Strage di Erba, Olindo Romano parla per la prima volta a Le Iene: “Non sono colpevole” (video)
Uno dei colpevoli della strage di Erba ai microfoni della trasmissione di Italia 1: “Voglio la revisione del processo”.
A settimane dall’apertura dell’inchiesta de Le Iene sulle incongruenze nelle indagini relative alla strage di Erba, il noto caso di cronaca che scosse l’opinione pubblica italiana circa dodici anni fa, Olindo Romano, uno dei due condannati all’ergastolo per il pluriomicidio, parla. Lo fa per la prima volta ai microfoni di un programma televisivo, come anticipato da Blogo, in un’intervista al giornalista Antonino Monteleone, che negli scorsi mesi si è occupato anche della misteriosa morte di David Rossi, dirigente di Monte dei Paschi.
Raggiunto nel carcere milanese di Opera, Olindo Romano – dietro alle sbarre insieme alla moglie Rosa Bazzi, anche lei rea confessa – ha dichiarato senza mezzi termini di essere innocente e di volere la revisione del processo, affinché “un giudice onesto possa valutare le cose per quello che sono”.
Un lungo dibattito quello tra la Iena e il carcerato, entrambi in tensione per l’incontro: per Monteleone è stata la prima intervista in un carcere; per Olindo la prima in televisione da colpevole, almeno secondo i 26 giudici che lo hanno condannato. Un’anteprima dell’intervista è stata resa disponibile sul sito della trasmissione, che questa sera, domenica 28 ottobre 2018, manderà in onda il servizio completo.
Ecco uno stralcio significativo del colloquio tra i due uomini, che mette in luce uno degli obiettivi delle inchieste di Monteleone: fare indagini alla ricerca di falle nel modus operandi del sistema giuridico italiano.
Monteleone: Ci guardiamo negli occhi adesso, solo la verità rende liberi, sei stato tu ad uccidere 4 persone la sera dell’11 dicembre 2006?
Olindo: No.
Monteleone: Nonostante tutti i dubbi di questa indagine, io un pochino devo sperare che tu sia veramente il colpevole. Sai perché?
Olindo: No.
Monteleone: Perché se tu non fossi il colpevole, avremmo un grossissimo problema in Italia, che riguarda la giustizia. Ma soprattutto avremmo gli assassini di quattro persone a piede libero oggi in Italia.