Quando anche il sostituto di chi va in ferie è in ferie. L’Aria che tira manda in onda le repliche
L’Aria che tira va in vacanza per una settimana e La7 manda in onda ‘Il diario’, un’ora e mezzo di vecchi servizi. La versione estiva, che serve a far respirare Myrta Merlino, va a sua volta in ferie. E a notte fonda c’è la replica della replica
Arriva la calda stagione e i programmi vanno come di consueto in ferie, per riapparire magicamente a settembre, con conduttori riposati e abbronzati. Molte reti però mettono in campo la versione estiva delle stesse trasmissioni, mantenendo intatto il titolo, con la sola sostituzione dei padroni di casa e qualche piccolo aggiornamento grafico.
Da La vita in diretta ad Agorà, passando per Uno Mattina e L’Aria che tira, l’elenco sarebbe lunghissimo. Ma a stupire è proprio l’atteggiamento adottato dal talk di La7, che a giugno Myrta Merlino ha affidato a Francesco Magnani. Andato in onda fino al 13 agosto, il giornalista ha salutato il pubblico rinviando l’appuntamento a lunedì 24: “Noi ci prendiamo una piccola pausa, L’Aria che tira continuerà la settimana prossima con i nostri diari”.
L’idea che un programma nato per sostituire e far respirare l’edizione autunnale-invernal-primaverile possa a sua volta passare il testimone suona già strano. Ancor più anomala è la scelta di coprire il buco di due ore (trenta minuti vengono riempiti dall’allungamento di Coffee Break) con repliche di servizi passati, datati e slegati dall’attualità. Basti pensare alla clip sui disagi dello smart working in tempo di lockdown o a quella sui tamponi effettuati alla comunità bengalese nel Lazio, il cui contagio risaliva alla metà di luglio. Senza dimenticare che il medesimo treno dei servizi viene pure riproposto a notte fonda, mettendo in scena una surreale replica della replica.
In altri contesti – vedi Io e te – è accaduto che nella settimana di ferragosto si registrasse. Tuttavia, si trattava di puntate inedite.
A risentire dell’assenza de L’Aria che tira è soprattutto La7. Se venerdì scorso la prima parte aveva totalizzato il 4% e la seconda il 3,4, il dato è andato a crollare nella settimana dei ‘diari’, ottenendo il 2,6% lunedì 17 e il 2% martedì 18.