Le Iene, 7 dicembre 2015: Tutti i servizi

Ed eccoci qua, la puntata è iniziata. Per la sua ultima volta a Le Iene Ilary Blasi ha scelto il solito look di cui potevamo fare a meno. Con trasparenze sul pancione. Appena parte lo streaming non mancherò di mostrarvelo.

Ed eccola qui.

Ed effettivamente è un dubbio più che lecito…

“Questa è una puntata speciale perché è l’ultima per tutti noi”. A casa pure Mammucari e il Trio, quindi? #leiene

— Mario Manca (@MarioManca1) 7 Dicembre 2015

Il primo servizio è di Giulio Golia che parla di Paternò e di un curioso inchino al boss durante una processione.

“Mi scuso con tutta Paternò ma noi non siamo quello che dicono loro, non siamo mafiosi”. Il ragazzino col volto pixellato ha postato il video dell’inchino su Facebook. Sullo stesso social posta selfie ricoperto di soldi, col suo Rolex e mentre impenna in motorino. In questo momento i due fratelli sfoggiano due occhiali da sole da 850 euro. Il piccolo ha 12 anni.

Ecco, qui il pancione si vede meglio:

Il ragazzo, Domenico, manda un saluto al padre. In carcere.

L’inchino è accaduto sì davanti alla casa del presunto boss. Ma pure di fronte alla caserma dei Carabinieri: “Ma voi l’avete visto l’inchino?” “Quel giorno eravamo impegnati in altri servizi”. Bene.

“Sindaco, sotto il suo ufficio hanno fatto l’inchino e hanno suonato la musica del Padrino. Lei niente ha visto?”

Questa settimana si è parlato molto di un trentenne sieropositivo che ha contagiato volontariamente almeno dieci donne chiedendo loro rapporti non protetti (e senza renderle a conoscenza del suo stato di salute). Nadia Toffa indaga.

Parla una ragazza vittima di un caso analogo: “Non gli ho chiesto di usare il preservativo perché l’unica mia preoccupazione era di non restare incinta e già prendo la pillola. Sono stata una cogli0na. Lui comunque non mi ha detto di avere l’HIV”.

Parla un sieropositivo: “La maggior parte delle persone che fanno sess0 non protetto oggi hanno l’HIV, comunque se me lo chiedono dico che ce l’ho”. E se non te lo chiedono??

Lui è ancora più simpatico: convive con una ma è bisex. In più ha l’HIV ma dice all’esca de Le Iene: “Dobbiamofidarci uno dell’altro, io sono controllato e tutto a posto”.

Secondo sieropositivo, stessa “trappola”. Anche lui rassicura l’esca: “Stai tranquillo, sto a posto. L’unico problema è che non puoi fumare perché mi dà fastidio”. L’unico, sì.

L’esca gli fa fare un test dell’HIV. E, per quanto lui sia scettico ma assolutamente tranquillo nell’accettarlo, risulta positivo.

La sua reazione è assurda: “Sono tranquillo, non ho il pensiero di uscire di qua e andarmi a far fare dei test domani per sicurezza”. Ma no infatti vai sereno.

La Toffa interviene per cercare di farlo ragionare. Ma il tizio è serenissimo e continua a ghignarsela. “So che è un reato ma continuerò così perché si vive una volta sola”.

Il terzo sieropositivo, invece, lo dice fin da subito. “Non voglio essere una minaccia per le altre persone, odio quelli che vanno in giro a fare cose sperando di essere contagiati. Ma stai attento perché di stronzi è pieno il mondo”.

Berlusconi a cena al locale di Smaila. Conto da seimila euro. Interviene Filippo Roma nelle vesti del Moralizzatore: “Ma non si vergogna ad approfittarsi di vecchi ottantenni?”.

Il Moralizzatore non si arrende e va a svegliare Smaila alle cinque del mattino bussando alla sua camera d’albergo: “Voi non mi rispettate”.

Il Moralizzatore non molla manco il giorno successivo. Alla fine Smaila cede: “Mi pento, viva Silvio Berlusconi!”. Missione compiuta.

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“Posso avere un minuto? Visto che questa è l’edizione degli annunci, ho deciso di prendermi una pausa per dedicarmi alla cosa più importante della mia vita. Non potevo non condividere la mia scelta con voi che siete speciali e mi avete seguito in questi otto anni. Volevo rassernerarvi: mi porto via anche Teo, eh?”. Questo il messaggio di addio di Ilary Blasi.

Caterina è analfabeta e vive nella più completa solitudine. La cugina Sabina che l’ha incontrata dopo lunghissimo tempo perché la donna le ha chiesto l’elemosina per strada, la accudisce facendole da mangiare.

Caterina vive nella miseria più totale. Fino al 2004 c’era sua mamma poi scomparsa quell’anno. Pare che prima della cugina l’abbia aiutata una cugina di cui ora si sono perse le tracce. La donna non sa in che anno siamo, che ore siano, e neppure quanti anni abbia.

Caterina dovrebbe prendere una pensione da 365 euro al mese che viene riscossa ma non da lei. Lei comunque non ha la minima contezza del denaro, non sa nemmeno risconoscere una banconota da 50 euro. Inoltre pare abbia una figlia che non vede dalla morte della madre. Sono passati 12 anni. Gliel’ha presa la vicina? Lei è convinta di sì.

“È una persona adulta, non è nostra competenza occuparcene”. Il tizio dei servizi sociali dice anche che la pensione di Caterina la riscuote la vicina. E va bene così? Mah.

Viviani parla con la vicina che definisce Caterina “bugiarda” e dice che la donna non percepisce alcuna pensione.

La vicina dice anche che Caterina abbia dato la figlia in affido. L’assistente sociale che si è occupata del caso non concede a Le Iene di vedere i documenti. Caterina continua a dire che la figlia qualcuno se l’è presa senza dirle niente. Dove sta la verità?

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Vip alle prese col Sergente Hartman. Si parte con Melissa Satta.

“Di’ a tuo padre che è un fottut0 egoista perché il talento se l’è tenuto tutto per sè e a te non ha lasciato nulla”.

La Iena Nina ci parla della “Casa che ti fa diventare grande”.

In questa casa vivono i parenti di persone affette da leucemia quando devono portare i loro cari a fare le cure a Roma. È una struttura gestita da volontari.

Naturalmente quella casa ospita anche tanti bambini. Lei è Bruel, è arrivata con la sua mamma dall’Albania per curarsi.

Li aiutiamo questi bimbi?

Ma Vecchioni ha veramente detto che la Sicilia è un’isola di merd*?

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“Quando il comune sbaglia e paghi tu”. Servizio di Mauro Casciari. Il comune in questione è quello di Roma.

Casciari parla col Viceprefetto: “Lei che farebbe al posto dei cittadini?” “Ah non lo so guardi. Per fortuna la prefettura non si occupa di fogne”. Eh però di multe (da 50/60mila euro) sì.

Nuovo servizio su un ventiduenne ghanese appena arrivato in Italia. “La mia famiglia non c’è più” racconta lui piangendo.

Il giovane racconta di essere stato messo su un barcone a suon di botte contro la propria volontà. Ma perché la polizia libica dovrebbe fare una cosa del genere? Le Iene indagano…

La psicologa di un centro accoglienza conferma: alcuni ragazzi vanno in Libia alla ricerca di lavoro, poi vengono arrestati perché sprovvisti di documenti. Visto che le carceri libiche sono strapiene, però, ad un certo punto li costringono ad andare in Italia sui barconi sotto minaccia di morte. La donna rivela: “Il 25 % delle persone che vengono qui, hanno seguito questo percorso”.

Cosa può fare Ilary dopo Le Iene? Al primo posto una proposta choc: andare a lavorare. Pubblicità.

78 km di fibra ottica sotto Fiumicino. Peccato che non funzioni. In alcune scuole, oltre alla connessione traballante, non vanno nemmeno i telefoni.

Naturalmente nessuno, manco l’ex sindaco che ha approvato il progetto, ha intenzione di prendersi le proprie responsabilità.

Basterebbe potenziare la banda per far funzionare tutto. “Però questa cosa ha un costo, oh”.

Pecoraro parla col sindaco portandogli una proposta che risolverebbe tutto con soli 2000 euro. “Sarà fatto entro 30 giorni”. Vedremo.

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Vecchi playboy e sess0 moderno. Servizio di Enrico Lucci.

Lui è Agostino, portiere d’albergo: “Avrò avuto mille donne”, dice. “Le donne di oggi si lamentano perché i mariti stanno troppo al computer”.

“Avrò conquistato anche più di 5000 donne. Ma la fig@ ce l’ho ancora in testa”. Lui è Duilio.

Duilio, 82 anni, conserva cimeli delle sue conquiste. Compresa una ciocca di capelli di una che ha ahem conosciuto nel 1958.

Radiato a vita dal mondo del calcio. “Ora faccio il giornalista”, intervista a Luciano Moggi.

“Tavecchio è un tipo ruspante, va preso così com’è. Se mi vedrei bene al suo posto? Ti devo dire di sì”. Moggi prosegue: “Di Pietro che fa tanto il santo una volta mi ha chiesto 20-30 biglietti gratis per una partita”

“Un allenatore da mandare via secondo me è Garcia perché è la rovina della Roma. Mi avrebbe fatto piacere poter lavorare ancora nel calcio, oggi potrei fare il portavoce di un allenatore, me l’hanno chiesto in migliaia ma l’ho sempre rifiutato”.

Una battuta su chi ci sarà dopo Ilary: Un biglietto per l’Australia per lei firmato da Belen. Ma pensa un po’…

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Vogliono chiudere il Baobab, un centro di accoglienza (a costo zero grazie alla solidarietà dei cittadini romani) gestito da volontari.

Volontari e ospiti hanno lasciato il centro di propria volontà senza creare disordini per lo sgombero. Ma vorrebbero che il comune li aiutasse ad aprire un nuovo centro a Roma. Altrimenti i migranti dove vanno?

Pardo a Le Iene per promuovere Tiki Taka. Mammucari lo paragona a Ricucci. E in effetti gli somiglia parecchio.

Poliziotto (albanese) in fuga dai narcotrafficanti. Arrestato in patria, dopo sei mesi di carcere gli hanno dato gli arresti domiciliari per traffico di droga. Lui si professa innocente.

La situazione è parecchio ingarbugliata. Traffico di droga tramite piper. Un italiano, pilota dell’aereo, è stato arrestato anche se sul suo aereo non c’era nulla.

“Appena avrò la certezza di aver messo la mia famiglia e le mie tre figlie al sicuro, io tornerò lì”.

Lui è il signor Antonio che vive in un paesello di 2000 anime in provincia di Treviso. Nella sua casa, da circa cinque mesi, ospita 5 rifugiati.

Antonio, insegnante di Liceo Classico, ha “costretto” i suoi ospiti a fare un corso di italiano. Era una condizione imprescindibile per poterli ospitare. I sei rifugiati chiamano lui e la moglie papà e mamma.

In tutto questo Antonio ha anche 4 figli biologici con la moglie. Quindi ora in casa sono in dodici.

Lui, uno dei rifugiati ospitati da Antonio, ci ha messo un anno per raggiungere l’Italia dal Gambia.

Le Iene, ispirate dall’idea di Antonio, vogliono creare un sito per radunare tutte le persone disponibili ad ospitare rifugiati e chiedono aiuto ai telespettatori: c’è qualcuno con le competenze tecniche per farlo?

Una precisazione: Antonio non ci smena nulla per l’ospitalità. Ai rifugiati, secondo una legge europea, vanno 30 euro al giorno.

Perché avete scelto l’Italia invece della Francia o della Germania? “Perché qui le persone si aiutano tra di loro”.

Saluti finali con i conduttori al completo, Trio compreso. Tra il serio e il faceto ci fanno capire che levaranno tutti le tende, non solo Ilary. Andrà davvero così?