Le Iene si scusano con Paolo Brosio: “Il video dello scherzo non sarà trasmesso”
Lo scherzo del finto Papa Francesco, fatto a Paolo Brosio dalle Iene, non andrà mai in onda
Paolo Brosio (a Mediaset) non si tocca. Dopo il rumor diffuso da Tgcom24, sullo scherzo fattogli da Le Iene a base di una finta telefonata di Papa Francesco, la redazione del programma pubblica un messaggio di rettifica e scuse su Facebook:
Alcuni di voi avranno letto che le iene la scorsa settimana hanno fatto uno scherzo a Paolo Brosio. Siccome sono state dette e scritte cose non accadute, ci teniamo a farvi sapere come realmente sono andati i fatti. Abbiamo contattato Paolo Brosio nel mese di agosto, facendogli credere che eravamo dei documentaristi americani e che stavamo producendo un filmato su Medjugorje. Gli abbiamo chiesto un’intervista, che abbiamo realizzato il 18 settembre, durante la quale è arrivata una finta telefonata di Papa Francesco che si congratulava con lui per il suo cammino di fede, per i libri che aveva scritto sulla Madonna e per la clamorosa conversione che tanta risonanza ha avuto in tutta Italia..
Il filmato che abbiamo realizzato è una straordinaria testimonianza di fede che per il momento non vedrete perché Paolo Brosio ha negato il permesso di trasmetterlo, in virtù di una profonda e sincera amarezza per l’accaduto. A rettifica della versione fatta circolare in rete precisiamo che Paolo Brosio non sì è “infuriato” venendo a sapere di esser la vittima di uno scherzo, ma dopo essersi commosso è stato colto da una profonda delusione che è durata per giorni. Di questo ci scusiamo con lui e con la sua famiglia.
la redazione
Insomma, le Iene hanno fatto dietrofront, chissà se per pura sensibilità o in seguito a una ritorsione legale. Di certo con la religione in questo Paese non si scherza e, soprattutto, Paolo Brosio è un’assoluta autorità in materia che non può essere dileggiata.
Ricordiamo che questa mattina era inviato “esclusivo” di Mattino Cinque da Medjugorje per documentare l’illuminazione verde della Madonna di Vicka e, ad attorniarlo, c’era una miriade di fedeli accorsi in processione. Anche quelle cattivone de Le Iene, insomma, hanno dovuto fare penitenza.