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L’Aria che tira e il falò delle bollette a favor di telecamera

L’Aria che tira dà spazio al falò delle bollette, abilmente confezionato in diretta. E il talk vira sempre più sull’infotainment

3 Ottobre 2022 17:35

Una protesta sotto gli occhi delle telecamere, che hanno dettato tempi e modalità. E’, in estrema sintesi, ciò che è accaduto lunedì mattina a Bologna, dove è andata in scena l’ennesima manifestazione contro il caro bollette. Un’iniziativa – ripresa in tempo reale da L’Aria che tira – che ha mostrato la rabbia e la preoccupazione della gente comune, allarmata per l’impennata dei costi energetici. Peccato però che la contestazione, legittima e comprensibile, abbia mostrato una chiara regia da parte del programma che ha dettato i tempi del momento clou, ovvero l’accensione del falò delle bollette.

Poco prima delle 13, infatti, la trasmissione di Myrta Merlino è dovuta andare in pubblicità e al rientro la stessa conduttrice si è ricollegata con la città emiliana, dove sembrava stessero aspettando proprio il ritorno in diretta.

Bologna, che succede?”, ha chiesto la giornalista. Domanda alla quale sono seguite voci fuori campo – “ok, quando vuoi, vai” – fino alla scena delle decine di bollette date alle fiamme con una puntualità svizzera.

Myrta sta per iniziare una scena che purtroppo abbiamo già visto – ha spiegato l’inviata Isabella Ciotti – stanno per bruciare le bollette che hanno raccolto tutti i cittadini”.

Se per diversi mesi la moda è stata quella di presentarsi in tv con cedolini che testimoniavano incrementi alle stelle, ora la sensazione è di essere passati allo step successivo. Insomma, uno show a prova di telecamera, che rischia di banalizzare un problema tangibile. E di relegare sempre di più un talk di informazione nella casella dell’infotainment.

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