Le interviste di X Factor 2 – Daniele: L’affetto del pubblico mi ha fatto dimenticare il tradimento di Simona
Daniele Magro, anni 19 da Agrigento. Volto da primo della classe, ma nella sostanza, più per impegno e serietà nello studio che per vanità. La sua versione dei fatti in questa nostra intervista, dove senza filtri ci spiega la sua storia nel talent show di RaiDue. Dal rapporto con Simona Ventura, con Morgan, con i
Daniele Magro, anni 19 da Agrigento. Volto da primo della classe, ma nella sostanza, più per impegno e serietà nello studio che per vanità. La sua versione dei fatti in questa nostra intervista, dove senza filtri ci spiega la sua storia nel talent show di RaiDue. Dal rapporto con Simona Ventura, con Morgan, con i suoi compagni fino ai progetti per il futuro. Andiamo quindi a scoprire le sue carte leggendo insieme questa nostra chiaccherata.
I Loft di XFactor sono stati la tua casa per quasi 3 mesi. Com’è stato rimanere estraniato dalla realtà per cosi tanto tempo?
“E’ stato un toccasana. I primi tempi non lo avrei mai detto, abituarsi a vivere dall’oggi al domani senza Tv, telefono, internet non è sicuramente facile, fa strano. Però è stata anche una cosa
buona perché mi ha permesso di essere concentrato verso le canzoni. Sebbene avessimo alcune notizie di come andavamo dai pochi minuti che stavamo con i nostri genitori, non avere troppe informazioni sotto certi aspetti forse è stato meglio. “
Dopo 13 settimane immerso in questa nuova realtà, cosa credi possa esser cambiato di te?
“Ti giuro che ci provo..ma non riesco a montarmi la testa [ride]. A parte gli scherzi, ho sicuramente fatto una grande crescita e non mi riferisco solo artisticamente. Quella me la aspettavo, sapendo di poter lavorare con dei professionisti e che sarebbe stata una esperienza splendida, ma la crescita l’ho sentita anche umanamente aldilà di come sia andata poi la gara.”
Ti abbiamo conosciuto ad XF ma saresti potuto esser benissimo un allievo di Amici di Maria de Filippi. Cosa ti ha portato nel talent show di Rai2 e non invece a provare ad entrare nella scuola d Canale5?
“In primis, le tute mi stanno proprio malissimo, già non sono un figurino se poi mi metto pure la tuta azzurra [ride]. Ho sempre guardato “Amici di Maria de Filippi” e ne ero un fan, se ho fatto “X Factor” non è perché snobbassi il programma ma semplicemente perché forse XF faceva più al caso mio, puntando tutto sulla musica e sull’esibizione. Era già il secondo anno che tentavo XFactor per cui mi ero un po’ convinto fosse quella la mia strada. “
Proprio da Amici è arrivato il vincitore di Sanremo 2009, Marco Carta. Possiamo aspettarci che da XF arrivi il vincitore di sanremo 2010?
Proprio da Amici è arrivato il vincitore di Sanremo 2009, Marco Carta. Possiamo aspettarci che da XF arrivi il vincitore di sanremo 2010?
“Lo chiederemo a chi vincerà..non credo avrò questa fortuna. Mi sono sempre dichiarato abbastanza esterofilo per cui essendo Sanremo il festival italiano per eccellenza non è , per i miei gusti musicali e per il mio modo di propormi, quello a cui ambisco. Non mi dispiacerebbe perché comunque è una vetrina ma non lo vedo un passaggio necessario. Se si dovesse fare, ci si andrà con tanto piacere ma con un brano che mi rappresentasse ma non con un brano fatto ad hoc solo per permettermi di salire sul palco dell’Ariston e basta.”
Forse più che Sanremo potrebbe essere quindi adatto a te l’Eurofestival, in cui ogni rappresentante della propria nazione si sfida con gli avversari europei?
“Non è un festival che conosco. Credo che tra i cantanti di quest’anno fossi quello meno italiano ma ad XFactor ho imparato a crearmi anche una certa dimensione nel proporre brani italiani senza ignorare le mie “origini”. Scherzavano presentandomi come il cantante di colore di questa edizione ma a questo festival come rappresentante dei cantanti italiani non mi sentirei sicuramente fuori luogo.”
Anche i tuoi gesti, il tuo look hanno fatto di te un personaggio addirittura meritevole di una imitazione, targata Sergio Friscia da Scorie. Una rivincita verso un look o un modo d fare che prima d X Factor poteva averti creato qualche critica?
“Nel corso degli anni ho imparato a crearmi, passando quindi anche in un discorso d’immagine che non è però studiato per piacere agli altri ma semplicemente a seconda di quelli che sono i miei gusti. E’ logico che arrivando ad XFactor, avendo tutti gli occhi addosso, forse ero quello che poteva spiccare per immagine e da qui ne è arrivata l’imitazione. Mi ha fatto sicuramente piacere e fatto capire che quello che sono io è stato recepito bene. Non sono stato frainteso, per quanto fosse una imitazione e quindi con alcuni aspetti volutamente alterati però l’ho vista giusta. Anche quello sono io.”
Dai cantanti che vi hanno fatto visita durante il talent show sono piovuti apprezzamenti per il tuo stile. Con quale cantante “vip” sogneresti un duetto? E su quale canzone?
“Ovviamente un po’ con tutti. Ma Anastacia ,John Legend ed anche Seal sono quelli che principalmente mi è piaciuto incontrare tra gli straniere. Tra gli italiani, Laura Pausini. Per un duetto? Beh.. Magari!”
Dall’esordio sembrava che per te Simona Ventura avesse un occhio di riguardo ma con l’arrivo di Jury sei sembrato quasi esser stato messo in secondo piano..Proprio lei ha dichiarato di vedere nel tuo compagno di squadra l’erede di Giusy Ferreri. Come hai digerito questo cambio di direzione?
“L’ho sentito bene il colpo ed è stato anche parecchio forte, visto che ancora ero in gara anche io. Se devo essere sincero, inizialmente mi sono anche abbastanza incazzato. Potevo concepirla se fosse rimasto solo lui in gara del nostro gruppo, sarebbe stato più plausibile. Sono riuscito comunque a sfruttare questa cosa a mio favore affrontando nelle ultime settimane gli eventi con uno spirito diverso distaccandomi da XFactor a livello dei giudici, iniziando a cantare realmente per la gente memore dal mio ritorno a casa in cui ho visto tanta tanta gente sostenermi. Anche per loro sarebbe stato ingiusto buttarmi giù per quello che dichiaravano Simona e tutti gli altri.”
Proprio al ballotaggio con Jury, Simona ha dichiarato che tu sei forse già pronto per il mondo discografico a differenza sua. Non credi che ci sia una contraddizione di fondo?
“Ci sto ancora pensando.. mi prendo ancora qualche giorno, almeno fino a Lunedi mattina.”
Il rapporto con l’altro giudice Morgan non è mai stato troppo sereno, a volte condito anche di frecciatine abbastanza pesanti. Come avete sviluppato il vostro percorso insieme?
“Anche in questo caso ho sfruttato la cosa a mio favore, stavolta però comprendendo la controparte. Abbiamo avuto sì un dialogo ripreso dalle telecamere, ma anche uno molto diretto a telecamere spente che si è protratto nel corso delle ultime settimane che mi hanno portato alla conclusione che potevo non essere il suo preferito, viaggiando su orizzonti diversi, ma che realmente lui ha una stima verso di me. Probabilmente le sue critiche erano rivolte a me, ma indirettamente a Simona ed alle sue scelte dei brani. Non era forse il metodo più giusto, secondo lui che tra i 3 è quello che utilizza più un metodo sperimentale per i suoi cantanti. Con me e con Ambra Simona proponeva canzoni invece, secondo lui, troppo giuste ed alla lunga ha portato Morgan a stufarsi di queste scelte che forse non mettevano in luce nei modi più disparati uno strumento che sia io che Ambra avevamo.”
Anche il tuo comportamento è stato al centro della scena per un po’ di tempo, additandoti come il primo della classe. Come reagivi a questo tipo di polemiche su di te?
“Lì per lì inizialmente sono rimasto abbastanza sorpreso. Mi trovavo a gareggiare con cantanti più grandi di me come Enrico e Matteo, con più esperienza, molto tecnici e mi spiazzava poter esser considerato io il primo della classe. Una volta a questa critica risposi che il primo della classe potrà essere anche antipatico ma spesso è quello che più di tutti studia e si impegna. A scuola io non lo ero, ma che cercava comunque sempre di acquistare il rispetto degli altri perché ne dava altrettanto. Non penso di aver fatto quindi degli errori, per tanta gente che non mi ha compreso ce n’era tanta altra a cui andavo bene forse così.”
Per molti la tua voce era fra le più belle di XFactor, ma in Finale si presentaranno solo Jury, Matteo e i Bastardi. Cosa pensi di questi finalisti?
“Credo che il vincitore sarà colui che è riuscito ad ottenere più seguito e la benevolenza di più persone nel corso delle settimane. Le ultime puntate forse avevano purtroppo messo da parte il talento e si è più assecondato il discorso di fiducia in quanto ormai chi aveva votato, aveva già votato. Secondo il mio giudizio è che più di tutti per lo spirito si meritino la vittoria i Bastard, al secondo per stima artistica Matteo e al terzo Jury.”
Qualche escluso forse avrebbe dovuto esser in finale?
“…Più di uno. Io mi sarei messo in finale [ride], ma anche Ambra Marie e Noemi sicuramente.”
Come hai vissuto i tentativi di farti proporre stili diversi di musica oltre al tuo?
“Non mi è dispiaciuto. Non mi sono sentito violentato, come molti hanno potuto pensare. Alcune persone che mi stimano mi dicevano che alcune scelte non erano giuste, che avrei dovuto assecondare più quello che è il mio spirito. Dal momento che XFactor è realmente un banco di prova settimanale era giusto che io facessi vedere delle sfaccettature nuove che comunque ci sono, che non ho dovuto inventare.”
Il tuo inedito “No” è ora pronto ad esser giudicato e comprato. Quali potenzialità e quale storia ha questo pezzo che ti trasporterà da XFactor alla nuova realtà da cantante?
“No è un pezzo che nasce già nel 2006, in inglese con il titolo “What I really want”. Quando l’ho presentato a Simona, Stefano e alla Sony era molto diverso, è stato poi lavorato in studio, abbiamo cercato dei suoni nuovi, creato una strofa pur essendoci di base un bel materiale. Non è un pezzo che ha grandi pretese, non avrò scritto un capolavoro ma è un pezzo molto “catching”, radiofonico che prende e non è stupido. Una canzone semplice nella melodia, che dopo un secondo ricordi che però ha anche appropriata per quello che sono io e che sono stato durante il percorso di XFactor.”
Rivediamo e riascoltiamo l’inedito di Daniele “No” dalla semifinale di X Factor :
Con il brano originale in inglese potresti quindi già pensare ad un mercato più ampio?
“Forse in effetti ho più cose per il mercato estero che per quello italiano. “No” è il primo testo in italiano che io ho scritto, abituato solitamente a scrivere in inglese. Nell’EP in uscita abbiamo preferito dar spazio alle cover, ma più in là se dovessi aver la fortuna di poter fare un disco farò di tutto per farlo uscire in inglese perché il pezzo è nato in inglese ed ha la stessa caratteristica di esser molto orecchiabile.”