L’Aria che tira, nel nuovo promo Parenzo strizza l’occhio a La Zanzara. La contaminazione è completa
Il nuovo spot de L’Aria che tira mostra David Parenzo intento a leggere il ‘Dei delitti e delle pene’. Un chiaro riferimento a La Zanzara. Il conduttore: “Le contaminazioni vanno bene a patto di sapere sempre qual è il tuo pubblico”
Un David Parenzo che finge di essere al mare, intento a leggere un libro tra uno spritz e il rumore delle onde. Peccato però che si tratti dello studio de L’Aria che tira, con la meta delle vacanze che è il mero frutto delle immagini proiettate sul videowall. Il nuovo promo del programma di La7 è in onda da questa settimana, in attesa che il 9 settembre Francesco Magnani ripassi il testimone al conduttore titolare.
Lo spot, tuttavia, contiene anche un dettaglio curioso, che ha scatenato la reazione divertita degli appassionati de La Zanzara. Il libro che Parenzo ha tra le mani, infatti, non è altro che il ‘Dei delitti e delle pene’ di Cesare Beccaria, opera a più riprese citata nel corso della scorsa stagione quando si trattava di commentare con Giuseppe Cruciani un episodio di cronaca.
Se un malvivente ti entra in casa? “Accoglilo leggendogli il ‘Dei delitti e delle pene’”, rispondeva Parenzo. “Io sotto il cuscino non tengo una pistola, ma una copia del ‘Dei delitti e delle pene’ da offrire al ladro”. E così via, per un tormentone divenuto un cavallo di battaglia goliardico, da esporre quando la discussione si faceva seria, quasi ad esorcizzare il tutto.
Quel libro, pertanto, esposto senza alcuna forzatura e decodificabile solo da un certo pubblico, rappresenta una chiara e definitiva contaminazione de L’Aria che tira con i temi de La Zanzara. Un punto di forza, capace di trasferire ascoltatori in tv (più che telespettatori alla radio), ma che al contempo rischia di confondere i due Parenzo, quello istituzionale del mattino e quello più leggero e canzonatorio del tardo pomeriggio.
“Non voglio zanzarizzare L’Aria che tira – precisa il diretto interessato a TvBlog – ma vorrei portare un po’ di ‘pacatezza’ nella nuova stagione della radio. Battute a parte: le contaminazioni vanno bene a patto di sapere sempre qual è il tuo pubblico. Nella prima stagione de L’Aria che tira con tutta la squadra di autori e redattori abbiamo dato forma al programma. Quest’anno vogliamo consolidare e crescere ancora di più. Siamo molto felici di come abbiamo concluso l’anno. Dal 9 si riparte con al centro sempre la politica e l’attualità raccontata con la nostra cifra leggera e ironica. Quando possibile”.