Lavrov intervistato dalla tv francese. Giuseppe Brindisi attacca: “Un mese fa tutti scandalizzati”
Lavrov interviene alla tv francese. Brindisi attacca: “Un’intervista col coltello tra i denti, con tanto di contraddittorio. O forse no”
Sergej Lavrov si fa intervistare dell’emittente televisiva Tv1 e Giuseppe Brindisi ne approfitta per togliersi diversi sassolini dalle scarpe.
“E dopo un mese i francesi così scandalizzati – in buona compagnia, si fa per dire, italiana – son riusciti ad arrivare secondi e anche loro si son seduti con il mostro, il brutto, il cattivo Lavrov”, ha scritto il conduttore di Zona Bianca. “Un’intervista col coltello tra i denti, con tanto di contraddittorio. O forse no”.
Proprio Brindisi, il primo maggio, era riuscito ad aggiudicarsi l’ospitata televisiva del ministro degli esteri russo, considerato il braccio destro di Vladimir Putin. Un colpaccio giornalistico, tuttavia ampiamente contestato da chi ha giudicato i quarantacinque minuti concessi a Lavrov un’occasione di propaganda filo-russa priva di contraddittorio.
Tra i detrattori di Brindisi, accusato di non aver ostacolato l’interlocutore – si inserirono persino leader politici, come il segretario del Pd Enrico Letta che si soffermò su quel “buon lavoro” finale pronunciato (e rivendicato) dal giornalista: “Alla fine dell’intervista ho detto ‘buon lavoro’, ma è stato decontestualizzato, perché è stato tolto il resto della frase: ‘per raggiungere la pace’. E’ scorretto. ‘Buon lavoro’ è un modo per salutarlo. E’ educazione”.
L’intervento a Zona Bianca rappresentò la prima volta in una tv europea per Lavrov dall’inizio del conflitto. Per questo fa effetto vedere Tv1, a distanza di trenta giorni, annunciare una ‘intervista esclusiva’.