L’Arena, lo scontro tra Massimo Giletti e Mario Capanna in diretta: volano parole grosse e libri (Video)
A L’Arena scoppia la lite Giletti VS Capanna.
Era da tempo che in Tv non si vedevano scontri così duri e toni così accesi. C’ha pensato Massimo Giletti e la sua Arena a regalarci un vero e proprio ring, senza esclusione di colpi.
A sfidarsi nell’arena televisiva da un lato proprio il conduttore del talk domenicale, dall’altro Mario Capanna, politico e scrittore italiano, ex leader di Democrazia Proletaria e dei movimenti sessantottini.
Antefatto: Giletti nella scorsa puntata si era occupato di vitalizi e del caso della Regione Lombardia dove ex consiglieri regionali hanno fatto ricorso al Tar contro il taglio del 10% del vitalizio. Si parla di 5000€ netti al mese. Capanna si è molto risentito del modo in cui è stata gestita la vicenda e così ha chiesto al presentatore un faccia a faccia per potersi difendere perché si è sentito “massacrato” dal programma di Rai1.
Più che faccia a faccia il confronto è sfociato in un vero duello. Dopo i convenevoli iniziali, Capanna attacca subito, senza mezzi termini:
Lei ha fatto una serie di misfatti giornalistici. Non ho mai visto un conduttore Tv che per 29 minuti si arrabbia con un assente. Va oltre ogni logica. Ma lei, Giletti, ha violato tutte e tre le regole del perfetto giornalista: correttezza, obiettività e completezza della notizia. Ha detto che io guido questa rivolta. Falso. Io non la guido, sono uno dei 53 firmatari. Ha citato il mio nome 18 volte, capisco fosse ossessionato. Ha fatto la trasmissione su un presupposto falso, cioè che la Regione Lombardia volesse ridurre il vitalizio e noi egoisti non eravamo d’accordo e non avete detto che avevamo proposto un fondo di solidarietà con l’equivalente del vitalizio.
Giletti non si fa intimidire e fa notare che i 29 minuti sono un tempo eccessivo e cerca di incalzare l’interlocutore sulla questione del ricorso, Da qui al rinfaccio dei rispettivi stipendi il passo è breve.
Capanna: Lei quanto guadagna?
Giletti: Non è stato attento, quando venne Brunetta gli dissi. Guadagno 333.000€ lordi. Ma io non sono un politico.
Capanna: Sono comunque soldi pubblici.
Giletti: Lei quanto guadagna invece?
Capanna: 5000€ al mese.
Giletti: Ecco la differenza. Se questo programma va male, me ne vado a casa. Se sbaglio, vado a casa, lei no.
Alle parole del conduttore seguono applausi del pubblico. La cosa fa infuriare ulteriormente Capanna che parla di claque:
Questa è la claque. Voi la pagate per fare la claque.
Giletti ribatte:
Nessuna claque, qua c’è gente che lavora. Lei ha versato 3000 euro, qui nessuno ha versato così poco per avere così tanto.
Quando Capanna prende a spiegare che si tratta di una questione di diritti acquisiti costituzionalmente per i quali si è sempre battuto Giletti non si contiene:
E gli esodati? Lei dov’era? E’ sceso in piazza per gli esodati? Ma non mi prenda in giro! Io non le contesto il diritto al vitalizio. Contesto il rifiuto di accettare un taglio del 10%.
Il politico e scrittore risponde:
Io continuo a difendere i diritti acquisti . Per esodati e giovani senza lavoro bisogna lottare, Ma tagli a vitalizi di 200euro sono pippate.
poi attacca direttamente l’avversario:
Paghiamo il canone per farci rincoglionire da uno come te e da mille altri come te.
Da questo, che Giletti ha percepito come un insulto, parte un altro serrato botta e risposta:
Giletti: Lei, invece, ha rubato legalmente i soldi.
Capanna: Io non rubo niente, lo ridica che la querelo. Ho 30 giorni per farlo.
Giletti: L’ha già fatto pare.
Capanna: Non l’ho fatto, ma lei lo ripeta.
Giletti: Le chiedo scusa, ma era una metafora.
Capanna: Si, ma lei guadagna 30mila euro al mese.
L’epilogo della discussione, al momento della pubblicità, siamo certi entrerà negli annali Tv (oltre che sul podio dei Nuovi Mostri). Giletti perde le staffe:
Qualche giorno fa ero a Termini e c’era una cassettiva “per Isabella”. Isabella era una mamma che tutti i giorni partiva con l’autobus da Pomezia alle 4 per raggiungere Termini e poi da lì prendeva un’altra metro per andare a lavoro. Isabella è morta d’infarto. Io lavoro per gente come Isabella non per gente come lei.
Dopo questo affondo Giletti lancia (per terra) il libro di Capanna e manda la pubblicità.
Al rientro dalla pubblicità Capanna esige che Giletti raccolga il libro e il conduttore lo fa scusandosi per l’impeto di passionalità. Poi ringrazia comunque l’ospite (probabile che tornerà in quanto a suo parere il tempo è stato poco) per averci comunque messo la faccia ed essere venuto a confrontarsi (QUI troverete il video della lite in diretta).