Le Iene ‘une e trine’. Il caso Di Maio coinvolge anche Di Martedì e Cartabianca
Nella serata in cui Le Iene tornano sul caso Di Maio, anche Di Martedì e Cartabianca affrontano l’argomento. Floris intervista il Ministro in studio, la Berlinguer risponde con Bonafede. E il programma di Italia 1 ringrazia
Le Iene in onda su Italia 1, ma indirettamente anche su La7 e Raitre. E’ accaduto martedì sera, con la vicenda riguardante Luigi Di Maio che ha tenuto banco su ben tre reti.
La questione del lavoro nero riscontrato nell’impresa di proprietà del padre del vice-premier è stata ripresa dal programma Mediaset, ma allo stesso tempo ha nutrito il dibattito a Di Martedì e Cartabianca, che non hanno fatto altro che lanciare il nuovo servizio di Filippo Roma, trasmesso in maniera strategica dopo le 23.
Da Giovanni Floris il tema è stato affrontato col diretto interessato. “Quello che è successo non lo sapevo – si è difeso l’esponente dei Cinque Stelle – non attaccherò mai la redazione delle Iene, né chiederò di bloccare i loro servizi. Mio padre non mi ha detto che oltre ad un operaio c’erano altri casi”.
#DiMaio su #LeIene: “Quello che è successo non lo conoscevo. Mio padre non mi ha detto che oltre a un operaio c’erano altri casi. Non attaccherò mai la redazione per non mandare in onda il servizio” @luigidimaio #dimartedì
— diMartedì (@diMartedi) 27 novembre 2018
Sì perché il secondo atto de Le Iene era proprio dedicato ad altre tre segnalazioni, puntualmente rinfacciate a Di Maio nel corso di una seconda visita a quest’ultimo che l’ufficio stampa del programma aveva anticipato nel pomeriggio:
“Io non prendo le distanze da mio padre, gli voglio bene e il suo modus operandi non è mai stato quello di tenere gli operai in nero. Mi aveva detto che c’era solo un caso, non so nulla e non ho nessuna volontà e nessuna posizione per favorire mio padre. Non sono andato all’ispettorato a dire di non far uscire questa cosa. Le poche volte che ho lavorato per lui sono stato in regola e sono stato inquadrato. Vi farò vedere i documenti del periodo in cui ho lavorato per l’azienda”.
Dopo il primo lavoratore in nero che abbiamo scoperto con l’inchiesta di Filippo Roma e @marcoocchipintj nell’azienda di famiglia di @luigidimaio, ne spuntano altri tre. Assieme a un dubbio sul vicepremier #LeIene https://t.co/GFnSvI10Az
— Le Iene (@redazioneiene) 27 novembre 2018
La Berlinguer, dal canto suo, pur non godendo della presenza fisica di Di Maio, si è rifatta col Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, inevitabilmente coinvolto nella querelle. Ad aiutare la conduttrice pure Mario Giordano, che nemmeno stavolta ha rinunciato alla moda del cartello, esposto in avvio di collegamento: “Sul papà tutto ok?”.
Non è la prima volta che Le Iene beneficia di una plateale pubblicità da parte della concorrenza. La passata primavera la storia della colf priva di regolare contratto (corsi e ricorsi) colpì il presidente della Camera Roberto Fico. All’epoca l’incrocio televisivo interessò Che tempo che fa e Non è l’Arena, che favorirono la volata al servizio di Antonino Monteleone.