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L’Altrove, La Bohème, Alfonso Signorini e Fernando Pessoa

Quando un altrove diventa fondamentale per completare la personalità di un individuo. La Bohème, Alfonso Signorini l’Arena di Verona e Fernando Pessoa

di Hit
20 Luglio 2024 18:09

Ieri sera all’Arena di Verona ha debuttato “La Bohème” di Giacomo Puccini. Un temporale con grandinata a pochi minuti dalla partenza con il conseguente ritardo di un ora, non ha impedito la buona riuscita della serata. Terminata con oltre 15 minuti di scroscianti applausi del pubblico assiepato in Arena. Un successo. Prevista una replica sabato prossimo 27 luglio sempre dall’Arena. In occasione del 101° Opera Festival nell’anno del centenario dalla morte del suo autore, due serate piene di suggestione e cariche di sentimenti. La prima come detto andata in scena ieri sera e la seconda fra una settimana.  La regia è curata da Alfonso Signorini, uomo di televisione che tutti noi conosciamo, ma anche un grande melomane, da anni regista d’opera, qui al suo debutto veronese.

Sul palcoscenico è protagonista un cast composto dal tenore Vittorio Grigolo che interpreta il poeta Rodolfo, il baritono Luca Micheletti l’amico pittore Marcello, innamorati rispettivamente di Mimì, interpretata dal soprano armeno Juliana Grigoryan, e di Musetta, interpretata da Eleonora Bellocci, entrambe alla prima partecipazione al Festival.

Qui sul nostro TvBlog siamo abituati a commentare Alfonso Signorini nei panni di conduttore del Grande fratello. Quando abbiamo letto di questo suo impegno come regista della Bohème di Giacomo Puccini, per altro in un allestimento molto moderno e coinvolgente presso l’Arena di Verona, ci è venuta in mente una poesia di Fernando Pessoa. La poesia in questione si chiama “Altrove“.

Spesso la nostra vita è intrisa di impegni quotidiani che lasciano poco tempo a noi stessi. La vita di tutti i giorni, la frenesia, ci impediscono di coltivare proprio quell’ altrove che è nascosto dentro di noi. Ma quell’ altrove c’è e ci chiede conto, anche per il benessere dei nostri impegni quotidiani che, non essendo più esclusivi, ne troveranno sicuramente giovamento.

Ecco,  l’altrove di Alfonso Signorini è dunque l’opera lirica e la musica classica in genere. Un lavoro, un impegno questo che richiede probabilmente più sforzi, sia fisici che mentali dell’altro lavoro, quello televisivo. Magari anche con meno visibilità mediatica, almeno quella ultra pop. Ma grazie proprio alla sua esistenza, all’esistenza di questo altrove, diventa completa e compiuta la personalità di un individuo. Ecco dunque la poesia di Pessoa, molto bella ed illuminante circa il tema e non solo per quello, che vi invito a leggere:

Altrove

Andiamo via, creatura mia,
Via verso l’Altrove.
Li ci sono giorni sempre miti
E campi sempre belli.
La luna che splende su chi
Là vaga contento e libero
Ha intessuto la sua luce con le tenebre
Dell’immortalità.
Li s’incominciano a vedere le cose,
Le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
La le canzoni reali-sognate sono cantate
Da labbra che si possono contemplare.
Il tempo lì è un momento di allegria,
La vita una sete soddisfatta,
L’amore come quello di un bacio
Quando quel bacio è il primo.
Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
Ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
Non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

Oh, andiamo a cercar l’Altrove.

Alfonso SignoriniCanale 5Grande Fratello