Le tre rose di Eva 2, prima puntata del 4 settembre 2013: riassunto e foto
Una prima puntata ricca di colpi di scena e di nuovi arrivi: dal rapimento della figlia di Alessandro e Aurora al ritorno di Viola pronta a vendicarsi.
Le tre rose di Eva 2 – prima puntata
Alessandro (Roberto Farnesi) e Aurora (Anna Safroncik) sono finalmente felici e vivono a a Primaluce dove, a inizio puntata, nasce la loro bambina, Eva. A casa Taviani è grande festa, molto meno a casa Monforte, visto che Livia (Fiorenza Marchegiani), la madre di Alessandro, è furiosa per la scelta del nome, lo stesso della madre di Aurora che era però anche l’amante di suo marito. La donna si rifiuta di vedere la nipote, mentre Edoardo (Luca Capuano), vincendo i sentimenti che prova per la neomamma, si presenta con un regalo costosissimo – una collana con brillanti – che Aurora prontamente rifiuta.
Per concludere l’idilliaco quadretto familiare dei Monforte, ecco arrivare anche Elena (Licia Nunez), uscita dalla clinica psichiatrica ma sempre più pazza, tanto che cerca subito di prendere la piccola Eva e quando viene cacciata urla tutta la sua rabbia con un “Vi odio tutti”. Iniziamo bene. Sarà mica per questo che prima della nascita della sua bambina Aurora era ossessionata da incubi terribili?
Ben due delle scene iniziali, poi, sono ambientate in un cimitero: da una parte c’è Ruggero Camerana (Luca Ward) sulla tomba di sua figlia Viola (Victoria Larchenko), morta (così pare) in un incidente stradale per sfuggire alla cattura della polizia, dall’altra c’è un nuovo personaggio (che noi sappiamo essere Amedeo Torre, interpretato da Mario Cordova) che davanti alla tomba di Eva (Barbara De Rossi) esordisce con un “Non puoi impedirmi di vederle!”. Starà parlando delle tre sorelle Taviani?
La piccola Eva è appena nata e già gliene capitano di tutti i colori: una sera infatti Alessandro esce, e quando torna Aurora e la bambina sono sparite nel nulla. Corre subito fuori a cercarle, con l’aiuto del maresciallo Mancini (Giulio Pampiglioni). L’uomo trova però solo Aurora, svenuta vicino al castello di Pietrarossa, dove una donna bionda (che noi sappiamo essere Veronica Torre, interpretata da Euridice Axen – qui la nostra intervista) evita accuratamente di farsi vedere.
È Veronica Torre, moglie di Amedeo, che la mattina seguente si presenta a Primaluce alla nonna delle Taviani, dicendo di aver comprato con il marito i poderi di Pietrarossa. Ottavia (Paola Pitagora) alla parola Pietrarossa quasi ha una sincope.
Aurora intanto cerca di ricordare cosa è accaduto la notte prima, anche se è ancora sotto shock. Ricorda però che una donna ha portato via la sua bambina, e dice che quella donna è Elena. Il nuovo parroco del paese, don Lorenzo (Simon Grechi) poco dopo trova la pazza in chiesa, sporca di sangue, ma la ragazza scappa senza dire nulla. E torna a casa, dove ci sono già Aurora e Alessandro ad aspettarla. Elena racconta di aver tentato il suicidio, e quindi quel sangue é il suo. Poi, come conferma don Lorenzo, è rimasta tutta la notte chiusa in chiesa. Ma se la donna che ha rapito Eva non è Elena, chi è stato? Livia insinua che sia stata Aurora a sbarazzarsi della bambina, magari preda di una crisi.
Amedeo Torre fa visita a nonna Ottavia. É lui il padre delle tre ragazze? Sembrerebbe proprio di sì, perché un flashback ci mostra Eva che anni prima lo caccia da Villalba dicendo che le bambine non dovranno mai sapere chi è.
Antonio, il maresciallo, cerca di sapere da Aurora come sono andati i fatti. La sua posizione infatti si aggrava, il pm vuole vederci chiaro e vuole disporre una perizia psichiatrica, credendo che possa essere davvero la madre la responsabile della sparizione della bambina.
Elena confida a don Lorenzo i suoi tormenti. Lui le offre il suo aiuto e lei gli salta addosso. A quel punto il sacerdote la respinge e lei dà di matto, di nuovo.
Qualcuno lascia dai Monforte una busta con la foto della piccola Eva. Si tratta quindi di un rapimento? Vogliono chiedere un riscatto? Livia, che ha trovato la foto, capisce di aver fatto un errore ad accusare Aurora, ma ormai è tardi per i pentimenti. Edoardo nel mentre convoca la setta, credendo che qualcuno dei membri possa essere il responsabile della sparizione della bambina, ma così non è. Chiede però di indagare, vuole rendersi utile per ritrovarla.
Ed ecco riapparire anche Laura Sommariva (Elisabetta Pellini, qui la nostra intervista), che si ritrova con il conto in banca bloccato, la macchina e la casa pignorate, per i troppi debiti. Fuori dalla banca la ragazza incontra Edoardo, gli chiede un passaggio e subito dopo tenta di rubargli la collana destinata ad Aurora. Le va male, però: lui la blocca, la riprende e la insulta.
A Villalba torna Filippo Sommariva (Fabrizio Bucci), figlio di Cesare, dopo aver saputo del rapimento di Eva. È stato lui a portare via la bambina? Edoardo crede di sì, visto che è un avanzo di galera, ma a quanto pare si sbaglia.
Intanto Tessa (Giorgia Wurth, qui la nostra intervista), che è tornata alla nascita di Eva, rivede Bruno (Francesco Arca). Lui la tratta malissimo per il suo allontanamento e la informa di essersi sposato. Ha fatto presto a dimenticarla, e lei evita di spiegargli il motivo per cui se ne è andata.
I fratelli Monforte, certi che i fratelli Sommariva siano coinvolti nel rapimento, vanno a casa di Sonia (Simona Borioni), l’ostetrica, ex moglie di Sommariva e madre dei due ragazzi. Tra i 4 uomini finisce a botte e quando arrivano i carabinieri interrogano Filippo, senza trovare però alcun elemento per fermarlo. L’unica cosa che lo collega alle Taviani è una foto nel portafoglio, di lui insieme ad Aurora. Cosa li legava? È quello che subito dopo Alessandro chiede ad Aurora. I due vengono però interrotti da Edoardo: qualcuno ha fatto ritrovare una piccola bara di legno con dentro un orsacchiotto che indossa il pigiamino di Eva. C’è anche una richiesta di riscatto, 3 milioni di euro.
Il direttore della banca, che dovrebbe aiutare i Monforte coi soldi per il riscatto, è in realtà in combutta con il rapitore. Aurora però ricorda di colpo chi ha rapito sua figlia: Viola! Alessandro è incredulo, la ragazza è morta sei mesi prima in un incidente d’auto, o almeno così dovrebbe essere.
Mentre a Pietrarossa Livia affronta Amedeo, credendo sia coinvolto nel rapimento della nipote, la moglie dell’uomo, Veronica, che chiaramente ha degli scheletri nell’armandio, è in chiesa. E sembra conoscere molto bene don Lorenzo. Cosa nasconde?
Tessa aiuta Laura con del denaro, e la spinge a cercare lavoro in un locale di lap dance, con scarsi risultati. A quel punto Laura, che già una volta aveva rifiutato l’ospitalità dell’avvocato Scilla (Alfredo Pea), torna sui suoi passi accettando di vivere dall’uomo.
Tra Tessa e Bruno c’è un nuovo incontro-scontro, che però finisce poi nella passione. Altro che moglie!
Il direttore della banca incontra Viola, che è quindi viva e vegeta. La ragazza chiede all’uomo di uccidere Alessandro all’appuntamento per la consegna del denaro. Ma anche Sonia è in combutta con Viola, e Filippo lo scopre. Il ragazzo corre quindi da Aurora per aiutarla: i rapitori non vogliono i soldi, vogliono portare via Eva e crescerla lontano dalla sua famiglia.
Intanto il direttore di banca sta per uccidere Alessandro, ma arrivano i carabinieri e finisce con uno scontro a fuoco durante il quale l’uomo muore senza rivelare dove si trova la bambina. Ma Filippo e Aurora riescono a trovarla, anche se Viola non intende mollare la presa e minaccia la rivale con una pistola. Considera sua la bambina e non intende rinunciare a lei, visto che i Monforte le hanno tolto la possibilità di essere madre. Prima di fuggire con la bambina, Viola spara ad Aurora in pieno petto.