L’Arena, Giletti show per Mafia Capitale: monologo straziante e lancio di fogli
La puntata odierna de L’Arena.
La puntata odierna de L’Arena di Massimo Giletti si è occupata dell’inchiesta Mafia Capitale, l’organizzazione criminale di stampo mafioso e politico con a capo l’ex terrorista dei NAR Massimo Carminati, che ha portato a 37 arresti e 100 indagati.
Massimo Giletti si è fortunatamente ripreso alla grande, dopo il malore che l’ha colpito durante la scorsa puntata, e oggi è apparso più in forma che mai.
Il “più in forma che mai”, però, in questo caso, è ironico perchè anche l’inchiesta di Mafia Capitale, come tutti gli altri argomenti d’altronde, si è rivelato l’appiglio per le solide bordate retoriche che trasformano l’approfondimento politico in tv in uno show di basso profilo e poco più.
Da questo punto di vista, si è rivelata tremenda, ma davvero pessima, la decisione di aprire la puntata con il servizio provocatorio (le vere provocazioni sono ben altre) di Rosanna Sferrazza che, fingendosi siciliana con tanto di coppola e sigaro, si è recata in Campidoglio per chiedere lumi sulla mafia romana.
Si potrebbe parlare di provocazione riuscita perché ne stiamo parlando. E invece no.
E’ sufficiente chiedersi: “Questa provocazione cosa ha dimostrato?”.
Nulla.
Andiamo avanti.
Oramai accusare un conduttore, un giornalista o un programma di populismo sta diventando a sua volta populista.
Ma è il rischio che si deve correre.
Massimo Giletti, parlando di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, e facendo riferimento alla sua dichiarazione riguardante il presunto taglio dei fondi a Salvatore Buzzi, amministratore della cooperativa 29 giugno, anch’egli arrestato per associazione mafiosa, ha messo in scena il coup de théâtre che avrà preparato meticolosamente durante questa settimana.
Dimostrando, numeri alla mano e sullo schermo, che Alemanno non ha affatto chiuso i rubinetti a Buzzi, Massimo Giletti ha dato vita al seguente monologo:
Quando arriva in giunta Alemanno, nel 2008 le cooperative di Buzze portano a casa un fatturato di 20 milioni. Alemanno dice di aver tagliato i soldi. Nel 2009, un incremento di un milioni. Nel 2010, un altro incremento di 5 milioni. Nel 2011, un altro incremento di 10 milioni. Sono cifre che ti fanno capire che i rubinetti non sono stati chiusi. Nel 2012, un altro incremento di 10 milioni. Questa è una carta che ha presentato Buzzi stesso: nel 2013, mentre il Pil italiano ha perso il 9%, mentre i disoccupati aumentano e le aziende chiudono, Buzzi ha un incremento di altri 10 milioni. E qualcuno dice che hanno tagliato i soldi a Buzzi! Ma perché ci prendete in giro! C’è un limite!
Un climax che ha raggiunto il proprio culmine con un lancio di fogli diretto alla telecamera, sguardo scandal-incazzato, e sfogo finale:
Dicono che hanno chiuso i rubinetti, non li ha chiuso nessuno!
E’ show.
Non è approndimento politico.
Ognuno ha il proprio modo di solleticare la demagogia.
Barbara D’Urso si mette al pari delle casalinghe.
Paolo Del Debbio si mette al servizio dei disagiati.
Massimo Giletti ostenta L’Arena come un programma più “alto” ma il livello retorico è lo stesso.