Le Iene presentano: Inside 2024: puntata 14 novembre, 1000 ragazzi in fuga dalla droga
Tutte le informazioni sulla quinta stagione de Le Iene presentano: Inside, lo spin-off de Le Iene, in onda ogni giovedì su Italia 1.
Giovedì 10 ottobre 2024, ha avuto inizio la nuova stagione di Le Iene presentano: Inside, lo spin-off del programma di Italia 1 ideato da Davide Parenti che è giunto alla quinta edizione e che va in onda ogni giovedì, in prima serata, ovviamente sempre su Italia 1.
Questo spin-off de Le Iene, proposto per la prima volta durante la stagione televisiva 2022-2023, analizza casi già trattati dalla versione standard del programma ma dedicando loro, però, non solamente un servizio ma un’intera puntata durante la quale verranno forniti anche ulteriori dettagli ed elementi inediti.
Quando va in onda Le Iene Inside 2024
La quinta edizione del programma va in onda da giovedì 10 ottobre alle ore 21:50 su Italia 1, ogni giovedì.
Le Iene Inside 2024: anticipazioni puntate
Puntata 14 novembre
La sesta puntata si intitola 1000 ragazzi in fuga dalla droga e si tratta di un viaggio compiuto da Cizco (conduttore della puntata di stasera) e dall’autore Angelo De Luca nel mondo della tossicodipendenza.
Il racconto si basa sull’osservazione, durata più di 6 anni, della comunità di recupero di San Patrignano. Durante la serata si proverà a rispondere alle seguenti domande: come si finisce schiavi della droga? Come ci si allontana? Come si ritorna ad una vita normale?
Le testimonianze dei ragazzi che ne sono usciti, e quelle di chi sta ancora combattendo per riuscirci, aiuteranno a trovare delle risposte. Stasera, verrà raccontata la storia di Karima, 30 anni e due figlie piccole che non vede da più di un anno, partorite in una situazione drammatica, in astinenza da eroina. Oggi, a San Patrignano, Karima condivide gioie, dolori ed esperienze con le sue compagne di viaggio.
Nel corso della serata, anche i racconti di altri 100 ragazzi che, come Karima, stanno provando a uscire dal tunnel della tossicodipendenza. Le Iene ne hanno seguiti alcuni anche fuori dalla comunità.
Gabriele, uno di loro, nel 2018 ha finito il suo percorso e all’epoca, pensando al suo ritorno alla normalità, aveva dichiarato alle telecamere di avere paura della solitudine. Oggi è con Lisa, con cui presto si sposerà.
Infine, quelli di loro che, invece, hanno scelto l’autodistruzione.
Puntata 7 novembre
La quinta puntata si intitola Salviamo il Pianeta ed è condotta da Matteo Viviani e scritta da Riccardo Spagnoli. L’approfondimento è interamente dedicato al pianeta Terra, una riflessione a tutto tondo per osservare cosa sta succedendo sotto i nostri occhi e per provare a comprendere quali potrebbero essere le scelte in grado di cambiare rotta.
Stasera si parlerà di surriscaldamento globale, di “negazionismo climatico” e di inquinamento urbano e aereo. Si leggeranno le stime dell’ONU e dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, secondo le quali le nostre città si stanno rapidamente trasformando in veri e propri forni a causa di chilometri di asfalto e cemento che assorbono calore, di edifici che ostacolano il flusso dei venti e di macchine con motori a scoppio che riempiono l’aria di smog.
Si approfondirà anche il tema delle emissioni gas prodotte da moltissimi settori della nostra economia, di cui difficilmente si potrebbe fare a meno. Le immagini racconteranno anche delle alluvioni che si stanno abbattendo in varie parti del mondo, provocando ingenti danni come la cronaca attuale ci riporta. Inoltre, andrà in onda un reportage sul fast fashion e sul suo ciclo incessante di produzione e consumo. Infine, un punto sull’impatto ambientale degli alimenti.
Durante la puntata interverranno l’architetto e urbanista Stefano Boeri, ideatore e realizzatore del famoso Bosco Verticale a Milano, Simona Bordoni, fisica dell’Atmosfera, Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze del CNR, e Paolo Borzacchiello, scrittore e divulgatore tra i massimi esperti di neuroscienze applicate alle interazioni umane.
Puntata 31 ottobre
Nella quarta puntata, dal titolo Da Enzo Tortora ai “mostri” di Ponticelli, ci sarà la nuova inchiesta firmata da Giulio Golia e Francesca Di Stefano.
Quaranta anni fa Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, due bambine di 7 e 10 anni, furono violentate e uccise: un delitto efferato e brutale che sconvolse l’Italia intera e che, dopo due mesi di indagini e tre anni di processi, condannò colpevoli Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo. Oggi, dopo aver scontato 32 anni di carcere, i tre continuano a dichiararsi vittime di quello che potrebbe essere uno dei più clamorosi errori giudiziari del nostro paese.
Questa vicenda sembrerebbe avere tanti punti in comune con un altro incredibile errore giudiziario, quello che ha coinvolto Enzo Tortora. Ai microfoni dell’inviato, il giornalista Stefano Nazzi, che ha raccontato su un podcast l’arresto del presentatore, ha dichiarato: “Quello non fu un errore, perché un errore giudiziario è in buona fede. Nei confronti di Tortora secondo me venne commesso un crimine”.
Il 17 giugno del 1983, il più popolare conduttore televisivo dell’epoca venne arrestato e condannato a 10 anni di carcere per traffico di stupefacenti e associazione a delinquere. Secondo gli inquirenti, il conduttore sarebbe stato affiliato alla Nuova Camorra Organizzata, cartello di cui era a capo il boss Raffaele Cutolo. Tutto era partito da un pentito di camorra, Giovanni Pandico, detto ‘o Pazzo, che accusò Tortora di essere un camorrista, venendo creduto dai magistrati. Oltre Pandico, ben altri 19 detenuti fecero il nome di Tortora. A seguito delle loro dichiarazioni, mai verificate, i pentiti venivano trasferiti nella Caserma Pastrengo dove sembrerebbe che potessero godere di trattamenti speciali. L’unica presunta prova consisteva in un’agendina, trovata nell’abitazione di un camorrista, in cui gli inquirenti avevano identificato il nome di Tortora, con a fianco un numero di telefono. Nessuno, però, provò a chiamare il numero per verificare. Solo successivamente si scoprì che era legato a Vincenzo, detto Enzo, Tortona: un banale refuso.
Gaia Tortora, giornalista e figlia di Enzo, alle telecamere di Giulio Golia, chiosa: “Se tu non verifichi questo, cosa che fa banalmente un giornalista che fa il suo mestiere, perché devi mettere in galera una persona? Io non accetto scuse e non perdono. Non si può perdonare e chiedere scusa con una vicenda voluta e gestita in questo modo. I magistrati non solo non sono stati puniti per il loro errore, ma sono stati promossi. E anche lì a me purtroppo fa pensare che ci sia del dolo. Che cosa era stato promesso a queste persone?”.
Qui, le due vicende si intrecciano. Per gran parte della stampa e dell’opinione pubblica, in entrambi i casi, il verdetto era uno solo: colpevolezza.
L’innocenza di Tortora fu riconosciuta solo il 15 settembre 1986 dalla Corte d’Appello di Napoli e la sentenza di assoluzione fu confermata dalla Cassazione nel 1987.
Insieme a Giulio Golia, ci saranno Gaia Tortora, i giornalisti Stefano Nazzi e Vittorio Feltri, l’investigatore Giacomo Morandi e la criminologa Luisa D’Aniello.
Puntata 24 ottobre
La terza puntata si intitola Belli a qualsiasi costo e sarà condotta da Veronica Ruggeri. L’inchiesta, scritto da Riccardo Festinese, sarà interamente dedicata alla bellezza e alla sua ricerca costante.
Perché bisogna essere belli a qualsiasi costo? Quale prezzo si è disposti a pagare per essere pieni di fascino? È vero che chi incarna la perfezione estetica ha più successo rispetto agli altri?
Per rispondere a queste domande e provare a capire cosa spinge le persone ad inseguire ossessivamente determinati canoni, le testimonianze di chi vive un continuo senso di inadeguatezza di fronte agli standard di bellezza, spesso irraggiungibili, e quelle di altri che, al contrario, scelgono qualsiasi intervento pur di cambiare il proprio corpo.
Per tutto il corso della puntata, ci sarà il commento del sociologo Luca Ricolfi e anche di Guendalina Tavassi, Fabrizio Corona e Mauro Coruzzi in arte Platinette.
Puntata 17 ottobre
La seconda puntata si intitola Rigopiano e le grandi tragedie italiane e l’inchiesta è firmata da Roberta Rei e Marco Fubini. La puntata di stasera sarà condotta da Roberta Rei.
La valanga di Rigopiano, il crollo del ponte Morandi, l’esplosione della stazione di Viareggio e la frana di Casamicciola sono solo alcune delle tante catastrofi che hanno segnato il nostro paese. Tutti questi disastri sembrerebbero accomunati da una concatenazione di errori e di disorganizzazione. Inoltre, con il passare degli anni, i procedimenti penali legati a queste tragedie potrebbero finire in prescrizione.
Chi aveva il compito di vigilare sulla sicurezza dei territori e delle persone ha agito secondo le norme o ha compiuto scelte dettate da interessi privati? L’inchiesta di Roberta Rei, attraverso le testimonianze di esperti del settore, si pone l’obiettivo di fare luce su tutti gli aspetti che hanno caratterizzato questi drammi.
Puntata 10 ottobre
La prima puntata sarà condotta da Gaetano Pecoraro e si intitolerà Gli Esorcismi di Don Barone, inchiesta realizzata dallo stesso Pecoraro insieme ad Alessia Rafanelli.
L’inchiesta riguarda la vicenda legata a Don Michele Barone, sedicente esorcista e oggi ex prete, che, grazie alle inchieste mostrate in tv, è stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione, con l’accusa di lesioni e maltrattamenti su una tredicenne. La storia è iniziata dieci anni fa e sembra che ancora non sia stata messa la parola fine.
Prendendo ispirazione dalle formule utilizzate da Don Leone Maria Iorio, noto come L’esorcista del Mezzogiorno, Don Michele, diventa, in poco tempo, uno dei principali esperti italiani delle apparizioni mariane e di riti per la liberazione dal male.
Ad un certo punto, Don Michele entra in contatto con una famiglia campana e comincia a praticare, sulla figlia piccola della coppia, rituali fatti di maltrattamenti fisici e vessazioni per liberarla, a suo dire, dal demonio.
Nel 2018, grazie alle registrazioni della sorella della vittima, mostrate da Le Iene in alcuni servizi, Don Michele viene arrestato.
Anche la Chiesa interviene, sospendendolo dal celebrare il culto e dall’amministrare i sacramenti.
Dopo due anni di detenzione, l’ex prete viene rilasciato, perché secondo i giudici non c’è rischio che commetta di nuovo gli stessi reati. Per i magistrati, Don Michele ha torturato la ragazzina mentre non hanno riconosciuto il reato di abuso sessuale, denunciato da alcune ex fedeli negli anni a seguire. Stasera, ascolteremo anche le loro testimonianze.
Le Iene Inside 2024 su Mediaset Infinity
Oltre che durante la messa in onda su Italia 1, si può vedere Le Iene presentano: Inside in streaming su Mediaset Infinity e sull’app per smart tv, tablet e smartphone.