Home Daria Bignardi Le Invasioni di Pasqualina Sanna: Daria Bignardi scagiona e nobilita l’ex pupa (citata in giudizio nel Rubygate)

Le Invasioni di Pasqualina Sanna: Daria Bignardi scagiona e nobilita l’ex pupa (citata in giudizio nel Rubygate)

E’ curioso come la Madame de Staël della tv italiana, Daria Bignardi, si sia potuta “invaghire” di Pasqualina Sanna. La risposta è presto detta: ancora una volta è Endemol a fare da Cupido tra alto e basso, intellighenzia e trash, sul piccolo schermo. D’altronde, se una casa di produzione realizza sia La pupa e il

pubblicato 9 Aprile 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:22


E’ curioso come la Madame de Staël della tv italiana, Daria Bignardi, si sia potuta “invaghire” di Pasqualina Sanna. La risposta è presto detta: ancora una volta è Endemol a fare da Cupido tra alto e basso, intellighenzia e trash, sul piccolo schermo. D’altronde, se una casa di produzione realizza sia La pupa e il secchione e il Grande Fratello, che le Invasioni Barbariche e Vieni via con me, viene da sospettare sulla reale onestà intellettuale di questi ultimi (della serie, noi veniamo pagati per fare una tv migliore da chi si arricchisce coi reality). Perché ci sono i programmi che servono a far fatturare l’azienda e quelli chiamati a nobilitarla.

In particolare, il salotto più radical-chic di La7 ha ospitato ieri sera per la terza volta – nell’edizione in corso – una delle pupe più “intercettate” in circolazione. Stiamo parlando di Pasqualina Sanna, finita nell’occhio del ciclone in quanto citata a giudizio tra le testimoni del Rubygate. Come spesso accade nel giornalismo, il suo nome divulgato da Repubblica è stato oggetto di titoloni sensazionalisti, fino a partorire una copertina-scandalo su Novella 2000.

Ma Pasqualina non ci sta, a essere definita l’ennesima papi-girl, e sembra che la sua preoccupazione più grande sia quella di non perdere la fiducia della Bignardi. La conduttrice l’aveva, infatti, invitata precedentemente in due occasioni con la sua mamma, in talk sul rapporto tra genitori e figli che lavorano nello spettacolo. E in entrambi i casi Pasqualina aveva ostentato di non essere mai scesa a compromessi, spalleggiata dalla stessa Bignardi a cui sembrava stare a cuore la sua riabilitazione.

Dalla sua La Sanna ha pensato bene, nella puntata-santino di ieri, di nascondere il suo prosperoso décolleté, mostrandosi all’occhio del pubblico più acqua e sapone che mai. E la sua versione dei fatti è stata assolutamente edulcorata:

La Pupa e il Secchone - Flo versa la bottiglietta d'acqua su Pasqualina
Pasqualina Sanna e Luca Tassinari a La Pupa e il Secchione
Pasqualina Sanna e Luca Tassinari a La Pupa e il Secchione
Pasqualina Sanna e Luca Tassinari a La Pupa e il Secchione

“Le carte dicono solo che Pasqualina è stata citata in giudizio. Io non ne sapevo niente. Sono venuta a sapere tutto questo dal sign. Colaprico di Repubblica. Ci sono state intercettazioni in cui delle ragazze sparlavano di me, mi hanno paragonato nel carattere a un’altra presunta Papi Girl, simile a me nel carattere e napoletana. Un’altra pupa diceva in una telefonata che Pasqualina non ci sarebbe stata a una festa. Allora ho detto al giornalista: ‘Sai che faccio parte di un elenco di testimoni e mi metti tra le escort?’. Colaprico al telefono mi ha detto, io ti parlo da padre, la prossima volta verificherò e rettificherò. Intanto Novella mi mette in copertina come la nuova Papi Girl, perché sono la più nota tra queste dieci ragazze. Io non sono mai stata invitata ad Arcore, non ho mai avuto il piacere di conoscere il sig. Silvio Berlusconi”.

Pasqualina prosegue nel difendere le apparenze:

“Vado sul blog dell’Espresso: ‘Le due Pasqualine, quella che va dalla Bignardi e dice che è una santa e quella che va alle feste di Arcore’. Sono venuta qui più volte, Daria, perché tu hai creduto nell mia buona fede. Ancora oggi Pasqualina i casting li va a cercare su Internet. Non è entrata a far parte di Mediaset o della Rai, né di La7, sfortunatamente. E’ una moda, quella di finire su giornali come Papi Girl, che a me personalmente non piace. Perché Belen e la d’Urso sono chiamate solo a testimoniare, mentre io devo passare per una delle dieci girls? Io andrò a raccontare la mia storia, come ho fatto qui, se mi chiameranno testimoniare. Non sono scesa a compromessi per fare televisione. Tutto questo finirà oggi? Io davanti a me ho una vita per ricominciare. Posso fare la cameriera, ci sta, sicuramente il bar avrà un sacco di clienti”.

Peccato che ieri sera nessuno abbia fatto notare una cosa a Pasqualina: sempre per puro caso ha debuttato come attrice nel cast del film di Enzo Salvi, Una cella sul due, in compagnia di Sara Tommasi, a sua volta poi cancellata dalla locandina per evitare polveroni. Nessuno ha, peraltro, ricordato che Mediaset ha sospeso tutti i concorsi di bellezza, o una stessa terza edizione della Pupa, perché gran parte delle partecipanti veniva reclutata ad Arcore. Ma farlo notare significava criticare la stessa Endemol.

Il parterre della Bignardi sembrava solo voler riabilitare la Sanna, a partire dalla conduttrice che l’ha scagionata anzitempo. L’ex madrina di battesimo del Grande Fratello ha, infatti, difeso anche ieri una creatura da reality come Pasqualina (nonostante alla Pupa, ricordiamolo, si lanciasse in risse trash da manicomio):

“Io non trovo strano quello che è successo a Pasqualina. Il giornalista si è limitato a parlare di un elenco di nomi in fase di identificazione. I titoli sono sempre i problemi dei giornali. Comunque non compari nel libro Sodoma, che è la Bibbia del caso Ruby. Questo dovrebbe tranquillizzarti”.

E vissero tutti felici con Endemol.

Daria BignardiLa7