Le tre rose di Eva, dal 4 aprile su Canale 5 la “soap” (melò e thriller) da prime time
Il 4 aprile parte Le tre rose di Eva, la fiction di Canale 5 nata come progetto di soap in prima serata
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Aggiornamento e precisazioni
Le tre rose di Eva era stata anticipata a TvBlog da Massimo Del Frate fin dal 2008. Il prodotto che viene proposto non è propriamente unasoap, in quanto afferisce a un modello produttivo di lunga serialità differente, come ci raccontava lo stesso Del Frate:
La soap è basata su un modello di scrittura multilinea con 4/5 storie parallele che non si incontrano mai; è quasi tutta girata in studio tranne una piccola percentuale in esterni e ci sono 4/5 registi che si alternano tra di loro. Le “Tre Rose di Eva” invece è basata su una linea narrativa principale ed è girata in location dal vero con due unici registi, Raffaele Mertes e Vincenzo Verdecchi.
Allo stesso modo, Le tre rose di Eva, essendo passati ben quattro anni, non ha nulla a che vedere con Vivere, nonostante nel cast ci siano nomi che afferiscono sia a Vivere sia a Centovetrine. Qualche altra informazione sulla fiction. La storia, melò e thriller, ha come protagoniste due famiglie di produttori di vino separate da un antico odio dovuto ad un delitto accaduto nel passato. Anna Safroncik è Aurora Taviani, una ragazza da poco uscita di prigione dopo avere scontato l’infamante accusa di avere ucciso il padre del suo grande amore, Alessandro Monforte, interpretato da Roberto Farnesi. Nonostante l’odio che Alessandro nutre dei confronti di Aurora, le ceneri del loro amore non sono ancora spente del tutto. Un oscuro complotto, però, minaccia la loro riappacificazione. I due dovranno combattere contro tutti e tutto per fare trionfare la verità e coronare il loro sogno d’amore.
Annunciata per due anni, ha una data “Le tre rose di Eva”, la fiction di Canale 5 nata per sedare le ire dei fan e delle maestranze di “Vivere”, chiusa quattro anni fa. Da allora, a Mediaset si è vociferato spesso di un’operazione soap in prime time, che riportasse al lavoro tutti coloro che erano rimasti a casa dopo la chiusura della storica soap di Canale 5. Un’idea per tempo rimasta nel limbo, fino a quando non si è concretizzata nelle parole di Massimo Del Frate prima e con l’annuncio del titolo dopo.
Da allora molte cose sono cambiate, ed il progetto di “Le tre rose di Eva” ha preso una piega leggermente diversa da come se ne era parlato. Quello che Canale 5 propone da mercoledì 4 aprile, alle 21:10, infatti, non sarà una vera e propria soap, ma una fiction di dodici prime serate, che ha coinvolto oltre venti nomi nel cast principale e le cui riprese sono iniziate in autunno.
A non cambiare, invece, saranno i temi e le emozioni su cui la serie spingerà l’acceleratore, essendo “Le tre rose di Eva” una fiction di intrighi, passioni e complotti che avranno come sfondo la campagna toscana e due famiglie rivali tra di loro, i Taviani ed i Monforte. Un odio dovuto non solo al fatto di essere rivali nella produzione di vino, ma anche all’omicidio di Luca Monforte per mano di Aurora Taviani (Anna Safroncik), fidanzata ai tempi con Alessandro (Roberto Farnesi), figlio di Luca.
Le tre rose di Eva
Aurora, che ha sempre dichiarato la propria innocenza, finisce in carcera, ma quando uscirà, convinta a dimostrare a tutti di non aver commesso lei l’omicidio, tornerà a Villalba, dove vivono le due famiglie, per cercare prove. Il mistero s’infittisce quando si scopre che Eva (Barbara De Rossi), madre di Aurora che aveva avuto una relazione con Luca, potrebbe in realtà non essere scomparsa.
Questa la premessa per una storia che coinvolgerà una serie di personaggi coinvolti ognuno nelle vicende del passato della protagonista. Ad interpretarli, un gruppo di attori composto da Luca Capuano, Giorgia Wurth, Karin Proia, Licia Nunez, Victoria Larchenko, Elisabetta Pellini, Francesco Arca, Stefano Abbati, Sara D’Amario, Fiorenza Marchegiani, Paolo Maria Scalondro, Rocco Giusti, Ettore D’Alessandro, Giulio Pampiglione, Alfredo Pea, Edelfa Chiara Masciotta, Lorenzo Majnoni, Edoardo Sylos Labini, Luca Ward e Kaspar Capparoni. A scrivere il soggetto Michele Abatantuono, Gerardo Fontana e Paolo Girelli, mentre a produrre Mediavivere.