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Le donne di Pasolini, il docu-film su Rai 3: trama, cast e come vederlo

Giuseppe Battiston viaggia nei territori in cui è cresciuto Pierpaolo Pasolini, raccontandolo dal punto di vista delle donne che hanno fatto parte della sua vita

15 Giugno 2023 11:54

Questa sera, giovedì 15 giugno 2023, alle 21:45 su Raitre va in onda Le donne di Pasolini, docu-film che racconta la vita di Pierpaolo Pasolini da un inedito punto di vista, quello delle donne che lo hanno circondato, partendo dai suoi luoghi di origine. Per saperne di più, proseguite nella lettura.

Le donne di Pasolini, il film

Il film documentario porta all’attenzione anche delle nuove generazioni la personalità e l’arte di Pasolini incrociando linguaggi narrativi diversi: i repertori d’epoca, la parte filmica narrativa con la voce narrante di Giuseppe Battiston e quella teatrale.

Attraverso testi estratti anche da scritti, dichiarazioni e interviste reali, cinque attrici rievocano infatti le figure femminili che per Pasolini erano muse, complici, amiche e ispiratrici e con le quali creò legami intensi e indissolubili: Susanna Colussi (interpretata da Anna Ferruzzo), Maria Callas (Carolina D’Alterio), Laura Betti (Martina Massaro), Oriana Fallaci (Liliana Massari) e Giovanna Bemporad (Sara Mafodda). Arricchiscono la narrazione testimoni illustri, tra cui Dacia Maraini, che con Pasolini instaurò una profonda amicizia dal 1967; e ancora, Emanuele Trevi, Liliana Cavani e David Grieco.

Alla ricerca di uno sguardo inedito sulla poetica di Pasolini, Giuseppe Battiston, ripercorre i territori friulani la terra della madre di Pasolini raccogliendo le voci delle persone che lì vivono e lo hanno conosciuto: da Casarsa della Delizia, con Casa Colussi, sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, e il Bar degli Amici, a Versuta con la sua chiesetta, dove Pasolini aprì con la madre una scuoletta, da Aquileia (dove le riprese sono state effettuate grazie al sostegno del Comune di Aquileia) e dintorni alla laguna Di Grado, set del film “Medea”.

Il docu-film attraversa gli snodi fondamentali della vita di Pasolini per ricomporne l’eredità culturale e gli aspetti più umani e personali: dalle difficoltà economiche della famiglia durante la sua infanzia, il rapporto difficile col padre e con la propria omosessualità e il conseguente senso di colpa, lo scandalo e il processo dopo i fatti di Ramuscello del 1949, il legame del tutto personale con il sacro e la religione, l’impegno politico e la stima per Gramsci, fino alla sua seconda parte della vita a Roma, dai successi letterari al passaggio all’arte cinematografica. E poi gli incontri con personalità come Totò, Alberto Moravia, Ninetto Davoli, Eduardo De Filippo, dei quali vengono proposte interviste video in cui raccontano aneddoti personali sul regista.

Un racconto cadenzato dai legami femminili più intensi e indissolubili che Pasolini ha stretto nella sua vita, veri e propri amori platonici estranei all’eros. Cinque figure femminili diversissime fra loro ma accomunate dal loro essere anticonformiste, passionali e appassionate, in grado di coniugarsi con la sensibilità di un artista che ha lasciato un segno indelebile nella cultura non solo italiana e capace di un rapporto con il femminile profondissimo. Su tutti, si staglia il legame simbiotico con la madre Susanna, che desiderava sentire ogni giorno, anche a costo di percorrere 50 chilometri in Africa per raggiungere un telefono pubblico, e alla quale scrisse in una poesia “Tu sei la sola al mondo che sa del mio cuore ciò che è sempre stato, prima di ogni altro amore”. Un sentimento ampiamente ricambiato –per lei Pier Paolo era il suo “piccolo principe”– e rafforzato via via dalle durezze della vita.

Arte e letteratura sono invece le basi del rapporto con la poetessa ebrea Giovanna Bemporad, grande traduttrice dei Classici. Conosciuti a Bologna, tra liceo e università, Pasolini la chiamò a Versuta per aiutarlo con la sua scuoletta. Stima, amicizia e affetto provava per lui anche Oriana Fallaci, come dimostra la sua “Lettera a Pasolini” (14 novembre 1975): “V’era una dolcezza femminea in te, una gentilezza femminea. Anche la tua voce del resto aveva un che di femmineo, e ciò era strano perché i tuoi lineamenti erano i lineamenti di un uomo: secchi, feroci. (…) Però quando parlavi o sorridevi o muovevi le mani diventavi gentile come una donna, soave come una donna. E io mi sentivo quasi imbarazzata a provare quel misterioso trasporto per te”.

Laura Betti è stata invece l’anfitriona che ha introdotto Pasolini nei salotti degli intellettuali romani, l’amica innamorata, “moglie non carnale”, sacerdotessa della sua eredità, che dedicherà tutta la sua vita per dargli giustizia e verità. Che impara a capire e amare la Capitale “attraverso la poesia di Pier Paolo; quella è la Roma che io amo, anche se non mi appartiene, perché io sono estremamente borghese”. È infine una complicità speciale quella che lo lega a Maria Callas: se lui era affascinato da lei per la “violenza totale dei suoi sentimenti senza freni”, la complessa lavorazione di “Medea” nel 1969 e lo sguardo del regista che andava oltre alla diva sacra della scena regala invece a lei una nuova consapevolezza artistica, un passaggio che culmina nell’amore violento e irrealizzabile con Pasolini.

La narrazione si conclude infine da dove era partita, con la morte di Pasolini e con il grido disperato della madre che invoca giustizia. “Pasolini è guida, interprete dell’umanità negletta e della storia, che con la sua inarrivabile integrità artistica, poetica, politica, visionaria, ci dà un esempio monumentale di eroismo intellettuale, tatticamente stroncato in quel premeditato e organizzato agguato di gruppo all’idroscalo di Ostia. Un omicidio politico-criminale mal sentenziato”, dichiara il regista, Eugenio Cappuccio.

Le donne di Pasolini, il cast

Le donne di Pasolini fotoGiuseppe Battiston è la voce narrante;
Anna Ferruzzo è Susanna Colussi;
Carolina D’Alterio è Maria Callas;
Martina Massaro è Laura Betti;
Liliana Massari è Oriana Fallaci;
Sara Mafodda è Giovanna Bemporad.

Le donne di Pasolini, regista, autori e produttori

Il documentario è diretto da Eugenio Cappuccio, prodotto da Gloria Giorgianni con Tore Sansonetti, co-produzione Rai Documentari ed Anele. Il soggetto è di Gloria Giorgianni, Federica Tuzi ed Eugenio Cappuccio, la sceneggiatura di Anna Pagliano ed Eugenio Cappuccio, con la collaborazione di Federica Tuzi. Lo story editor è Michele Imperio.

Le donne di Pasolini su RaiPlay

Oltre che durante la messa in onda su Raitre, è possibile vedere Le donne di Pasolini in streaming su RaiPlay e sull’app per smart tv, tablet e smartphone.

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