Le staffette, in tv, non si sono mai rivelate memorabili.
Andando a ritroso velocemente con la memoria, ritorna in mente una “storica” edizione di Striscia la Notizia, dove si susseguì, nella seconda parte di stagione, un numero abnorme di conduttori che resero l’esperimento tutt’altro che epico.
Anche l’avvicendamento delle primedonne di Sanremo non porta mai a nulla di positivo: alcune si fanno notare favorevolmente, altre meno, altre per niente, senza parlare degli inevitabili paragoni.
Per sostituire Alessia Marcuzzi, Le Iene Show, tornato da stasera in onda su Italia 1, ha pensato a ben 10 co-conduttrici, la maggior parte di loro, scelte scrollando attentamente la timeline di Twitter degli ultimi mesi.
Sarebbero numerosi, purtroppo, gli esempi da citare in cui la televisione e i suoi protagonisti si mostrano sempre più succubi del feedback immediato di Twitter e dei social in generale, un indicatore importante, certo, ma non l’unico e non così fondamentale da adulare e assecondare i social in ogni occasione utile. E non stiamo parlando della sana e normale interazione tv-social che, ancora adesso, viene vista come un evento moderno e rivoluzionario, ma di ben altro.
Elodie è stata la prima co-conduttrice ad aver affiancato Nicola Savino in questa nuova edizione de Le Iene Show e le buone impressioni che, presumibilmente, la maggior parte dei telespettatori ebbe durante l’edizione 2021 del Festival di Sanremo non sono state purtroppo riconfermate.
Partita bene, sufficientemente sciolta e con un buon feeling con il suo partner e con la Gialappa’s Band, la cantante romana è risultata un po’ frenata nei momenti in cui ha dovuto affidarsi ai testi. E il monologo telefonatissimo e poco spontaneo di metà puntata, a favore delle donne (di cui non mettiamo in discussione i contenuti, anzi li sottoscriviamo) sembrava fatto apposta solo per essere ricondiviso, l’unico motivo per il quale, forse, Elodie è stata scelta: assecondare i social, come scritto in precedenza.
Si poteva fare meglio, come nel caso della gag sulle acconciature, ad esempio, che ha messo a proprio agio la cantante, fonte di battute anche per la Gialappa. Certo, gli spazi tra un servizio e l’altro danno ai conduttori de Le Iene poco tempo per creare e intrattenere ma non si pretendono certo i miracoli.
Se la staffetta delle conduttrici sarà sempre così, strizzando costantemente l’occhio ai social, forse, ci sarà da rimpiangere la Marcuzzi. Ma siamo fiduciosi.
Per Elodie, poco male, il suo mestiere è un altro e lo sa fare ottimamente, e rimane, tra l’altro, sempre una ragazza molto simpatica.
Le Iene Show: i servizi
Riguardo i servizi di questa prima puntata, almeno per quanto riguarda stasera, il format dello scherzo è stato utilizzato solo una volta, probabilmente per fare un po’ di gioco di squadra e non interferire troppo con l’edizione di Scherzi a Parte, al momento in onda su Canale 5.
Il resto dei servizi è rimasto pressoché ancorato sull’attualità: dai servizi leggeri, come i 40 anni di Ibrahimovic, alle inchieste, come la morte di Alessio Gaspari o il caso Dayane Mello molestata durante un reality in Brasile, dai servizi “a puntate”, come la vicenda di Carlo Gilardi, al COVID-19, affrontato con un argomento meno battuto e più interessante dei No-Vax, il vaccino italiano ReiThera.
Non manca il populismo, come nel servizio sui privilegi dei politici in tempi di tamponi (populismo che ha fatto innervosire pure Salvini, il che è tutto dire), non mancano i servizi in replica per arrivare a notte fonda, non manca quella risaputa attitudine a dare poco risalto alle risposte che Le Iene, però, insistentemente, chiedono.