Cosa mettere al posto di Linea Gialla? La chiusura del programma di Salvo Sottile ha lasciato un buco nel palinsesto della rete di Cairo, ma dopo aver ‘tappato’ con un film tv natalizio decisamente fuori stagione la scorsa settimana, ecco la soluzione: tutto Sex and the City, in prima serata dalla prima puntata della prima stagione.
Un vero capovolgimento di offerta che propone un (a mio avviso) radicale cambiamento nel punto di vista di trattare un ‘tema’, un ‘fenomeno’, un ‘argomento’ che resta, in fondo, protagonista della serata. Mi riferisco ovviamente alle donne, ‘vittime’ nei racconti di Linea Gialla (soprattutto prima del restyling più rivolto alla politica e all’attualità delle ultime settimane) e ora sullo schermo in quello che è stato uno dei prodotti più innovativi nella rappresentazione di genere.
Non contrappongo certo ‘vittime’ a ‘carnefici’ (chi lo facesse non avrebbe evidentemente mai visto SATC), ma a mio avviso il prime time del martedì di La7 offre davvero un interessante cambio di prospettiva. Dalle donne finite in cronaca nera alle ‘cronache’ (per quanto seriali) di donne che restano ancora ‘esempio’ di un modo diverso di raccontare aspirazioni e relazioni, ambizioni e sentimenti, al netto della rutilante New York e della patina fashion.
E così da domani, martedì 11 marzo, La7 invita il target femminile a riposizionarsi sulla sua offerta, staccando un po’ gli occhi dalla fiction di Rai 1. Si parte con le prime quattro puntate, trasmesse in Italia per la prima volta nel 2000 da TMC (progenitrice di La7). Quanto resisteranno nel prime time le puntate di Sex and the City? Vedremo. E mentre Cairo pensa ad altri contenuti si ricicla un evergreen. In genere ‘ripassare i fondamentali’ non fa male.