L’Agcom piomba sulla RAI: “Verificare l’obiettività dei programmi”
E’ unanime, la presa di posizione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), presieduta da Corrado Calabrò: è necessarioaprire un’istruttoria per verificare il rispetto da parte della Rai degli obblighi di obiettività, di equilibrio dell’informazione, di non incitazione alla violenza e di effettiva osservanza del contraddittorio nelle trasmissioni di informazione. «Su questo tema saranno anche
E’ unanime, la presa di posizione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), presieduta da Corrado Calabrò: è necessario
aprire un’istruttoria per verificare il rispetto da parte della Rai degli obblighi di obiettività, di equilibrio dell’informazione, di non incitazione alla violenza e di effettiva osservanza del contraddittorio nelle trasmissioni di informazione. «Su questo tema saranno anche auditi prossimamente dal Consiglio dell’Autorità i i vertici della Rai.
Per motivare la sua decisione, l’Agcom tira in ballo gli appelli del Papa (sic) e del Presidente della Repubblica.
Appello unanimemente accolto e rilanciato nel documento del presidente Zavoli approvato dall’ufficio di presidenza della commissione parlamentare di Vigilanza, che ha chiesto alla Rai e ai media che si dica tutto, nel rispetto della verità e della completezza, ma senza cadere in ‘tonalità apocalittiche’ o nella ‘pratica dell’ammorbidimento’, tenendo presente che la politica ha i suoi linguaggi, ma che chi la interpreta non può dimenticare di essere al servizio di tutto il Paese.
Secondo l’ANSA, nell’occhio del ciclone ci sarebbe, guarda un po’, Annozero.
Sia chiaro, qui si ritiene che il ruolo dell’Agcom sia fondamentale. Tuttavia, ci si permette – nella persona del sottoscritto, che quindi esprime una sua opinione – di fare alcune riflessioni.
Primo. L’Agcom non dovrebbe forse vigilare sul comportamento dei Telegiornali RAI in questi giorni, letteralmente intasati da un singolo avvenimento?
Secondo. Gli editoriali del Tg1 non dovrebbero forse essere posti sotto osservazione?
Terzo. Chi controllerà chi non ha controllore? Non è forse grave che un programma come Pomeriggio Cinque – che non è assolutamente di approfondimento giornalistico-politico – presenti come testimone una persona che usa i termini sensazione, impressione, percezione, per sostenere una tesi che era già stata smentita abbondantemente dai servizi segreti. Solo che i servizi segreti non parlano alle massaie in diretta tv al pomeriggio.