Last Resort, da stasera su Fox la battaglia navale (e politica?) di Shawn Ryan
Su Fox (canale 111 di Sky) Last Resort, la serie tv di Shawn Ryan in cui i membri di un sottomarino americano accusati di tradimento fuggono su un’isola sperduta per dimostrare la loro innocenza
Non si lascia andare a temi morbidi, Shawn Ryan. Il creatore di “The Shield”, “The Unit” e dello sfortunato “The Chicago Code” torna in tv con “Last Resort”, la serie tv in onda da questa sera alle 21:00 su Fox (canale 111 di Sky), con una messa in onda in contemporanea con l’America: sarà mostrato prima l’episodio di due settimane fa, doppiato, subito dopo l’ultimo episodio andato in onda negli Stati Uniti sottotitolato.
Quello che colpisce più di questa serie è come sia stata lanciata, senza troppi trionfalismi -diversamente dal canale italiano, che ha addirittura portato un sottomarino al Roma Fiction Fest per presentarla-, dalla Abc, che sembra crederci sì in questo nuovo progetto (tanto da collocarlo il giovedì sera, la serata più importante per i network americani) ma senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, temendo che il pubblico non possa comprendere appieno l’obiettivo dello show. Già dal primo episodio, però, si è scatenato online un dibattito che divide il pubblico tra gli entusiasti ed i delusi, sebbene, data la complessità delle vicende raccontate, sia ancora presto per promuovere o bocciare la serie.
In effetti, “Last Resort” è uno show ben diverso da quelli in onda sulla tv generalista: si torna al drama militare, fatto di insurrezioni e presunti tradimenti, dove il mistero da risolvere non è sovrannaturale ma legato a logiche geopolitiche in mezzo alle quali si trovano i protagonisti, i componenti di una squadra a bordo del sottomarino di classe Ohio (e quindi a propulsione nucleare) Colorado.
Last Resort, la serie tv
Il loro lavoro viene turbato da un ordine, ricevuto da una rete di emergenza, che impone loro di lanciare missili contro il Pakistan. Un ordine da non prendere alla leggera, tanto che il capitano Marcus Chaplin (Andre Braugher) si rifiuta di eseguire il comando, così come il suo vice Sam Kendal (Scott Speedman).
E’ l’inizio della fuga per i protagonisti che, accusati di essere dei traditori della propria Patria, vengono attaccati dal Governo. L’unico modo per mettersi in salvo, per l’equipaggio, è l’approdo a Sainte Marina, un’isola sperduta nell’Oceano Indiano (ma inventata dagli autori, la serie è girata alle Hawaii) nonchè sede di una base Nato nella quale lavora Sophie (Camille De Pazzis) , che diventerà la loro “ultima spiaggia” -questo il significato del titolo- per dimostrare le loro buone intenzioni.
Dramma militare, ma anche ricco di sentimenti: nella serie, i membri del Colorado vivono lontano dai propri affetti e combattono per poter tornare a casa. In particolare, viene mostrata la vicenda della moglie di Sam, Christine (Jessy Schram, Karen in “Falling Skies”) che, in America, diventa “ostaggio” del Governo per cercare di convincere l’uomo a dichiararsi colpevole.
Ma c’è anche dell’altro, con la storyline di Kylie (Autumn Reeser, “The O.C.” e “No ordinary family”), che lavora per la compagnia produttrice di armi della sua famiglia, i cui interessi si intrecceranno con le vicende del sottomarino.
Nel mezzo, incursioni, attacchi, relazioni che si basano sulla fiducia e sul potere: “Last Resort” è una grande battaglia navale, voluta dalla Abc per cercare di conquistare un pubblico maschile ed avvezzo alle serie tv impegnate delle reti via cavo. Lo si potrebbe definire l’unico vero esperimento della stagione americana, laddove le altre reti non si solo allontanate dai generi già collaudati in passato.
Il drama militare, invece, permette di sviscerare altre tematiche, come quella del potere e della sua gestione, ma anche della fiducia verso la propria Nazione e dell’attenzione alla sicurezza. Ryan e Karl Gajdusek, co-creatore della serie, hanno sottolineato che lo show non vuole attaccare l’attuale Governo americano o schierarsi politicamente. Certo è, però, che parlare di tradimento e di abuso di potere in uno degli Stati più potenti al mondo non può passare inosservato.