L’Arena – Massimo Giletti “tagliato”, mentre faceva un ottimo lavoro sul nucleare
IL LIVE PER COMMENTARE LA GUERRA RACCONTATA DALLA TVMassimo Giletti si lamenta: Mi avevate detto che potevo andare avanti fino alle 16:25E invece no. Il che è paradossale. Perché L’Arena si era sostituita – come Domenica Cinque nel segmento di Brachino – all’informazione ufficiale, parlando prima dell’attacco in Libia con gli inviati del Tg1 (i
IL LIVE PER COMMENTARE LA GUERRA RACCONTATA DALLA TV
Massimo Giletti si lamenta:
Mi avevate detto che potevo andare avanti fino alle 16:25
E invece no. Il che è paradossale. Perché L’Arena si era sostituita – come Domenica Cinque nel segmento di Brachino – all’informazione ufficiale, parlando prima dell’attacco in Libia con gli inviati del Tg1 (i quali, a giudizio del sottoscritto, avrebbero dovuto essere utilizzati dal Tg1, ma forse è una visione un po’ retrò). E poi aveva cominciato a parlare del nucleare. Sollevando, grazie alla voce di alcuni scienziati in studio, tutta una serie di questioni che non vengono quasi mai portate in televisione.
Fra di essi, Valerio Rossi Albertini, del Centro Nazionale Ricerche (CNR) che tenta disperatamente di raccontare a quella fetta d’Italia in ascolto che gli scienziati vorrebbero parlare d’altro, rispetto al nucleare. Che insieme ai suoi colleghi dice, in breve, cose scomode per i nuclearisti: che il nucleare non è sostenibile; che non è conveniente; che non è sicuro; che non è un progetto a lungo termine; che l’Italia ha sviluppato per prima le tecnologie fotovoltaiche ed è su quelle che si deve puntare. Albertini si scald:
Ci volete far dire agli italiani queste cose
Il tutto, accade in maniera veloce ma intelligente. Sembra quasi un blitz. Sicuramente, una rarità, sentire degli scienziati con competenze specifiche (non oncologi che parlano del nucleare, per dire. Né nuclearisti che appartengono a strutture finanziate da società che nel nucleare hanno grandi interessi). Eppure, sul più bello, Giletti viene tagliato. E lui non manca di farlo notare.
Peraltro, anche sulla guerra in Libia aveva lanciato alcuni spunti interessanti, grazie ai giornalisti del Tg1 – cui, evidentemente, non pareva vero di poter fare il loro lavoro.
Per esempio, emerge – ed è surreale che debba emergere da un segmento di un programma di intrattenimento, quindi, insomma, bene Giletti – in maniera chiara come l’intervento in Libia sia stato fortemente voluto dai francesi, e come questo abbia probabili radici in alcune dicerie – in cerca di conferma – che vorrebbero la campagna elettorale di Sarkozy finanziata anche da capitali libici. O quantomeno, in una serie di interessi comuni fra la Francia e la Libia che, per qualche motivo, hanno portato a un radicale cambio di registro. Risalgono addirittura al 2007, gli accordi fra Gheddafi e Sarkozy, che suscitarono enormi polemiche in Francia.
Per esempio, si ricorda anche l’amicizia fra il nostro Governo e Gheddafi.
E poi, come dovrebbe fare qualunque programma di informazione giornalistica, si passa all’altro tema del momento.
Il terremoto del Giappone e il nucleare, appunto.
Per RaiUno, probabilmente è troppo. Via Giletti, dentro Domenica In Amori, che è decisamente più rassicurante.