L’Aria che tira, lite furibonda tra Merlino e Maistrouk. La conduttrice chiude il collegamento
A L’Aria che tira lite furibonda tra Myrta Merlino e Vladislav Maistrouk. La conduttrice replica, poi chiude il collegamento
Lite furibonda con annessa chiusura del collegamento a L’Aria che tira tra Myrta Merlino e Vladislav Maistrouk, il giornalista ucraino che dall’inizio della guerra è spesso ospite nei talk show italiani.
Venerdì mattina, Maistrouk ha criticato apertamente la padrona di casa, colpevole di dare voce a coloro che lui definisce dei “propagandisti” filo-russi. “Stai mischiando tutto. Se sei una giornalista perché chiami propagandisti e giornalisti? E’ giusto porre le domande, ma i giornalisti le domande se le pongono in redazione”.
Nel mirino è finito anche Francesco Borgonovo: “E’ un propagandista putiniano, non mi interessa la sua opinione. È una questione di igiene mentale. Sono inalberato, voi mettete in discussione tutto. Continuate da due mesi a parlare del reggimento Azof, di fantomatici neonazisti”.
Parole che hanno chiaramente infastidito la Merlino: “Per favore, calmati. Da due mesi raccontiamo l’invasione. Vlad, ti devi calmare, devi ascoltare gli altri, sennò fai un pessimo servizio alla tua causa. Non sei tu a dare la patente a chi può parlare e chi no”. Maistrouk però non ha mollato la presa: “Dire che i morti di Bucha sono attori non sono opinioni, porca miseria. State facendo un pessimo servizio giornalistico”.
La conduttrice, a quel punto, ha ordinato alla regia di abbassare l’audio, fino ai saluti anticipati. “Igiene mentale è quello che usa il regime russo per mettere il bavaglio alle persone, io ascolto con piacere anche le opinioni che non mi piacciono per niente, questa è l’Italia. Questo non è il modo di stare in televisione. Detesto mandare via gli ospiti, ma non è fattibile quello che è successo adesso. Io ascolto opinioni che non mi piacciono per niente e faccio parlare tutti. E’ la forza del nostro Paese”.
Poco prima il giornalista si era scagliato pure contro Maria Giovanna Maglie: “Andate a dire a Putin di smettere di sparare e non agli ucraini di non chiedere più armi. Voi siete dei chiacchieroni. Non proponete mai niente, dite solo ‘vogliamo la pace’ nei vostri salotti di casa“. La replica della Maglie era stata altrettanto dura: “Ci sono giornalisti e non che hanno la capacità di rendere antipatiche le loro cause anche quando sono le più importanti e nobili e tu sei uno di costoro. Hai un modo arrogante di dire le cose. Ringrazia il cielo che sei lontano, che due schiaffoni non te li levava nessuno“.