Le mani dentro la città terza puntata del 28 marzo 2014: riassunto e foto
La Ventura, sotto copertura, viene scoperta e uccisa da Pinuccio. La Mantovani, dopo la morte del padre, prima dà delle dimissioni poi ci ripensa, per aiutare la sua squadra a incastrare i Marruso.
Le mani dentro la città – terza puntata del 28 marzo
Mentre Viola Mantovani (Simona Cavallari) deve affrontare il dolore per la morte del padre, la famiglia Marruso festeggia il ritorno alla vita di don Carmine (Andrea Tidona), uscito dal coma. Al dolore per la perdita del genitore, per il commissario si aggiunge la delusione di non poter far nulla per ottenere giustizia: infatti la procura non intende procedere nei confronti del poliziotto che ha provocato la morte dell’uomo, con la motivazione che l’autopsia non ha dimostrato il nesso tra le percosse e l’infarto di suo padre.
La giovane agente Ventura (Viola Sartoretto) decide di sua iniziativa di proseguire nella sua attività di infiltrata nella discoteca dei Marruso, nonostante il divieto dell’ispettore Benevento (Giuseppe Zeno), ma viene smascherata e uccisa proprio da Pinuccio (Marco Rossetti).
La Mantovani, intanto, senza dire niente a nessuno rassegna le dimessioni, ma Benevento – una volta scoperta la cosa – cerca di farle cambiare idea. L’uomo vuole vendetta per Giulia, ma anche per se stesso. E quasi si fa da solo giustizia, andando ad affrontare Pinuccio. Solo l’intervento di Ercolani (Massimiliano Gallo) e Pinchera (Denis Fasolo) evitano il peggio.
Pinuccio Marruso, dopo essersi macchiato del sangue della poliziotta, non intende fermarsi nemmeno davnti alla sua famiglia e tende una trappola a suo cognato Nico, mandandolo in Colombia come garanzia per il carico di droga che sta per arrivare. Il suo obiettivo è liberarsi per sempre di lui, negli affari e nella famiglia, nonostante la sorella stia per partorire. Fa infatti in modo che sia il trafficante ad ucciderlo, non facendo arrivare i soldi per la partita di droga.
Benevento, spinto dall’ultima informazione della Ventura che prima di morire gli ha lasciato un messaggio in segreteria, cerca ma non trova la droga, che dovrebbe arrivare con una partita di pesce dall’Africa. Pinuccio ha fregato anche lui. Il poliziotto deve anche fare i conti con i dolori al braccio e con la mancanza di antidolorifici.
Fulvio (Giulio Beranek), intanto, organizza un ricatto sessuale che coinvolge Fumagalli, il politico che in consiglio comunale si oppone alla variante edilizia. Ma il piano non riesce, perché il politico, prima di suicidarsi, continua ad opporsi in consiglio alla variante e fa in modo che venga ritirata dal sindaco.
Viola decide di tornare in servizio e comunica al questore (Ninni Bruschetta) la sua decisione. L’uomo ne è molto contento, e informa la poliziotta che la morte di suo padre non è un fatto casuale: le rivela che a ordinare lo sgombero è stato il prefetto in persona, costretto dalle pressioni di qualcuno dall’alto. La Mantovani scoprirà chi è stato?
Le mani dentro la città – foto terza puntata