confuso: Leonardo è davvero colpevole o è innocente? Affascinato dai discorsi del toscano su tutto ciò che lo circonda, Giraldi ha però una missione: fare luce sull’omicidio per potersi guadagnare la tanto desiderata promozione.
Nel secondo episodio, la reputazione di Leonardo cresce, grazie anche al suo lavoro al fianco di Verrocchio, che ne riconosce la bravura. Leonardo viene notato da Ludovico Sforza (James D’Arcy), che gli propone di andare a lavorare per lui a Milano, ma il protagonista si rifiuta.
Poco dopo, Leonardo viene arrestato con l’accusa di sodomia, per aver trascorso la notte con un giovane modello. Ancora una volta, però, il suo talento lo salva, tanto da ottenere due nuove commissioni: per una di queste, la realizzazione del ritratto di Ginevra de Benci, Leonardo cerca di trarre ispirazione più dalla persona che da ciò che gli è stato chiesto.
Così, mentre riesce anche a trovare lavoro a Caterina come domestica nella stessa casa in cui sta effettuando il ritratto, Leonardo finisce per mettersi ancora nei guai. Caterina, intanto, fa la conoscenza dell’ambasciatore veneziano Bernardo Bembo (Flavio Parenti), che ne rimane affascinato.
Leonardo, infine, chiede aiuto al padre Piero (Robin Renucci), ma questo continua a tenerlo distante da sè: una situazione che gli fa affiorare ricordi del passato, quando la madre credette alla maga del villaggio in cui cresceva, secondo cui il figlio era afflitto da una maledizione. A Leonardo non resta così che iniziare a rivalutare la proposta di Sforza.
Leonardo, streaming
E’ possibile vedere Leonardo in streaming sul sito ufficiale della Rai e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.