Le tre rose di Eva 2, c’è volontà di crescere rispetto alla prima stagione
Le tre rose di Eva 2 vuole avere un ritmo maggiore e permettere ai personaggi di essere più veloci
A vedere la prima puntata de “Le tre rose di Eva 2”, saltano agli occhi due aspetti: il primo è che gli autori della fiction di Canale 5 hanno premuto l’acceleratore al massimo nel ritmo della storia. Nel giro di pochi minuti Aurora (Anna Safroncik) ed Alessandro (Roberto Farnesi) hanno una figlia, Eva, che viene rapita subito dopo. Il primo sospettato di turno, Elena (Licia Nunez), viene scagionato senza troppi problemi, mentre la cattiva di stagione, Veronica (Euridice Axen), fa da subito buon viso a cattivo gioco.
Il secondo aspetto che si fa notare riguarda invece il lavoro di scrittura sui personaggi: rispetto alla prima stagione, i protagonisti della fiction sono stati alleggeriti da una scrittura pesante e didascalica, permettendo così al pubblico di seguirli più facilmente nelle loro scorribande. Perchè nella seconda stagione corrono un po’ tutti: il desiderio di dare ritmo alla storia si trasforma in un’ansiosa gara a chi ha la vicenda più coinvolgente.
Così, le diverse storyline assumono tutte una caratteristica comune: il mistero. Ogni personaggio è stato pensato per avere un segreto, in un guazzabuglio di possibili colpi di scena utili a garantirsi l’affetto del pubblico. I telespettatori non tradiranno la seconda stagione de “Le tre rose di Eva”, che è riuscito a tornare in onda buttando il pubblico nel mezzo di una nuova storia senza aspettare troppo e ricordare cosa fosse successo.
Va dato merito quindi alla fiction di non voler godere troppo dell’affetto verso la prima stagione, e di puntare a raccogliere più telespettatori offrendo una storia più mistery che da telenovela. Certo, resta una produzione che non riuscirà a far affezionare diverse fasce di pubblico. “Le tre rose di Eva” è pensato soprattutto per chi è in cerca di emozioni romantiche, non per chi vuole azione e suspence reale. Il mondo creato dalla fiction resta sempre sospeso tra la grande produzione e le storie di tutti i giorni, ottenendo un miscuglio vincente per la rete, ma un po’ meno per chi sperava in una storia dalle tinte più forti.
E se tono del cast resta eccessivamente sussurrato nei momenti clou dell’episodio, possiamo dire che “Le tre rose di Eva 2” inizia assicurando una storia che non sia una continuazione di quella passata, ma punta a provare nuovi percorsi inciampando qua e là in personaggi un po’ troppo etichettati, ma impegnandosi a risultare qualcosa di diverso.