Le Parole, Massimo Gramellini non è più l’appendice di Fabio Fazio. Bene Saverio Raimondo, ottima Valeria Parrella
Il talk show di Rai 3 si conferma uno spazio interessante per riflettere sul linguaggio.
Si chiama Le parole, ma non sempre la terminologia è al centro del programma. Fatto sta che la trasmissione a cavallo tra l’access prime time e la prima serata condotta da Massimo Gramellini su Rai 3 si conferma come uno degli appuntamenti più interessanti e riflessivi della televisione italiana.
Il kick off non può che avvenire con Roberto Vecchioni, cantautore con un passato da professore di latino e greco, insegnante tra gli altri di Paola Iezzi del duo pop Paola e Chiara. L’interprete di Chiamami ancora amore, dopo una dissertazione sull’ora legale con il fido presentatore a prendere appunti col gessetto sulla lavagna (non si potrebbe passare al pennarello o a una lavagna luminosa?), spiega l’etimologia dei termini “arrogante“, “prepotente“, “supponente“, ovvero gli aggettivi con i quali Silvio Berlusconi ha apostrofato Giorgia Meloni al primo giorno della nuova legislatura.
Più schierato rispetto al passato il giovane critico d’arte Jacopo Veneziani, che in queste settimane in studio ha il compito di trovare paralleli tra volti della politica e volti dei quadri, a volte lasciandosi andare a giudizi politici, come nel caso di un commento sull’ormai ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Confermatissimo alla corte di Massimo Gramellini il comico Saverio Raimondo: programmi come Le Parole, Porta a Porta e peggio ancora Le Iene Show non costituiscono il suo habitat naturale, ma su Rai 3 almeno veste i panni di una Luciana Littizzetto prima maniera (ovvero quando i suoi monologhi non erano ancora annacquati) al maschile. Lo stand up comedian comunque dà il meglio di sé in programmi cuciti su di lui come il bel Pigiama Rave su Rai 4 o meglio ancora su Netflix ne Il satiro parlante. Se non l’avete ancora fatto, date un’occhiata a quest’ultimo.
Nel parterre non poteva mancare il presidente della Repubblica delle Parole Corrado Augias, ma l’apporto migliore lo ha dato la scrittrice Valeria Parrella, che meriterebbe una sedia per tutte le puntate de Le Parole.