Le Iene, che gaffe. Tommaso Padoa Schioppa diventa filo-Putin. Ma è morto nel 2010
Le Iene, pasticcio nel servizio di Gaetano Pecoraro. Padoa Schioppa, scomparso nel 2010, diventa filo-Putin. Ma non è l’unico errore
Le Iene Show fa tornare in vita Tommaso Padoa Schioppa e lo colloca addirittura nella casella dei filo-putiniani. La clamorosa gaffe è andata in scena mercoledì sera all’interno del servizio realizzato da Gaetano Pecoraro sul tema della guerra russo-ucraina raccontata dalla tv italiana.
Lo scivolone è figlio della citazione di un articolo del 3 marzo scorso pubblicato da Gianni Riotta su Repubblica. Un pezzo nel quale il giornalista citava coloro che, a suo avviso, andrebbero piazzati nella tabella dei sostenitori del leader russo, tra cui spiccavano Stefano Fassina e Laura Boldrini, ma non Padoa Schioppa. Al contrario, si faceva riferimento a Barbara Spinelli, compagna dell’ex ministro dell’Economia scomparso nel dicembre del 2010.
Insomma, un enorme pasticcio da parte del programma di Italia 1, nell’ambito di un imponente lavoro di analisi dei talk show trasmessi dal giorno dell’esplosione del conflitto fino al 5 maggio. Pecoraro ha pertanto ‘pesato’ le ospitate, attribuendo un coefficiente diverso a ciascuna trasmissione in base alla potenziale platea televisiva.
Ed è qui che sono venute a galla ulteriori imperfezioni, a partire dall’errore ortografico nella trascrizione di ‘coefficiente’, privato della ‘i’, per poi proseguire con l’inserimento di Porta a Porta nella lista dei programmi monitorati, nonostante nella premessa si fosse parlato solo di talk del preserale e del prime time.
Tornando al coefficiente, fa discutere pure l’assegnazione degli ascolti medi. Se ad Otto e mezzo sono stati riconosciuti 1,6 milioni, Stasera Italia se ne è visti riconoscere 1,5 milioni. In realtà, il programma di Rete 4 nei suoi giorni di picco è arrivato a 1,2 milioni, a differenza della Gruber che ha oscillato tra gli 1,8 e i 2 milioni.