Le Iene: Pippo Baudo, Chiara Galiazzo, Fabrizio Moro, Shade, Red Ronnie giudici di X Factor 2018? (video)
La proposta de Le Iene ai nemici giurati dei talent show
Sabrina Nobile, in occasione dell’addio di Levante dalla giuria di X Factor, ha contattato alcuni nemici giurati dei talent show per testare la propria disponibilità a prendere il posto della cantautrice dietro al bancone del programma di Sky Uno.
Si parte da Red Ronnie convinto che ‘i ragazzi che escono da questi programmi sono drogati dal successo’. Ecco la sua risposta alla proposta indecente de Le Iene: “Ci si può incontrare, non escludo mai nulla vita. Dipende da un pò di cose che mi vengono raccontato. C’è sempre la mia disponibilità. X Factor è quello più bello, quello fatto meglio”.
Er Piotta, invece, ritiene che ‘i talent hanno ucciso più dell’eroina’: “Ho fatto un album che si chiama sarcasticamente Nemici. Mi risulta impossibile fare il giudice di X Factor. Non lo farei proprio. Penso che lo trovate un altro”.
Chiara Galiazzo, vincitrice di qualche X Factor fa, ha confessato che “il successo mi ha sballato. Sono andata in analisi”. La giovane interprete, però, è possibilista su un ritorno in trasmissione in una nuova veste: “Non saprei, dovrei pensare molto, vedere, capire. Dipende molto da chi sono gli altri, eh. E’ comunque una roba rischiosa, che ha a che fare con il cervello, non è che puoi andare lì a farti triturare. Ho fatto troppe cose a caso nella vita e non so se ho fatto sempre bene. Dovrei un attimo pensarci”.
Ed, ancora, Fabrizio Moro, trionfatore all’ultimo Festival di Sanremo, già insegnante di canto di Amici, che ha sempre mantenuto una posizione critica affermando che “quella popolarità dura una manciata di mesi e poi sparisci”: “Volentieri, ne possiamo parlare. Come no!”
Molto interessante il giudizio di Shade che ha duettato con Federica Carta nonostante, in un passato non troppo lontano, abbia detto di non essere un fan dei talent e che “tanti amici sono spariti dopo un anno”: “Io non so se ho le competenze per andare a giudicare questi ragazzi che magari cantano anche diecimila volte meglio di me. E’ un programma sulla musica e non sull’empatia. Cazzo mi fa male aver visto tanti amici parteciparvi e finiti male. Figurati semmai io dovessi fare il giudice, uno dei miei artisti vince e l’anno dopo non se lo caga più nessuno e va in depressione, cioè, io mi sento in colpa in una maniera pazzesca. Vedi prima che ti danno tutto e poi te lo tolgono come se nulla fosse”.
Interpellato anche Sua Maestà Pippo Baudo, sicuro che “i talent creano solo dissocupati”: “La cosa è interessante, fissi piuttosto un calendario dei vostri impegni”.
Quando si dice coerenza…