Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Tutte le interviste della nona puntata
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Scopri tutte le interviste della nona puntata! Ospiti il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, Giovanni Floris, Al Bano Carrisi, Livia di Hotel 6 Stelle e Veronica Pivetti!
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Veronica Pivetti
00.26 La puntata termina sulle note di Ciao Papà, brano che Al Bano ha pubblicato di recente in memoria di suo padre di cui proprio oggi ricorre la data della scomparsa.
00.25 L’esperimento non riesce benissimo:
00.23 Daria Bignardi chiede alla Pivetti di doppiarla nei saluti finali (con la voce che preferisce). Lei accetta.
00.20 “Da quant’è che non hai un fidanzato?” “Non sono ancora in menopausa, ma l’aspetto come fosse Natale!”
00.14 Sesto blocco pubblicitario.
00.13 Veronica Pivetti non sembra essere entusiasta di aver perso la conduzione di Per un pugno di libri…
Credi molto in un progetto e poi te lo portano via. Un po’ come Per un Pugno di Libro, a me piaceva tantissimo farlo ma mi hanno silurato! Sono contentissima per Geppi, ma insomma era bello anche quando lo facevo io!
00.11 “Sabrina Ferilli è una mia amica nonché una grandissima attrice, ha vinto pure un Oscar di recente, no? Facciamole un applauso! Tra l’altro anche lei si sta producendo uno spettacolo teatrale da sola!”
00.09 “Fazio mi invitò in trasmissione in quanto sorella di mia sorella. Poi facevo la doppiatrice, era una cosa curiosa. Lì mi vide Verdone…”
00.07 Piccolo imprevisto idraulico, alla Pivetti cola il naso: “Giuro che non ho mai fatto usa di cocaina ma mi succede sempre negli ultimi tempi, non so perché? Per caso avete un fazzoletto?”
00.05 “Mia sorella non è mica sparita! Non viene più in tv perché ha un sacco di cose da fare. Tranquilli, comunque, ci siamo viste pure ieri!”
00.04 “Io adoro Barbie, è la donna più figa che esista! Volevo essere esattamente come lei perché è il contrario di me!”
00.02 I suoi primi tempi da milanese a Roma sono stati traumatici ma poi ha capito il segreto per vivere bene: non prendersi troppo sul serio.
00.00 “Sono stata fedele in amore, poi adesso un amore non ce l’ho quindi di cosa stiamo parlando. Comunque alla fine è brutto tradire. Avrò scoperto l’acqua calda, ma secondo me è così!”
23.58 “In questo spettacolo abbiamo fatto esattamente tutto quello che ci pareva. Beh, ce lo siamo pagati quindi ci mancava solo che non facessimo tutto ciò che ci veniva in mente!”
23.56 “È un po’ come diceva Linus: amo l’umanità, è la gente che non sopporto!”
23.54 Mentre Veronica racconta il suo Mortaccia, sullo sfondo passa un rvm con alcune scene dello spettacolo. “L’abbiamo prodotto perché ci tenevamo tantissimo a farlo. E poi guarda come sono figa in scena!”
23.52 “Cos’hai fatto a capodanno?” “Bah, sarò rimasta a casa a guardare dal mio terrazzo i fuochi d’artificio di quelli che si divertivano!”
23.50 L’attrice ha un cane, Mio. Daria Bignardi la informa che “Mio” in giapponese significa…Piscia.
23.47 Entra in studio Veronica Pivetti, alle prese con il tour teatrale dello spettacolo Mortaccia.
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Al Bano Carrisi
23.40 Daria congeda il suo ospite con un brindisi:
23.38 Inevitabilmente, si apre il capitolo prole…
Pensavo che mia figlia Jasmine col canto non c’entrasse niente. Poi il giorno di Natale mi hanno fatto sentire sei brani da lei incisi e devo dire che mi sono venuti i brividi. È veramente brava, poi non so che cosa farà da grande…
23.35 Daria fa entrare in studio un bicchiere di Barolo per Al Bano. Lui gradisce:
23.32 Al Bano si dice molto fiero di Felicità, una delle sue maggiori hit:
Quando ho letto per la prima volta il testo di Felicità, ho capito subito che avrebbe venduto milioni di copie. Ci voleva una canzone allegra e non banale perché, secondo me, quel brano è tutto meno che banale. I testi degli altri, a quei tempi, erano sempre molto cupi. Ancora oggi la gente la canta. Pensa che me l’hanno appena chiesta in Russia per la pubblcità di un locale.
23.27 “Ho anche provato a fare canzoni intellettuali, ma nessuno le ascoltava. Forse non ero credibile”. Inoltre, Licio Gelli gli chiese di entrare nella P2, “ma io sono nato libero. Gli risposi “Poi vedremo”. E anche oggi gli risponderei così”
23.23 Al Bano ricommera quella volta in cui cantò davanti allo scià di Persia a Teheran. C’erano cinquantamila persone al concerto. Sul palco Al Bano e Romina.
Lo scià di Persia aveva vissuto a Roma e lì aveva conosciuto la mia musica. La madre, durante il concerto, cantava ogni parola delle mie canzoni!
23.21 “Con Romina finché c’è stato, è stato un grande amore e quando è finito è stato un grandissimo dolore, che fa pure rima con amore”
23.19 Al Bano si rifiuta di parlare di Romina dal punto di vista “privato”: “Dobbiamo proprio parlare di lei?”
23.17 Un piccolo rvm di Al Bano Story:
23.15 Per non parlare, poi, di quella volta che Al Bano aprì i concerti dei Rolling Stones:
Li ho conosciuti in quell’occasione, erano simpatici ma un po’ affumicati, diciamo. Ho aperto le loro cinque tappe romane. Alla fine del concerto, Renzo Arbore, Gina Lollobrigida e Gianni Boncompagni vennero a farmi i complimenti. Non li fecero a Mick Jagger, li fecero a me! Forse perché lui era inavvicinabile? Può essere…
23.13 Proprio sul set di quel primo musicarello, Al Bano conobbe Romina:
A quei tempi, però, la trovavo strana. Era sempre solitaria e poi la vedevo troppo americana, con la minigonna. A quei tempi, poi, trovavo fan pure sotto il letto della mia camera d’albergo. Non so come facessero!
23.11 E mentre Al Bano parla del suo primo musicarello, quello di Nel Sole, vengono inquadrati i suoi sobri stivaletti:
23.08 Lasciare il clan Celentano su consiglio del suo stesso agente, non fu una decisione presa a cuor leggero: “Perché cantare con Adriano per me era un onore, l’ho sempre reputato un maestro!”
23.03 Al Bano ripercorre tutti i lavori che ha fatto appena arrivato a Milano:
Penso di essere stato il primo abusivo a Milano. Facevo l’imbianchino e dormivo nella casa vuota che stavo imbiancando con una coperta. Non mi pagavano. Forse l’unica cosa per mangiare, mi dissi, sarà quella di fare il cameriere. E così iniziai a lavorare in un bar in piazza del Duomo. Solo che la ragazza che piaceva al proprietario, si innamorò di me. Lui si infuriò: “Ecco, voi terroni arrivate qui e vi prendete tutto, pure le donne!”. Io gli risposi: “Un giorno tornerò, e dovrai servirmi tu!”. Poi cominciai a lavorare alla Innocenti per un anno e mezzo, fino a quando mi misero in cassa integrazione. A quel punto vidi su un giornale che il clan Celentano, casa discografica di Adriano, cercava nuove voci. Mi presentai ai provini e venni preso. Avevo un contratto discografico! Mi fecero incidere una canzone in inglese ma io non conoscevo la lingua. In un mese la imparai e poi ne cantai anche la versione in italiano.
23.01 La mamma di Al Bano voleva per il figlio un futuro da maestro. Per questo gli fece frequentare una squadra magistrale a legge. In pratica in quell’istituto c’erano solo ragazze. E a lui non dispiaceva per niente, anzi…
22.58 Al Bano sostiene di aver riscontrato meno interesse di pubblico negli anni Settanta perché non apparteneva al partito giusto, quello comunista. Insomma, Al Bano a quei tempi era Povia:
I miei brani non venivano passati dalle radio. Luciano Salce aveva fatto una rubrica, la Schif Parade, e lì c’ero sempre.
22.55 Si torna in onda con Al Bano che argomenta di nuovo il proprio illuminante parere sulle Pussy Riot:
Ti pare giusto che tre con tanti night e locali liberi debbano andare a spogliarsi proprio in una chiesa? Che siano artiste o meno, non era il luogo per quello che hanno fatto. Due anni di carcere vanno bene, insomma. L’altro giorno cantavo a Berlino, c’era il Festival del Cinema. E queste Pussy erano lì con le tette di fuori. Ma cosa chiedono? Qualcosa di politico? Che si fondino un partito e facciano quello che devono fare! La politica non dà più molta fiducia nemmeno a me, ma, essendo cristiano credente, aspetto il miracolo!
22.49 Quarto blocco pubblicitario
22.48 Al Bano ama la Russia e su Putin la pensa così:
Secondo me non è giusta l’esclusione di Putin dai G8, è un uomo che ha seminato una buona dose di democrazia nel suo Paese. Nessuno è perfetto, siamo sempre perfettissimi nell’essere imperfetti, ma Putin ha fatto tante cose buone per la Russia. La discriminazione verso gli omosessuali? Le Pussy Riot? Come ho detto, nessuno è perfetto!
22.46 Al Bano racconta di come Romina volesse abbassare le loro canzoni di due note per il concerto in Russia: “Erano 19 anni che non cantava, temeva di non essere più tanto abituata a farlo. Comunque alla fine le abbiamo abbassate di un tono solo e si sente perché le canzoni sembrano più spente in questa versione. Negli ultimi 19 anni avevo visto Romina due o tre volte…”
22.44 E quindi, come tutti ben sappiamo, Al Bano ha festeggiato i suoi 70 anni in Russia con un epico concerto reunion insieme alla moglie Romina Power. E un po’ di altra gente:
22.43 Entra in studio Al Bano, da poco settantenne. “Ma come fai a dimostrare 20 anni di meno?” “Merito della vita sana, niente punturine ma neanche per sbaglio!”
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Livia Travia e Paolo Tumolo
22.41 Daria Bignardi congeda i suoi due ospiti ricordando l’appuntamento con Hotel 6 Stelle lunedì sera su RaiTre:
22.39 Quello di Hotel 6 Stelle non è stato il primo lavoro di Livia. In precedenza di è occupata anche di bambini e anziani. “Gli anziani mi fanno tenerezza, ma in generale io amo tutti. Non litigo mai con nessuno”
22.36 All’inizio Paolo aveva soprannominato Livia Tartaruga. Lei, di rimando, lo chiamava Criceto. Ora Livia sta facendo un corso di giornalismo online.
22.33 Livia, nel corso del programma, ha anche trovato un ragazzo, Edoardo. “Sono orgogliosa di lui, veramente, e lo amo tanto. L’ho anche presentato alla mamma!”
22.31 Livia porta il vassoio del room service nella camera di Rosolino. “Non me l’aspettavo, è stata una bella sorpresa anche perché pure io nuoto come lui. Ho anche vinto delle medaglie per il nuoto sincronizzato!”
22.29 Ed ecco Livia al lavoro:
22.27 A Livia è piaciuta molto l’esperienza di Hotel 6 Stelle. Lei era addetta al bar e al ristorante e, in generale, si occupava di room service. È stata molto più sveglia di molti altri stagisti che sono passati da questo albergo, assicura Paolo.
22.25 Entrano in studio i nuovi ospiti, Livia Travia e Paolo Tumolo di Hotel 6 Stelle, la docu-fiction di RaiTre che racconta il tirocinio di sei ragazzi down in un albergo di russo romano.
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Giovanni Floris
22.18 Terzo blocco pubblicitario.
22.17 “Io da piccolo volevo solo viaggiare, viaggiare tanto. Poi ho capito di voler fare il giornalista”
22.15 “Ma anche quando scrivi stai sempre in giacca e cravatta?”, chiede Daria divertita.
22.13 E via di nuovo con gli aneddoti di quando era ragazzino. Floris racconta di quando, al mare con gli amici, fingeva di essere in grado di leggere la mano ai passanti per racimolare qualche spicciolo. Ma soprattutto per divertirsi.
22.08 Le “ceniste” sono una tipologia di ragazze etichettata nel libro: le single incallite che vanno alle cene convinte di beccare il futuro marito. Scartano gli sposati, i vedovi, i fidanzati e cadono solo con i playboy che sono persone come lei, gente nata tonda che non può morire quadrata, persone che non possono cambiare le loro idee nemmeno una volta nella vita.
22.06 “Ci faremo strada all’insegna del motto: allora perché non io?”, dicono i giovani protagonisti del suo romanzo.
22.03 “Ma quante volte è venuto Lupi a Ballarò?!”, chiede Daria con tono stupito.
22.00 Il passato che incombe in foto mentre Daria legge spezzoni del romanzo di Floris:
21.58 Un Floris che non potete perdervi per nessuna ragione al mondo: diciottenne su RaiTre mentre dice cose a caso tipo “Tradite le vostre mogli, tradite i vostri mariti. Non comprate il gelato ai vostri bambini, rubate!”:
21.55 Apprendiamo che a Floris, nella vita, sia capitato di fumarsi una canna.
21.52 I protagonisti del romanzo di Floris sono due amici completamente diversi tra loro ma di successo. Uno dei due, però, finisce in prigione…
21.47 Secondo blocco pubblicitario.
21.46 Entra in studio Giovanni Floris per parlare del suo primo romanzo, Il confine di Bonetti.
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro
21.44 “Un ministro del lavoro guadagna circa 4500 euro al mese. Prima gudagnavo di più. Non ho fatto un grande affare dal punto di vista economico, se vogliamo metterla così!”
21.42 Pinarella di Cervia gli piace così tanto soprattutto perché anche a Ferragosto ci sono dibattiti culturali. In spiaggia.
21.40 Apprendiamo che il Ministro abbia l’abitudine di passare le vacanze a Pinarella di Cervia. In viaggio però è andato “all’estero”, Vieste:
21.37 Daria mostra al Ministro un filmato, We are happy from Melfi, in cui operai di una ditta automobilistica ballano sulle note della celeberrima canzone di Pharrel. Ma l’avran mica fatto per il Gieffe?
21.34 “Ci sono aziende che hanno chiuso tre o quattro anni fa, ma i lavoratori che sono magari in mobilità risultano ancora “occupati” per le statistiche”
21.32 “In Italia ci sono 300mila associazioni e 3milioni di volontari. Se a tutti questi volontari si affida una persona in difficoltà, siamo già a cavallo!”
21.30 Salta fuori che il nostro, da bambino, andava a consegnare L’Unità in bicicletta ogni domenica mattina. Prima di andare a messa per fare il chirichetto. “Secondo me lei è furbo!”, disse al suo prete, Don Giovanni, ogni volta che gli rispondeva “Mistero della fede”.
21.28 “Mi sento ancora comunista nel senso che secondo me oggi si dovrebbe superare la distinzione antica tra pubblico e privato. Prima ci sono le persone, le famiglie che si raggruppano in comunità, è lì che nascono la società e la cultura di questa società”
21.26 “Berlusconi l’ho incontrato in passato, sì, quando era premier. Non è mai successo nulla di strano: io dicevo la mia opinione, lui la sua”
21.24 “I giovani non sono choosy”, spiega il Ministro. “Però dovrebbero imparare tutti ad abituarsi al lavoro, magari mettendosi alla prova con qualche lavoretto estivo”
21.22 Il Ministro racconta di far parte una famiglia molto numerosa, ha ben quindici fratelli. Ognuno di loro, da piccolo, aveva i suoi compiti: lui aveva quello di pompare l’acqua alle mucche ogni sera. Una volta disse al padre: “Stasera non ne ho voglia” e lui, dopo aver annuito, rispose: “Va bene, stasera puoi farlo senza voglia”. Aveva sei anni quando ha iniziato a lavorare. Briatore ne sarebbe orgoglioso:
21.20 Giuliano Poletti, il Ministro del Lavoro del Governo Renzi, è il primo ospite.
21.13 Primo blocco pubblicitario.
21.12 Daria Bignardi dà il benvenuto al suo pubblico annunciando gli ospiti della serata.
Manca pochissimo all’inizio della nona puntata de Le Invasioni Barbariche nel primetime di La7. Daria Bignardi ha preparato per noi una puntata ricca di ospiti tra cui spunta, a sorpresa, il nome di Al Bano Carrisi. Se volete scoprire chi siano tutti quelli che stasera si siederanno alla scrivania di Daria, date un’occhiata al post qui di seguito. Per il resto, non mi rimane che darvi appuntamento alle 21.10 su La7 ma anche qui su TvBlog dove troverete il nostro consueto e dettagliatissimo live. Commentiamo insieme?
Le Invasioni Barbariche, 26 marzo 2014: Anticipazioni e live su TvBlog
Stasera il primetime di La7 ci regala la nona puntata de Le Invasioni Barbariche. Daria Bignardi ha in programma, come ogni mercoledì, interviste a personaggi di spicco del mondo della politica, della musica e della televisione italiani. Se volete scoprire chi si propone di deliziarci stasera raccontandoci tutto di sé, siete nel post giusto!
Partiamo subito dal politico che aprirà la puntata. Se sette giorni fa fu la volta di Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, oggi tocca al neoeletto Ministro del Lavoro del Governo Renzi, Giuliano Poletti. A seguire, vedremo l’intervista a Giovanni Floris, conduttore di Ballarò su RaiTre.
Il nome più curioso che spunta nella rosa degli ospiti è quello di Al Bano Carrisi, visto giusto tre giorni fa nel salottino tivvù di Barbara d’Urso, Domenica Live, con prole al seguito. Di solito, il cantante di Cellino San Marco, è abituato a fare la spola tra Canale 5 e RaiUno, come se la caverà al suo esordio sulla rete di Urbano Cairo? Questo lo scopriremo stasera ma, ed è un’opinione squisitamente personale, la sua convocazione sembra quasi uno smacco ad Enrico Ruggeri che, settimana scorsa, accusò di essere stato silurato all’ultimo dalla puntata del 19 marzo.
Infine, si siederanno alla scrivania di Daria Bignardi anche Veronica Pivetti, impegnata in un tour teatrale e Livia, tra i protagonisti di Hotel 6 Stelle, la docu-fiction di RaiTre realizzata in collaborazione con L’Associazione Italiana Persone Down e che mostra la vita di sei ragazzi down tra i 19 e i 31 anni, al lavoro in un albergo di lusso della Capitale.
Ora che sapete tutto, non mi resta che darvi appuntamento alle 21.10 di questa sera su ItaliaUno ma anche qui su TvBlog con il nostro consueto e dettagliatissimo live. Commentiamo insieme?