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L’aria che tira, Myrta Merlino e l’attualità senza fronzoli all’ora di pranzo (che meriterebbe anche altri spazi)

Il liveblogging della puntata dell’11 settembre 2017 de L’aria che tira, il programma di informazione condotto da Myrta Merlino

pubblicato 11 Settembre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:30

A vedere L’aria che tira, e soprattutto Myrta Merlino, verrebbe da pensare che la conduttrice de La 7 sarebbe pronta per spazi ben più prestigiosi nel palinsesto: una prima serata (come già ha dato prova di saper gestire qualche anno fa, con la versione serale del programma quotidiano) o un contenitore pomeridiano.

Il problema è che se La 7 togliesse la Merlino dalla fascia prandiale, si priverebbe di una professionista capace di reggerere due ore e mezza di quotidiano senza cadere in sensazionalismo ed inutili “esclusive”, ma offrendo uno sguardo sull’attualità costantemente aggiornato e serio, ma non per forza noioso.

A dare a L’aria che tira quest’impronta di magazine d’attualità politica e non solo è proprio lei: una conduttrice che non solo riesce a portare la proprio opinione nelle notizie di cui parla senza imporla al programma, ma soprattutto che riesce ad ottenere il rispetto da parte degli ospiti, siano essi colleghi o esponenti di destra o di sinitra.

L’aria che tira, forse, non fa clamore come tanti altri programmi simili, ma è proprio questo a dimostrarne la sua effettiva funzionalità all’interno di un palinsesto ricco di talk show politici e di ospiti che compaiono in più trasmissioni a seconda delle esigenze. Non si cerca il dibattito-scontro, ma la discussione e l’informazione.

Un lavoro preciso ma mai borioso, quello della Merlino e della sua redazione, che riesce ad alternare temi di portata politica (come l’economia o i prossimi candidati leader) ad altri che muovono maggiormente l’animo e le emozioni dei telespettatori (come il nubifragio a Livorno e l’occupazione abusive delle case).

In questo contesto, ben s’inserisce la campagna #Odiolodio, forte dell’intenzione della conduttrice di smascherare i violenti del web che colpiscono anche lei, e di sfruttare anche la popolarità che il programma ha sui social network durante la messa in onda.

Un programma che non ha bisogno di novità sostanziali, se non nell’impaginazione: gli inserti di realtà aumentata incuriosiscono il telespettatore, all’interno di uno studio spartano e senza fronzoli. Questo, d’altra parte, è un programma che non vuole stupire nella visione, ma vuole informare e dare al pubblico un’idea di cosa succeda in Italia.

Ecco perchè difficilmente Myrta Merlino lascerà questa fascia: L’aria che tira permette a La 7 di rafforzare la propria identità di rete dedita all’attualità stretta, senza titoloni o budget impressionanti. Facendo quelloche tutti i programmi di informazione dovrebbero fare: informare e far discutere. Per trovare altri spazi in palinsesto e rischiare nuove fasce, c’è tempo.

A seguire, il liveblogging della puntata dell’11 settembre de L’aria che tira.

  • 11:00

    Myrta Merlino inizia salutando il pubblico e ringraziando chi le è stata vicina in questi “tre mesi molto duri”. Avrebbe voluto aprire con un sorriso, ma i fatti di Livorno chiedono un altro tono.

  • 11:04

    In studio entra Laura Boldrini, introdotta dalle parole di Dalla Vedova su “Il Foglio”.

  • 11:05

    “Sono sotto attacco come tante donne che si esprimono e che non vogliono abbassare la testa, tante donne che non hanno voce”. Ricorda di aver aperto una Commissione parlamentare sui fenomeni d’odio, che ha stabilito una piramide sulla cui cima ci sono le donne.

  • 11:07

    Su Livorno: “Non è il tempo delle polemiche, bisogna pensare alle persone. Nel nostro Paese l’emergenza numero uno è la messa in sicurezza del territorio. Ce lo dice Livorno, ce lo dicono tante altre città”.

  • 11:09

    Sulle violenze sessuali di Firenze: “Anche lo stupro si strumentalizza. Se l’ha commesso qualcuno che è estraneo alla nostra società c’è una reazione dura, com’è giusto che sia, poi però ho visto che alcuni politici non hanno reagito agli stupri di Firenze”.

  • 11:10

    Sul fatto che abbia commentato in ritardo i fatti di Rimini: “Io di lavoro non faccio la commentatrice, non sono tenuta a commentare ogni evento. E’ stato disgustoso vedere la strumentalizzazione che c’è stata. Se siamo arrivati al punto che per offendere una figura istituzionale di altro orientamento, si evoca lo stupro, non c’è altro da dire. L’ho visto fare in Ex Jugoslavia”.

  • 11:13

    La Merlino ha letto un’intervista alla Boldrini quest’estate in cui aveva detto di voler lavorare contro gli haters sul web.

  • 11:13

    “Io posso assumere un avvocato. Non mi preoccupo di Laura Boldrini o di Myrta Merlino, ma di chi non può difendersi”. Da qui, la campagna #Odiolodio.

  • 11:18

    “Penso che ci siano cattivi maestri, nel nostro Paese e non solo. C’è chi ritiene che la reputazione di una persona la decide la Rete. C’è chi ha responsabilità: quando si aizza la bestia, la situazione sfugge di mano.” Ricorda l’omicidio della deputata laburista durante la campagna elettorale in Gran Bretagna sulla Brexit.

  • 11:19

    “Chiedo a tutti di mettersi nei panni di chi riceve gli insulti. Quando ho fatto nomi e cognomi, ho ricevuto telefonate di madri che mi hanno chiesto scusa e che mi hanno detto che non sapevano che leggessi questi commenti”.

  • 11:20

    La Merlino legge alcuni tweet offensivi verso la Boldrini, in stile “mean tweet”, come il popolare segmento del Jimmy Kimmel Live, ma in versione ben più seria. Per la conduttrice non è una controgogna. La Boldrini sottolinea che molti degli insulti arrivano da rappresentati delle istituzioni.

  • 11:22

    “Denunciate i bulli! Io la ringrazio per questa campagna. E’ un lavoro che deve fare la stampa, la Magistratura… Se c’è un reato fuori dalla Rete, c’è anche nella Rete, non è il far west. E’ una grande opportunità che va usata nel modo migliore”. Annuncia che con il Ministro Fedeli lancerà un progetto di educazione digitale. “Non abbassate la testa di fronte ai violenti”.

  • 11:25

    Si cambia argomento: le notizie tormentoni dell’estate, come l’emergenza migranti.

  • 11:28

    Se ne parla con Chicco Testa, Ignazio La Russa, Vittorio Feltri e Massimo Giannini in arrivo.

  • 11:29

    Per Feltri i troppo migranti arrivati in Italia hanno creato disagi tra sindaci e popolazione. Ma soprattutto il tema centrale è delle occupazioni e delle malattia, che turba l’opinione pubblica.

  • 11:35

    Per Testa, il problema sta nel creare sviluppo nei Paesi da cui provengono i migranti.

  • 11:36

    D’accordo anche La Russa: i migranti vanno aiutati nei loro Paesi, per non farli partire. Intanto in studio arriva anche Giannini.

  • 11:37

    Poi il colpo di scena: “Per una volta sono d’accordo con la Boldrini nella campagna contro l’odio sulla Rete”. Ricorda di aver conservato gli insulti nei suoi confronti via web, definendoli peggiori di quelli rivolti alla Presidente della Camera.

  • 11:39

    Giannini in mattinata in radio ha intervistato Renzi sul tema dei migranti.

  • 11:41

    Il dibattito viene interrotto da un collegamento veloce con Livorno, dove le immagini mostrano le conseguenze tragiche del nubifragio.

  • 11:50

    “Trovo incredibile il fatto che ogni anno debba commentare le stesse immagini”, dice la Merlino.

  • 11:54

    Per Feltri “Dall’alluvione nel Polesine ad oggi non è cambiato nulla. Dobbiamo costruire in maniera tale da ridurre il pericolo”.

  • 12:01

    E’ il momento delle ultime notizie, in collegamento con la redazione del Tg La 7.

  • 12:03

    Un altro collegamento con Livorno.

  • 12:07

    GIannini: “Il tema vero è che c’è un modo più realistico e pragmatico per affrontare queste emergenze. La politica non se ne occupa perchè queste catastrofi servono per rimpallarsi le responsabilità”.

  • 12:12

    Il Moviemento 5 Stelle è tra i più critici sulla gestione di queste emergenze. Dieci anni fa, il Vaffa Day ne sanciva l’ascesa.

  • 12:16

    La Russa è convinto che il Movimento 5 Stelle abbia turlupinato gli italiani. “Ma gli italiani continuano a votarli”, gli fa notare la Merlino.

  • 12:20

    Per Giannini il Vaffa Day “nasce dalle macerie della politica: nel 2007 eravamo reduci dal progetto di centrodestra italiano e dal fallimento della riedizione della grande ammucchiata della sinistra. Si aggiunga che la politica aveva continuato o ripreso i comportamenti illegali”.

  • 12:23

    La Sicilia potrebbe essere il test del Movimento 5 Stelle per andare al Governo. Ma Renzi non è d’accordo, come viene mostrato. Ed a sua volta, D’Alema non è d’accordo con Renzi.

  • 12:29

    Ma per Giannini “è evidente che Sicilia sia un test nazionale”.

  • 12:31

    La vignetta di Carli per Gianni fa riferimento al suo programma radiofonico. “Spero di campare di più” dice lui, in riferimento al protagonista de Il Gladiatore. La Russa, invece, propone la vignetta con “Maga Merlino”. “Mi perseguita dalle elementari questa battuta”, lo ferma la conduttrice.

  • 12:39

    I prossimi leader? Per il centrosinistra, per Emiliano, potrebbe essere ancora Gentiloni, per la destra Tajiani. “Ma quando mai”. commenta La Russa su quest’ultimo.

  • 12:48

    Si parla del tema delle occupazioni abusive delle case: “Se uno occupa una casa perchè la moglie è incinta, siamo un Paese finito”, commenta la Merlino.

  • 12:54

    In collegamento Giancarlo Cancelleri, candidato per la Regione Sicilia del Movimento 5 stelle.

  • 13:01

    Prima, però, uno sguardo al meteo.

  • 13:05

    Prima di parlare con Cancelleri di politica, però, uno sguardo al suo passato musicale: suona la chitarra elettrica ed aveva un gruppo dal nome Trenta Denari. “Stiamo freschi”, ironizza Giannini.

  • 13:09

    “Nessuno ha la vittoria in tasca”, dice a proposito delle elezioni in Sicilia, “chi dice di avere già vinto è perchè sa di avere perso. Mi fanno paura gli elettori che non andranno a votare. La prima cosa che farei sarebbe il taglio degli stipendi e dei vitalizi”.

  • 13:11

    Quanto sta tenendo in considerazione l’esperienza di Virginia Raggi a Roma? “Dieci minuti prima di essere in collegamento ho presentato il mio primo assessore, all’Agricoltura, Federica Argentati. Non è del Movimento 5 stelle: non sto guardando se gli assessori saranno politici o tecnici, sto guardando se siano competenti. Siamo un movimento giovane, è chiaro che per strada si commettono degli errori, l’importante è farlo in buona fede”.

  • 13:15

    L’Assessore agli Enti locali sarà un sindaco, ma Cancelleri non dice il nome, perchè non ha ancora accettato l’incarico.

  • 13:16

    Sul caso Licata e gli abusi edilizi: “Sono andato a trovare il sindaco Cambiano con Di Maio, gli abbiamo detto che è stato perfetto, soprattutto perchè ha rispettato il lavoro della Procura di Agrigento. Stiamo lasciando soli i sindaci in questa situazione”.

  • 13:23

    Cancelleri propone un PIano di edilizia popolare con tutte le case sfitte e l’eliminazione dell’abusivismo. “Mi pongo moralmente un problema non se sono di fronte ad una casa abusiva o no ma se ci abita gente che ha problemi economici. Non è il condono il problema, il Movimento 5 stelle non vuole farlo.”

  • 13:25

    La puntata finisce.

L’aria che tira, puntata 11 settembre 2017: anticipazioni

Myrta Merlino torna, dopo la lunga pausa estiva, alla conduzione de L’aria che tira, il programma di informazione quotidiana de La 7 che riprende nella sua versione autunnale da oggi alle 11:00. Numerose le novità previste fin dalla prima puntata, anche se alla base della trasmissione resta l’intenzione di raccontare l’attualità del paese tramite ospiti, interviste ed inviati.

Trattandosi di un programma d’attualità, buona parte della scaletta sarà decisa direttamente in mattinata (è assai probabile che si parli del nubifragio che ha colpito Livorno, provocando vittime e feriti), ma la trasmissione presenterà anche alcune rubriche fisse che saranno presentate già da oggi.

La più importante sarà la campagna #Odiolodio, rivolta al contrasto della violenza sul web. Per lanciarla, in studio sarà ospite la Presidente della Camera Laura Boldrini, lei stessa al centro di pesanti insulti che le arrivano sui social network. “In studio mostreremo i tweet offensivi, che siano scritti da persone comuni o da politici”, ha spiegato la conduttrice a Blogo.

Altra novità sarà la presenza, in studio, della realtà aumentata, che permetterà di cambiare la scenografia a seconda dell’argomento trattato. Previste, inoltre, anche una serie di lezioni con video tridimensionali, che affronteranno differenti tematiche.

Poi, ovviamente, non mancheranno gli ospiti in studio, quelli in collegamento ed i servizi che racconteranno l’attualità in Italia, passando dalla politica alla cronaca, passando per l’economia. La struttura del programma, con la divisione in due parti e l’introduzione della Merlino, resterà invariata.

L’aria che tira, puntata 11 settembre 2017: come vederlo in streaming

E’ possibile vedere L’aria che tira in streaming sul sito ufficiale de La 7, mentre da domani sarà possibile rivederlo nella sezione Rivedila7.

L’aria che tira, puntata 11 settembre 2017: Second screen

Si può commentare L’aria che tira sulla pagina ufficiale di Facebook e su Twitter, all’account @Ariachetira. L’hashtag è #LAriaCheTira.


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