Ancora nessuna certezza sul titolo del nuovo talk di Giovanni Floris per La7: ieri si parlava di un Abracadabra – sponsorizzato da Il Giornale – e di un Radar vociferato da Ansa, mentre oggi Adnkronos sembra piuttosto certo della sua indiscrezione. Il talk di prima serata potrebbe chiamarsi ‘diMartedì‘, lasciando così davvero poco spazio all’immaginazione. Una sfida ‘diMartedì’ con Ballarò sarebbe davvero ‘divertente’ da raccontare…
Poca fantasia anche per la finestra quotidiana con la quale Floris anticiperà il TgLa7 di Mentana dal lunedì al venerdì: 20 alle 20 il titolo ipotizzato dall’agenzia di stampa, perfettamente in linea con il filone creativo ‘espresso’ per il prime time. In una botta sola orario di programmazione e titolo, come Otto e Mezzo della Gruber, insomma. Personalmente mi auguro che siano working title ‘sbirciati’ da palinsesti prova e non le scelte definitive: per carità, la semplicità è tutto nella comunicazione, ma il didascalico toglie un po’ di pepe alla creatività. A quel punto avrei preferito 7 e 40, se gli eredi di Battisti me lo avessero concesso: forse a La7 l’hanno pensato davvero, ma la questione diritti avrà fatto optare per una scelta più ‘colloquiale’ (e diatopicamente settentrionale).
Indipendentemente dal titolo, resta confermata la squadra: ieri abbiamo annunciato Duccio Forzano in regia, con Marco Vignanelli alla fotografia, mentre lo scenografo Marco Calzavara sta già lavorando per preparare lo studio Elios di via Tiburtina. Stando alle prime indiscrezioni raccolte dall’Ansa, si lavora su un impianto scenico che dia movimento a 360°, tecnologico, ricco di schermi – in perfetto stile Forzano, dunque -, in grado di offrire inquadrature diverse dal solito talk. Se il modello di Ballarò era ‘verticale’, quello del nuovo programma potrebbe svilupparsi circolarmente, ma lo vedremo quando sarà in onda. Non mancheranno, come già annunciato, la copertina di Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli.
A proposito di date di debutto, parrebbe che l’esordio sia fissato per martedì 16 settembre. Noi aspettiamo il ‘verdetto’ sul titolo definitivo.