La7, S.O.S Tata ovvero quando la Tv è educativa
S.O.S. Tata, ecco un programma che davvero mi piace. Sarà perché sono mamma di 2 piccole pesti di 13 e 3 anni? Sarà, ma lo trovo utile, ben fatto e straordinario nella sua semplicità. Non è affettato, non ha sbavature ed è educativo, una parola, una concezione, una idea che manca da troppo tempo nella
S.O.S. Tata, ecco un programma che davvero mi piace. Sarà perché sono mamma di 2 piccole pesti di 13 e 3 anni? Sarà, ma lo trovo utile, ben fatto e straordinario nella sua semplicità. Non è affettato, non ha sbavature ed è educativo, una parola, una concezione, una idea che manca da troppo tempo nella nostra Tv. Su La7 ieri sono andate in onda la settima e l’ottava puntata della quarta serie, mentre su FoxLife va in onda la quinta, con l’ingresso della nuova Tata Adriana. E il pubblico premia, considerato che ieri lo share è stato del 3,53% cioè di 893.000 spettatori che per La7 fa un buon successo, in termini di ascolto.
Il meccanismo del docu-reality (non so se sia giusto definirlo così) prodotto da Magnolia, è semplice: tre tate estremamente qualificate e professionali, a turno, sono chiamate da famiglie sull’orlo di una crisi di nervi: figli piccoli capricciosi e dispettosi, pre-adolescenti viziati e ciccioni. Insomma, il ritratto della famiglia media italiana. Ebbene le tate entrano in contatto con la famiglia in punta di piedi e prima osservano il comportamento e le dinamiche dei genitori con i figli e viceversa. In genere ci sono sempre una marea di errori che noi genitori commettiamo sistematicamente perché siamo lasciati soli. Viene fuori, dalle puntate di S.O.S. Tata che noi mamme e papà sappiamo tutto di pannolini ad alta assorbenza ma non sappiamo quando sia il momento di toglierlo; oppure conosciamo le qualità dei vari latte in polvere ma non sappiamo quando far mangiare il piccolo da solo. Insomma un disastro su tutta la linea.
Ebbene, queste tre signore, con la classe e il garbo di una tv a toni bassi, educata, rispettosa, educativa e civile insegnano un mestiere che tutti sembriamo avere smarrito nella fretta dei nostri giorni: crescere i più piccoli. Insomma le tate sono un po’ come delle zie che in tono leggero e mai di rimporvero aiutano i genitori a sollevarsi da sensi di colpa e errori di gestione. Alla fine del loro intervento ritornano i sorrisi sui volti della mamme e dei papà e qualche lacrima di commozione.
Vi lascio dopo il salto l’esempio di una mamma alle prese con gli acquisti in edicola della figlia…