Le Iene, 30 novembre 2015: Tutti i servizi

Si parte con un servizio di Nadia Toffa che si trova in Salento e parla di depuratori (e cacca).

Niente ragazzi, sto lottando ma lo streaming di Italia 1 ha scelto di non collaborare per ora. Nel frattempo Nadia Toffa si fa una domanda sensata: ma possibile che gli scarichi debbano finire necessariamente nelle acque del mare? In realtà ci sarebbero soluzioni diverse, più ecologiche e meno dispendiose. E sono anche già state presentate al comune che, però, al momento starebbe continuando a fare le proverbiali orecchie da mercante…

Vendola si schernisce: “Potete contattare il nuovo Governatore”.

Pelazza contatta Andrea Agostinis, negli anni 90 accusato di essere UnaBomber. L’uomo ultimamente sta dicendo a destra e a manca di essere amico intimo di Abu Bakr Al-Baghdadi, “califfo” dell’Isis. Sarà veramente così?

“Io non ho voglia di fare sovraesposizione mediatica”, dice Agostinis. No no, infatti.

Luigi Pelazza va a trovare Agostinis. Che si mette a correre per scappare dalla figura di mer*a. Comunque il professore ci rassicura: “Non ci sarà mai un attentato in Italia”. E se lo dice lui io mi sento serena.

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Si torna in onda facendo dell’ironia sulla candidatura a sindaco di Milano di Vittorio Sgarbi e Massimo Boldi.

Giulio Golia parla con Gioacchino, un ragazzo convinto di aver bisogno di un esorcismo. Comunque dovrebbe avere problemi coi vicini che “mi devono lasciare stare”.

Allora c’è questo Gioacchino che picchia le persone che parlano, parcheggiano o sostano davanti casa sua. A caso. Dice di farlo perché sente delle voci. Il Comune non interviene, lui dice di aver bisogno di un esorcismo e le persone del suo paese stanno organizzando una colletta per assoldare qualcuno che lo uccida.

Servizio di Gaetano Pecoraro dal titolo piuttosto eloquente:
“A casa dei presunti terroristi”.

Nel 2012 un uomo di religione musulmana residente in Italia è stato costretto a lasciare il nostro Paese perché accusato di essersi arruolato nell’Isis. La moglie oggi difende il marito dicendo che, nonostante le sue ricerche su Google, non aveva nulla a che fare con il terrorismo.

La Iena va dall’ex datore di lavoro di Sahid. L’uomo lo descrive come un gran lavoratore e una bravissima persona. Sembra davvero sconvolto e nega la possibilità che il suo ex dipendente possa aver avuto a che fare con l’Isis.

Ok, nel 2012 Sahid era stato indagato dalla polizia italiana. Qualche giorno fa è stato espulso. La moglie racconta di come il marito avesse l’abitudine di giocare a calcio una volta a settimana coi colleghi di lavoro e di come i loro tre figli stiano crescendo “all’italiana”.

E infine la risposta alla domanda che noi tutti (chi?) ci poniamo da tempo: avrà mai provato il Viagra? Parte ovviamente la gag. A quanto pare, sì, una volta. Con Ilary. Pubblicità.

La Iena Nina torna sulla storia della bimba contesa tra l’Italia e l’Ucraina.

Papà italiano, mamma ucraina. La donna è tornata a casa, in Ucraina, con la figlia fondamentalmente per fare un dispetto al compagno. Le Iene portano l’uomo in Ucraina dove la donna vive con la bimba in una situazione di estrema povertà. Tanto che potrebbero intervenire i servizi sociali.

L’uomo, che si chiama Alberto, si sfoga: “Non voglio perdere mia figlia, lei non può usarla per farmi del male, non ne ha il diritto”. Effettivamente no, il suo pianto è straziante.

Incredibilmente, alla fine, la donna accetta di organizzare un incontro. Si vedono in pizzeria e porta anche la piccola Ludovica. I due litigano davanti alla bimba e le accuse sono molto pesanti.

E questa effettivamente è la cosa peggiore:

La cosa peggiore in tutto questo è la bambina che sta sentendo ogni parola. #leiene pic.twitter.com/YQ07yJQEyu

— Alberto Graziola (@AlbertoGraziola) 30 Novembre 2015

Ad Alberto andrebbe bene anche riuscire a vedere la bambina due o tre volte al mese, visto che la sua ex compagna non vuole saperne di tornare in Italia. Si metteranno d’accordo tramite avvocati. Speriamo bene.

Il giorno dopo questo accordo, purtroppo, Lina ritratta tutto. Anzi, manda un messaggio ad Alberto dicendogli di non provare mai più a mettersi in contatto con loro. Altrimenti chiamerà le forze dell’ordine. La situazione è davvero disperata.

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Dino Giarrusso ci parla delle case per ferie in quel di Roma. Sono strutture legate a ordini religiosi che non vengono tassate perché dovrebbero offrire ospitalità gratuitamente. E invece…

Tra l’altro i prezzi sono super ragionevoli, eh. Dai 135 ai 200 euro a notte. Con Wi Fi, piscina e campi da tennis, pure.

Lusek, direttore della CEI per il Turismo, parla di “ospitalità misericordiosa” e invita i pellegrini a boicottare le case per ferie che chiedono soldi in cambio del soggiorno.

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Matteo Viviani ci parla della Siria e della “guerra delle mamme e dei bambini”. Il conflitto armato visto dai loro occhi.

I bambini raccontano: “La nostra casa ora non c’è più. A scuola mi divertivo con i miei amici. In matematica ero il migliore della classe, volevo fare l’ingegnere”.

“Ho visto almeno tre o quattro persone con la testa tagliata”. Karim è un bimbo ma racconta cose allucinanti con una tranquillità spiazzante.

Mauro Casciari ci parla di Anna Hubert (o qualcosa del genere), sedicente guaritrice divina che ha acquisito i propri “”””poteri”””” grazie ad un’elevazione spirituale mistica. Non vedo l’ora di conoscerla.

Ben 130 euro per il corso di “allineamento divino”. Sì perché la “benefattrice” organizza anche dei corsi per insegnare la propria “professione” a terzi.

La donna ha oltre 600 denunce da parte di medici. Il suo assistente e traduttore tedesco-italiano, Guntert, che, oltre ad essere un personaggio che ciao proprio, dice di essere stato guarito da Anna che, parlando con gli angeli, gli avrebbe procurato “una colonna vertebrale nuova dall’universo”. Sto rotolando per i corridoi di casa.

La donna è anche in grado di misurare l’aura delle persone usando un paio di grucce. Sto male.

Ragazzi, sto volando, è tutto troppo bello per essere vero. Necessito di uno spin off sulla vita di Ghunter.

Casciari si fa allineare da Anna ma poi rivela la propria identità. Lei e i suoi scagnozzi gli danno dell’ignorante. Io sto ridendo troppo per poter commentare oltre comunque Gunther porta la pace nel mondo, a quanto dice, e noi gli vogliamo bene per questo.

Zenga si disegna la barba? Onnis e Corti indagano e vanno a chiederlo al diretto interessato. Le prenderanno di nuovo?

Zenga ammette di tingersi la barba e il servizio finisce con Corti e Onnis che lo seguono con un pennarello.

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Allora la gente è strana. Nadia Toffa ci parla di persone che non vedono l’ora di prendere l’Aids per poter accoppiarsi per sempre senza preservativo. Si incontrano su chat ad hoc per vedersi e contrarre il virus. Mi pare un affarone, proprio.

“Ad esempio a me il sess0 col goldone non piace”. Beh, immagino che quello con l’Aids sia tutta un’altra cosa. Ma stiamo scherzando??

Il problema vero è che gente che è già stata contagiata ed è disposta a contagiarti ti vende la cosa come fosse la meraviglia della vita. Ma vi pare?

“Mi spaventerei se uno mi dicesse che ha la lebbra o la sifilide. Ma per l’Aids no”. Senza parole.

Nadia Toffa, con cappello e occhiali, incontra alcuni dei ragazzi che vogliono prendere il virus dell’hiv per cercare di convincerli a desistere.

Questo servizio era già andato in onda, sì. E poi interviene il genio:

Questo servizo risale a quando Nadia Toffa era Semola #leiene

— 223 (@ale_223) 30 Novembre 2015

Il secondo ragazzo con cui Nadia, però, non la prende altrettanto bene. La manda a fancul0, la minaccia di metterle le mani addosso e se ne va via. “Che te ne frega a te dei miei cazz*? Chiamo i carabinieri!”. Io comunque opterei per chiamare i carabinieri.

Mi sembra assurdo doverlo precisare, ma lasciamo che la Toffa ce lo precisi di nuovo perché, dai, non è possibile che dei ragazzi sani di mente vogliano comprensibilmente prendersi questa malattia:

L’hiv non libera il sesso ma lo condiziona per sempre. Usate preservativo, unica arma di #prevenzione @Lila_Italia pic.twitter.com/oyd5pr548J

— Nadia Toffa (@NadiaToffa) 30 Novembre 2015

Servizio di Enrico Lucci su uno che nella vita si traveste da centurione e va a lavorare davanti al Colosseo. S’è rotto l’astragalo, tra le altre cose. Oddio, esiste davvero! È un osso del piede!

Ai centurioni, costretti per lavoro ad andare in giro coi calzari, je si gelano i piedi.

Riceviamo, condividiamo e diffondiamo:

Sta gara alla sciagura mi ha messo un po’ di ansia però. #leiene pic.twitter.com/GwFEG4O9my

— Alberto Graziola (@AlbertoGraziola) 30 Novembre 2015

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“Sei depresso? Sc0pa che ti passa la tensione”. Sobrio messaggio della Chaouqui al Monsignore. I due sono accusati di essere “i corvi” del Vaticano. Lui ha dichiarato di aver fatto sess0 con lei ma lei nega: “Se avessi voluto tradire mio marito non l’avrei certo fatto con un prete a cui non piacciono le donne”.

La Chaouqui la tocca pianissimo: “Il Monsignore mi diceva che da giovane quando provava ad avere rapporti con una donna non ci riusciva perché gli veniva in mente la faccia della madre. Almeno il prete di Uccelli di Rovo era etero”.

La Chaouqui dichiara che, in caso di condanna, non accetterà la grazia. “Perché sono una martire”. Staremo a vedere…

Servizio di approfondimento sul mondo degli arbitri. Durante i corsi di formazione interviene anche Nicola Rizzoli, miglior arbitro al mondo nel 2014.

Insomma, pare che fare l’arbitro non sia esattamente una passeggiata. E soprattutto questo servizio è molto utile perché riesce a tirare il programma fino all’una, come da tradizione.

Sarà che di calcio non ci capisco una cippa. Ma questo si candida a essere il servizio più noioso della storia. O forse è solo che s’è fatta una certa.

Il training può essere duro: tipo un ragazzino di sedici anni che viene messo ad arbitrare una partita “tra adulti”. Qualche schiaffo, un paio di calci. Insomma, è sopravvissuto.

Rizzoli non ha dubbi: “Il calciatore più corretto di sempre? Roberto Baggio”.

“Ora ci dobbiamo salutare”, dice Ilary. Wow, di già? È la seconda volta consecutiva che si finisce molto prima dell’una. Sono estasiata.