Le Iene, Enrico Brignano: “Ho lasciato perché ‘ci stavo male'”. Mammucari? Un ‘incapace’…
Ospite di Quelli Che per presentare il suo ultimo film, Enrico Brignano spiega i motivi del suo addio a Le Iene.
Enrico Brignano è in piena promozione per il suo ultimo film e questa domenica pomeriggio l’ha trascorsa negli studi di Quelli Che, dove ha trovato ad accoglierlo i padroni di casa, Victoria Cabello e il Trio Medusa. Brignano e i quattro hanno in comune l’esperienza a Le Iene, che Brignano ha co-condotto per una stagione con Ilary Blasi e Luca Argentero (e con le incursioni di Pippo Baudo e Claudio Amendola).
Inevitabile la domanda sul perché si è interrotta l’esperienza di Brignano a Le Iene. La parte ‘comica’ della risposta colpisce Teo Mammucari, il suo ‘successore’, che Brignano ritiene (tra il serio e il faceto) incapace di raccogliere la sua eredità, ovvero l’introduzione dei monologhi nella struttura del programma:
Io ho portato i monologhi nel programma, cosa che Mammucari non sa fare. Gioca a fare quello che non sa fare, poveraccio. Frecciatina? Ma che frecciatina! Ci vorrebbe ‘na spingarda a pompa! Nun è capace di fare i monologhi, e questo lui lo sa, e lo sa anche il suo commercialista.
Dallo (pseudo) attacco a Mammucari – che vedremo se e come risponderà questa sera seguendo il live su TvBlog – si passa quindi alla risposta ‘seria’:
“Non condurre più le Iene è stata una decisione mia, anche un po’ sofferta perché mi trovavo bene. Però, purtroppo… non l’ho fatto, e ho lasciato ad altri la possibilità di farlo, perché portavo a casa il malessere italiano. Io purtroppo vivendo quei dosser, quei servizi di pedofili, di politici sbagliati, di gente di malaffare, ogni volta tornavo a casa e ci stavo male. E allora ho detto ‘ma a me chi me lo fa fare?’… non ce l’ho fatta, psicologicamente. Mi sembrava di aver fatto il mio…”
Insomma, troppo dure le storie de Le Iene, troppo difficile riuscire a gestire il carico emotivo, tanto da mollare tutto. Il problema è che questo discorso potrebbe essere frainteso da chi non solo è stata ‘iena’ – non un conduttore del programma – ma è rimasto nel cast anche per diversi anni. Si potrebbe quasi ‘dedurre’ che gli altri siano ‘insensibili’. E aggiunge
“Anzi Io sono anzi sbalordito da come ci riescano gli altri. Guarda che non è facile eh!…”
dice Brignano a Cabello e Trio, che immediatamente sembrano sottolineare la ‘potenziale gaffe’ cui sta incorrendo Brignano ricordando come anche loro ci siano stati a lungo, “per 11 anni”, dice con orgoglio il Trio.
“Io, io vi invidio proprio…. 11 anni io mi sarei fatto legare con la camicia di forza. 11 anni io non ce l’avrei fatta…”
La sintesi:
“Non ho fatto le Iene per un motivo mio. Nun m’ha retto la pompa…”,
intesa come cuore.
La Cabello sembra reagire con una qualche freddezza:
“Ti rispettiamo. E’ vero, è tosto come programma ed è tosto farlo. Io peraltro ero l’unica là dentro che faceva le cazzate….”.
Brignano insiste e rivolto al Trio dice:
“Voi eravate in tre, mal comune mezzo gaudio (eh?, n.d.r). Comunque lavorando in tre un po’ vi spartite il peso…”
Le facce del Trio non sembrano molto convinte, ma cercano di metterci una ‘pezza a colore’ dicendo che in fondo loro facevano molta politica, davanti al Parlamento… ma anche per quello Brignano si indignava, eh. Comunque partiva l’embolo:
“Io ad esempio – continua Brignano – mi sono indignato molto con il servizio vostro che hanno mandato con la Carlucci, l’onorevole (“Ex, grazie a Dio” interviene il Trio, ndr) … ma che senso ha..vorrei evadere in Svizzera… no, pare brutto, vorrei andare lontano, a Ladispoli…”.
Chiosa, cinicamente, Roberto D’Agostino/Ubaldo Pantani:
“Il problema è sempre il commercialista. Prova a cambiarlo, vedi che ti torna la voglia”
E vi riproponiamo ‘intervista a Quelli Che del 14 aprile 2013.